Ristoranti aperti fino alle 22 in Alto Adige. Un film già visto e finito male
Mentre tutta l’Italia si interroga sull’assegnazione delle zone a partire da lunedì 11 gennaio e la speranza della zona bianca è diventata più flebile, c’è l’Alto Adige che festeggia una zona tutta sua.
Grazie ai poteri di autonomia riconosciuti alla Provincia di Bolzano, il Presidente Arno Kompatscher ha firmato l’ordinanza numero 1 del 2021 che rende l’Alto Adige zona gialla special.
E da oggi i ristoranti potranno aprire ma non come nel resto d’Italia fino alle 18. Lo potranno fare fino alle 22.
L’ordinanza del 5 gennaio, valida da giovedì 7 fino alla sua revoca, prevede infatti la riapertura di negozi, bar e ristoranti.
“Dobbiamo tutti avere la massima prudenza, rispettare le regole e limitare i contatti, per tenere sotto controllo la curva dei contagi e ridurre la pressione sul sistema sanitario. Gli operatori economici e il mondo della scuola hanno sofferto molto in questi mesi e hanno bisogno di ripartire con più fiducia nel 2021. La campagna per le vaccinazioni, iniziata nei giorni scorsi, è un segnale di speranza, ma serve l’impegno di tutti per riprendere a guardare con serenità al futuro”. Così il Presidente della Provincia Autonoma che regala una boccata di ossigeno ai ristoranti.
Le regole in Alto Adige
Il servizio al tavolo si allungherà oltre le 18 per arrivare alle 22 quando scatterà il coprifuoco. In ogni caso non potrà essere offerto il servizio bar dalle 18 in poi.
Ogni tavolo potrà accogliere non più di 4 persone tranne che nel caso di familiari conviventi.
Obbligatoria la prenotazione per gestire flussi e distanziamento.
I ristoranti dovranno rispettare la norma di una persona ogni 10 metri quadri con riferimento alla capienza massima del locale.
Sempre vietata la consumazione di cibi e bevande in strade, piazze, parchi con l’eccezione delle aree dei chioschi che dovranno chiudere alle 18.
Sempre consentito il servizio di asporto ma limitato alle ore 20 e la consegna a domicilio ma fino alle 22.
Prevista la riapertura degli impianti sciistici il 18 gennaio, mentre i centri commerciali saranno chiusi nella giornata di sabato a prescindere dalla tipologia. La domenica potranno aprire nei centri commerciali farmacie, parafarmacie, edicola e tabaccherie.
Un analogo provvedimento fu adottato dall’Alto Adige ad ottobre scorso e i ristoranti divennero la meta della cena anche dalle regioni confinanti non senza polemiche. Ma la concessione durò qualche giorno. Un’ordinanza segnò la retromarcia e il ritorno alla chiusura alle 18. Proprio come accade nelle zone gialle in tutta Italia.
“Monitoriamo con la massima attenzione l’andamento della situazione epidemiologica, pronti a intervenire con nuovi provvedimenti qualora se ne ravvisasse la necessità”, ha specificato il Presidente Arno Kompatscher.
[Link e immagine: Il Dolomiti, Alto Adige]