L’Altro Griso, il ristorante su quel ramo del Lago di Como
Il ramo del lago è “quel”, proprio quello dell’incipit famoso: il ramo di Lecco. Non a caso il nome del locale ricorda il più famoso tra i bravi, in senso manzoniano.
Griso dunque, il personaggio letterario. L’Altro Griso, il ristorante vista lago di Malgrate in provincia di Lecco, di cui Franco Impelliccieri e Luca Delle Donne, con lo chef residente Denis Ambruoso, hanno raccolto l’eredità. Non infierirò con le date, ma pranzare a L’Altro Griso (che da un’opera manzoniana prende il nome) proprio il 5 maggio, è una bella combinazione. Semplice casualità perché il viaggio gastronomico va oltre quello letterario.
La filosofia di questa gestione del locale, da sempre considerato in zona il ristorante delle grandi occasioni, dei matrimoni e dei ricevimenti, è quella di articolare l’offerta in maniera tale che le occasioni si moltiplichino. In che modo?
Ad esempio, con un menu narrativo e strutturato per concetti (Quando vuoi, Gli intoccabili, Lo Chef, Il Viaggio) più che per portate tradizionali, inclusa un’opzione Facciamo Noi e un’opzione vegana. La selezione delle materie e dei vini è, ça va sans dire, esigente e rigorosa quanto a qualità e autenticità e naturalità.
I prezzi medi dei piatti variano dai 12 € delle entrée ai 20 € dei secondi. Il viaggio cambia ogni due mesi, con la frequente inclusione di nuove proposte anche strada facendo.
O con il brunch domenicale dalle 11.30 del mattino fino alle 15.00 con entrée, prosecco, buffet, attualmente 30 € e l’animazione per i bambini che lascia gli adulti liberi di godersi la tavola. Questa formula piace molto sia alle famiglie, in modalità ristretta o allargata, sia ai gruppi di amici gourmet.
Di questo menu abbiamo assaggiato una rassegna di piatti, comprensiva di classici e di anteprime. Un classico sempre presente in menù è l’uovo perfetto in leggera panatura, asparagi e parmigiano liquido. Cotto a bassa temperatura, perfuso di crema di parmigiano all’ultimo istante, con il tuorlo che fuoriesce morbidissimo appena rotto l’involucro panato.
Per i vini abbiamo iniziato con un Prosecco Pro-Fondo Bianco delle cantine Lorenzon, titillante e fascinosamente torbido nel bicchiere e, per continuare, un Lugana delle cantine Zenato. Questa dei vini etici è una nota fissa della carta de L’Altro Griso, così come l’accessibilità delle bottiglie, a costi non proibitivi per una precisa scelta commerciale.
In anteprima abbiamo assaggiato lo sgombro leggermente affumicato, purea di piselli e maionese al dragoncello, presentato in un piatto di ceramica dalla texture decorativa vagamente ittica. E delicato nei suoi contrasti cremoso e croccante, neutro e colorato, naturale ma elaborato.
All’onda “perfetta”, esteticamente elegante, il risotto morbido mantecato al pomodoro verde, caprino e cicorino è, in quanto risotto, un intoccabile della carta.
Quello che cambia, è il trittico di ingredienti caratterizzanti.
Con le conchigliette Stifanelli profumate alla ‘nduja, calamaro spillo e salsa di pane, ecco un saggio del menu “Lo chef”. Un’interpretazione mediterranea, vivida, che fa scattare la domanda: “siamo sul lago: non proponete pesce locale?”
“Certo che sì. Il pesce di lago non manca mai, ma il nostro menu è un viaggio, quindi c’è anche tanto pesce di mare.”
Pesce che torna nel trancio di ombrina, con agretti e conchiglie, dove per conchiglie si intende una riduzione di cozze, vongole, fasolari.
Impiattamento che ricorda uno stile nordico per la pulizia decorativa, la gestione degli spazi vuoti i colori.
Per chi lo desidera, arriva un piatto a base di carne, la coppa di maialino cotta a bassa temperatura, mele verdi e anice stellato la cui cottura, irriproducibile a casa, dura 13 ore a 68°. Cavolo rosso e patate contribuiscono all’insieme sensoriale del piatto.
Il dessert è un classico, la Coppa “Griso”, un po’ vintage come del resto anche le posate signature del servizio con la “G”, che ci ha fatto compagnia durante il pasto.
Sotto una crosticina caramellata, nella coppa c’era gelato alla vaniglia, fragole e crema pasticcera.
Volete sapere il piatto che più ha conquistato le nostre papille e che potrebbe conquistare anche le vostre? Lo sgombro. Con una scintilla di soddisfazione negli occhi dello chef Denis Ambruoso, 35 anni, nato a Sirtori, con una mano equilibrata nelle porzioni e nelle proporzioni, risultato di un curriculum di tutto rispetto dove figurano, tra l’altro, dieci anni da Pierino Penati.
E chi vuol esser, bravo sia.
L’Altro Griso è in costante fermento, con idee che si trasformano in nuovi menù e in eventi. Tra i tanti c’è la cena di gala che si svolgerà il 22 maggio per la manifestazione “Io Bevo Così“, dedicata ai vini naturali.
L’Altro Griso. Via Provinciale, 51. Malgrate (Lecco). Tel. +39 349 2352906