Pasta alle zucchine e pastiera: anticipi di Pasqua alla Taverna del Capitano
È primavera sulla spiaggia di Marina del Cantone e il ristorante stella Michelin Taverna del Capitano ha riaperto da poco dopo la pausa invernale.
Il mare è tranquillo in attesa del sole più vigoroso e il tavolo con vista sull’insenatura non ha prezzo.
Ai fornelli c’è Alfonso Caputo, in sala Mariella con il marito Claudio Di Mauro. La Taverna del Capitano è un ristorante a conduzione familiare tra i più genuini che la Campania può offrire in questo spicchio di Costiera Sorrentina benedetto dai prodotti della terra e dall’abilità di tanti chef come Giuseppe Guida.
I menu
La cucina è naturalmente tutta espressa. Il tempo di attesa vola tra il vino e il goloso e leggero cestino del pane d’altri tempi, accompagnato dall’olio extra vergine di produzione propria.
Il menù è ampio. Tre le scelte degustazione: La Sorpresa, sette portate create al momento dallo chef incluso il dessert (a 110 € esclusi i vini).
Poi abbiamo La Cucina di Alfonso Caputo con sei portate, incluse di stuzzichino, piccola pasticceria e dessert a 90 € per assaporare piatti creativi.
I Classici di Taverna del Capitano per conoscere la tradizione in quattro portate: stuzzichino, piccola pasticceria e dessert a 70 €. Io so che non dimenticherete il palamito sulla pietra di mare. E la pasta con le zucchine.
Nel menu à la carte il mare la fa da padrone e spesso ti accade che in sala arrivino piatti extra perché gli amici pescatori di Alfonso consegnano last minute. Lo stesso vale per la campagna. Anche nella Campania interna Alfonso Caputo ha i suoi ‘pusher’ fidati tra Caserta, Avellino e Benevento per le carni, gli ortaggi, i formaggi e tanto altro.
E infatti non mancano le proposte campagnole: la pasta mischiata, patate con provola e pomodori secchi; il maialino nero casertano con cipolla caramellata e broccoli; l’agnello laticauda affumicato al limone e cotto sulla pietra di mare; ‘ l’annecchia’ ( il manzo di un anno) alla genovese con paccheri nel suo sugo.
Comincio con i fuori carta: le primizie di freschissimi piselli appena scottati, con uova di seppia e gamberetto a crudo, un buon equilibrio abbinato a un delizioso Franciacorta millesimato scelto da Mariella Caputo.
A seguire, la delicata terrina di dentice, abbinata agli ultimi “friarielli” senza aggiunta di piccante. Un connubio interessante tra la tendenza dolce del dentice e l’amaro croccante dei ‘friarielli’ abbinato a un ottimo Pinot Bianco alto atesino di un piccolo produttore.
Altra sorpresa: freschissimi gamberetti appena scottati su crema di fagioli bianchi di Gragnano per un indovinato abbinamento orto – mare.
Pasta fatta in casa alle zucchine
Tra i primi piatti primeggia la pasta trafilata in casa da Alfonso. Io sono fortunata, i contadini hanno appena portato dall’orto un’altra primizia. Le zucchine, quelle piccole e appena amarognole, Alfonso non si lascia scappare l’occasione e al volo prepara la sua pasta e zucchine alla Nerano senza uova e con quattro formaggi locali tutti a pasta molle; le zucchine vengono fritte, poi saltate in padella con burro, basilico, sale e pepe, sino a formare una crema densa; a parte si cuoce la pasta al dente e si amalgama il tutto in padella con i formaggi: un miracolo di sapore e vecchi ricordi, anche qui il pinot bianco si comporta bene.
Il pesce
Dalla carta arrivano il palamito di mare che forse già conoscete. Non so se avete avuto la fortuna di assaggiare una granseola pescata a ‘ Li Galli’, appena cotta e condita con un filo d’olio e una spruzzata di limone.
Quando penso di essere arrivata alla mia passione, il dolce, ecco arrivare Mariella con un fantastico sauvignon alto atesino e Claudio con un involtino di dentice e cipollotto in agrodolce. Che bontà e che abbinamento.
I dolci
Un freschissimo sorbetto di casa mela e kiwi spezza il percorso mentre intravedo dalla cucina un lungo vassoio di gioiosi e colorati sorbetti mangia e bevi tutti alla frutta e fatti in casa. Gli ospiti tedeschi sono in estasi. Io anche, persa tra il volo di un gabbiano e la piccola pasticceria di casa, accompagnata da due dessert storici: la pastiera, classica, sotto forma di gelato con croccante soffiato di grano. Una deroga alla tradizione che accolgo con gioia.
Chiudo con le fantasiose variazioni di cioccolato: c’è n’è per tutti i gusti, dalla classica caprese, alla crema fondente, alla stracciatella con scaglie, mousse fondente e al latte, cremosi di cioccolato bianco, al latte e fondente e deliziosi bastoncini croccanti, naturalmente fondenti. È la memoria storica del ristorante, mamma Grazia, che pensa alla pasticceria.
Il caffè lo prendo sulla veranda al frizzare dell’aria appena intiepidita dal sole.
Anticipi di Pasqua
Io vi consiglio di andare alla Taverna del Capitano a pranzo per godere del mare e della freschezza della cucina di Alfonso Caputo. La qualità e il giusto prezzo qui vanno a nozze e, se avete voglia di trascorrere un weekend prima che l’estate arrivi con le sue folate di tanti turisti, sappiate che al piano superiore le splendide camere vista mare della locanda costano 180 € (B&B per la matrimoniale, con posto spiaggia e garage inclusi).
Cosa fate, prenotate per le prossime vacanze con i ponti di Pasqua, 25 aprile o 1 maggio? E non solo per la pasta e zucchine, mi raccomando.
Taverna del Capitano. Piazza delle Sirene 10/11. Località Marina del Cantone – 80061 Massalubrense (Napoli). Tel. +39 081 808 10 28
[Immagini: Vincenzo Pagano, Francesco Arena, Giulia Cannada Bartoli, Scatti di Gusto]