Sonia Peronaci ritorna con la nuova Sonia’s Factory
A Milano, è comparsa la location più nuova del momento: Sonia’s Factory, lo spazio nuovo di zecca – e parzialmente ancora in corso d’opera – di Sonia Peronaci, nome e volto che non hanno bisogno di presentazioni.
Smessi i panni di Giallozafferano, Sonia (in)veste le proprie competenze in uno spazio tutto suo, creato in un bellissimo loft, minimal, ecocompatibile e perfettamente ristrutturato, al piano interrato di un moderno edificio in via Bramante, in piena Chinatown, quella parte di Milano da sempre colonizzata dagli asiatici di prima generazione.
Un ingresso molto ampio, divani e tavolini bassi, una poltroncina in metacrilato trasparente accanto a una piantana così graziosa da fare pensare più ad un’installazione che a una seduta, pilastri portanti, vetro, pavimentazione a firma Neolith, ovunque piani ad induzione Neff, forni e frigoriferi di ultimissima generazione su tutto il perimetro dello spazio cucina, scale cromatiche giocate tutte sulle tonalità cemento-bianco-cacao, acciaio satinato in una sala da bagno (tre lavandini quadrati in stile zen e altrettanti vani toilette, una parete interamente tappezzata a fantasia tropicale, molto rasserenante, dettagli di vetro e metallo rosa), scaffali a scomparsa.
Poi, un camminamento a listoni in fase di completamento conduce a un altro grande spazio attrezzato con piani cottura a induzione, mille forni, pareti abbacinanti con fotolito di bottiglie da terra a cielo a fare da decoro ai muri industriali. Accanto, un altro grande living con divani e coffee corner completamente attrezzato per servirsi in autonomia e un arco di mattoncini chiuso da una vetrata fumé che “protegge” una zona office, con tavoli e postazioni di lavoro.
Questo è ciò che Sonia Peronaci vorrebbe si considerasse la “sua” casa ed anche la “nostra” casa, un “non luogo” nel quale cucinare, veder cucinare, imparare, insegnare, interagire e anche parlare, che poi è quanto è avvenuto il giorno dell’inaugurazione, in pieno Salone del Mobile.
Che è stata anche l’occasione per un incontro “al vertice” fra Sonia e Anna Prandoni.
Deposti (già da tempo) gli alamari istituzionali che, per convenzione, vedevano Anna Prandoni alla guida de La Cucina Italiana, una realtà inconciliabile con il mondo dei food blogger del quale Sonia Peronaci è stata regina incontrastata, le due signore dei food si sono incontrate e raccontate davanti a un magistrale risotto rosmarino e buccia di limone mantecato al mascarpone dello Chef Fabio Zago.
E Anna ha illustrato la storia de “I Cestini” – piatti stagionali ordinati via web, pensati per i “pendolari” col problema della cena da approntare, ideati da Fabio Zago e preparati in laboratorio, abbattuti e consegnati in un packaging molto curato, dalla grafica vivaldianamente evocativa delle quattro stagioni, mediante food bike che stazionano in attesa in vari luoghi della città, alla stazioni Cadorna e Garibaldi, in Gae Aulenti/Corso Como e in Piazza Aspromonte, o anche direttamente a casa o in ufficio. Mentre Sonia, parlando della sua nuova Factory, ha dimostrato come la sua “cibo-sofia” sia molto simile, anche se espressa con modalità differenti, a quella di Anna.
Insomma, ciò che prima le “etichette” ed i ruoli separavano, oggi convivono in armonia e si offrono il destro per parlare e far parlare di sé …e ne sentiremo, di certo, delle belle.
Sonia’s Factory: the place to be!
Sonia’s Factory. Via Bramante, 37. 20154 Milano.
[Anna Patruno]