Sagre. Provare il cibo e la storia Castrum Novum a Castelnuovo Cilento
L’appuntamento è giovane, seconda edizione, ma Castrum Novum promette bene. Più che una sagra, è una manifestazione di rievocazione storica che il Comune di Castelnuovo Cilento ha organizzato e che ha come scenografia il castello ristrutturato dal marchese Atenolfi negli anni Sessanta. Due serate, 25 e 26 agosto, scandite l’una dal corteo dei Cavalli e dei Cavalieri con la chiusura affidata alla Giostra del Carusiello e l’altra dalla rievocazione della Congiura dei Baroni contro Re Ferdinando I che vide nel Castello di Diano e nelle terre della Lucania dei Sanseverino scene e protagonisti.
Gaetano Stella e Matteo Salsano curano la regia e la direzione artistica delle due giornate e, a giudicare dalle foto (a proposito, se andate sul sito del Comune vedrete che è previsto anche un concorso fotografico Fotogrammi Medievali), lo spettacolo è assicurato.
Sul fronte gastronomico, siamo alla classica produzione di stand con prodotti e preparazioni locali.
- Pizza fritta (speriamo sia quella buona)
- Calzoni con verdure degli orti circostanti
- Acquasale
- Pane casareccio e biscottato nei forni a legna domestici
- Melanzane in vari modi, soprattutto ‘mbuttunate
- Mozzarella fatta a mano sul momento
- Dolci
- Menù a sorpresa dell’Ipsar Ancel Keys di Castelnuovo Cilento (l’anno scorso, pasta e fagioli, zuppa di cereali)
Ma, soprattutto, (e qui confesso il mio conflitto di interessi) ci sarà il miele di castagno del mio “trasportatore di mozzarella di bufala” e le marmellate della mia pusher Adele. Un motivo in più per andare ad assaggiare questo spettacolo.