Ö Magazín, osteria a Santa Margherita per il pranzo Ligure perfetto
All’interno di un palazzo storico, in uno dei caruggi alle spalle del Porto di Santa Margherita Ligure, l’Osteria ö Magazín si è insediata con orgoglio e tanta voglia di promuovere una cucina di territorio lontana dai menu turistici.
Santa Margherita Ligure, località balneare molto frequentata dai milanesi, offre una scelta ampia di ristoranti. Come in tante altre destinazioni turistiche, servono piatti tipici del luogo ma spesso in versione appunto “turistica”.
L’osteria punta sulla ricerca di materie prime tipiche e presidi slow food con ricette “antiche” del mare e dell’entroterra ligure. C’è un piccolo spazio dedicato anche ai salumi di pesce. La focaccia è onnipresente ed è pazzesca: chiedete l’ingrediente segreto a Giacomo, il panificatore di casa.
L’Osteria ö Magazín è il secondo ristorante di proprietà della famiglia Mussini, nome legato anche al cantiere navale di barche di prestigio con sede a Portofino fondato da Giorgio Mussini.
Il primo ristorante è stato aperto a Portofino dalla figlia Emilia che ha deciso di chiamarlo così poiché originariamente era il magazzino in cui Giorgio Mussini riponeva le reti e le attrezzature da pesca.
Oggi è la terza generazione, ovvero Antonio ed Emanuela, ad occuparsi dell’Osteria a Santa Margherita Ligure insieme al team di cucina con il genovese Filippo Ferrera, Emanuele Guglielmi e Giacomo Casareto.
Menu e prezzi di ö Magazín
Antipasti
Lingua di vitella con salmoriglio (16 €)
Focaccette con la Strachinata di Uscio (12 €)
Facoccia, frittata di muscoli La Spezia e Machetto di acciughe (15 €)
A cimma alla genovese con la giardiniera degli Orti di San Salvatore dei Fieschi (16 €)
Polpo pescato all’anfora del Monte Portofino, patate, fagiolini e gocce di pesto (18 €)
Insalata di stoccafisso con capperi, taggiasche e pinoli (18 €)
Pane, burro della Val D’Aveto, acciughe di Monterosso (18 €)
Salumeria di Mare di ö Magazín
Il Mosciame di tonno con la Rossa Belendina di Andora (16 €)
Lo Spada affumicato con le mele verdi e il Castel Rezzo stagionato (21 €)
Lardo di calamaro con miele al rosmarino, peperoncino e zeste di Limonina del Parco di Portofino (18 €)
Crostino al foie gras di baccalà e composta di cipolle in agrodolce (20 €)
Tagliere misto (30 €)
Primi piatti
Taglierini verdi con Tocco de Fònzo (18 €)
I pansoti con salsa di noci (16 €)
Minestrone alla genovese con pesto al mortaio (15 €)
Ravioli con tocco di cappello del prete (18 €)
Trenette al pesto con fagiolini e patate (18 €)
Scuccuzzo del pastificio artigianale Alta Valle Scrivia risottato ai muscoli di La Spezia, zucchine trombetta e fondo di gamberi di Santa Margherita Ligure (25 €)
Linguina affumicata del pastificio agricolo Mancini con colatura di prescinseua e arselle al profumo di arancia e bottarga (22€)
Secondi piatti
Coniglio alla ligure (22 €)
Vitella dell’Oxelletto con purè di patate alla salvia e ristretto di Sciacchetrà (22 €)
Il fritto di mare dell’Osteria con baccalà in pastella, pesce di paranza e gamberi (28 €)
Pesce a scabeccio, pesce azzurro conciato in sale, aceto e verdure in agrodolce (23 €)
La tartare di Cabannina della Val d’Aveto al piatto con capperi di salina, scalogno, senape di Digione, rosso d’uovo di bianca livornese (22 €)
La Fiorentina di Vacca Vecchia Razza Bruna della Val di Vara affinata 75 giorni nel burro della Val d’Aveto, servita con misticanza o patate al rosmarino (85 € al Kg)
Il Gambero Rosso a vostro piacere (40 €)
I Dolci del Genovesato
Semifreddo alla panera (10 €)
Il latte dolce fritto con l’Amarascata Luxardo (8 €)
Oh Issa – dolce al cucchiaio con i biscotti del Lagaccio, caffè, crema al mascarpone, cacao amaro (10 €)
La Scripantina (12 €)
La ricotta del latte di Cabannina affinata alla lavanda angustifolia Imperia e dattero “Kapudan pasa” (12 €)
Frutta
Lupata d’Albero con panna montata, anguria e melone (10 €)
La Morositas – Macedonia dell’Osteria con sciroppo di rose Romanengo ghiacciato (15 €)
Cosa abbiamo provato del menu di maggio 2023
All’osteria ö Magazín siamo partiti da un assaggio imperdibile di focaccia con degustazione di due oli. L’olio La Cappelletta di Portofino, detto anche l’olio della Duchessa perché è stata la Duchessa di Westminster Natalia Grosvenor ad investire nelle vigne e negli uliveti della località Cappelletta, un parco sopra Portofino.
E poi l’olio Extravergine dell’Azienda Agricola Pino Gino fruttato e leggero.
Pane Carasau con Lardo di Calamaro. Il calamaro, stratificato con lardo di Colonnata, è lasciato marinare 48 ore con sale, zucchero, rosmarino, aglio, servito con miele aromatizzato al rosmarino e peperoncino e una zeste di limone di Portofino.
Frittata di cipolle e maggiorana con aggiunta di muscoli con bisque di gambero rosso e macchetto ovvero maionese di soia e acciughe. Molto colorata e appetitosa, è un antipasto che racconta Genova.
I primi piatti
Pansoti con 10 erbe spontanee tardive dell’orto, leggermente amari proprio per il preboggion composta da erbe come l’ortica e il tarassaco. Nonostante il gusto amarognolo sono molto gradevoli specialmente nell’abbinamento con la tradizionale salsa di noci.
Raviolo ripieno classico alla genovese con carne e borragine. Qui a far la differenza è il tocco, un sugo di cappello del prete marinato e brasato nel vino rosso fino a sfilacciarsi. Molto saporito.
Gnocchi di patate e farina di castagne con pesto fatto in casa dell’oseria ö Magazín. La dolcezza della castagna è smorzata da una cagliata di latte. Pesto molto buono e piatto che apprezza a chi piace la farina di castagne.
La carne e il pesce
La fiorentina di Vacca Vecchia Razza Bruna della Val di Vara affinata nel burro del caseificio Val d’Aveto. Si tratta di una razza in via d’estinzione, macellata dopo i 5 anni fino anche a 15 anni e frollata 75 giorni. Questa carne ricorda un po’ la vaca vieja galiziana con un sapore dato dall’alimentazione a base di erba e foraggio delle vallate e dei boschi. Oltre ad essere gustosa è anche molto tenera perché affinata nel burro preparato con il latte della stessa mucca.
Il fritto di mare dell’Osteria ö Magazín con pesci di paranza, sarde triglie e acciughe di Monterosso impanate. Un buon fritto, leggero, croccante e non unto arricchito dalla presenza del baccalà in pastella. Le acciughe di Monterosso sono una prelibatezza tipica delle Cinque Terre che meritano un assaggio.
Per concludere, una fetta di limone di Portofino ricoperta di zucchero e servita ad effetto granita dopo esser stata lasciata in freezer. Idea semplice ma d’effetto sia in sapore che freschezza dopo il pasto.
Un assaggio di latte fritto preparato con crema pasticciera e un cucchiaio di ricotta del latte di Cabannina affinata alla lavanda. Dessert eseguiti bene dall’osteria ö Magazín, non troppo elaborati e non troppo pesanti. Degna di un pranzo ligure perfetto.