Street food. Le migliori 16 città al mondo dove mangiarlo
Lo street food ha contaminato tutti. In Italia ci sono chef stellati, come Mauro Uliassi e Felice Lo Basso, che hanno i loro food truck.
Il cibo più interessante che una città può offrire spesso non è quello di un ristorante stellato, ma è quello di strada che permette di conoscere al meglio la cucina di un Paese.
Thrillist ha stilato una classifica delle 16 migliori città dello street food mettendo insieme i suggerimenti di viaggiatori competenti e ricerche sulle tradizioni culturali gastronomiche.
Ne è uscito un quadro che premia tacos, dumpling, mammelle di mucca e tanto altro.
#16. Cartagena (Colombia)
La città del sud America è premiata soprattutto per le empanadas e per il cheviche, ma potete gustare i migliori cocktail di gamberi, succhi di frutta tropicali e kebab. Unico appunto, lo street food della città si è omologata al cibo del resto del Sud America.
#15. Rio de Janeiro (Brasile)
Mangiare in Brasile può essere costoso e non solo se si va in uno dei nuovissimi ristoranti stella Michelin (come ricorderete, questo è il primo anno che la Rossa Michelin dedica una guida al Paese sudamericano). Ma voi potrete difendervi egregiamente scegliendo le Pão de queijo, cioè le palline di formaggio che sono il cibo bandiera della città carioca. Ma c’è anche una spiaggia a fare da palcoscenico per cui sul lungomare troverete spacciatori di spiedini di gamberetti, pasticcini fritti, formaggio arrostito, crepes di tapioca e smoothies di acai.
#14. Istanbul
Per cosa potrebbe essere famosa la città turca? Ma per il doner kebab, ovviamente. Però c’è molto altro da scoprire tra le strade dell’antica Costantinopoli. Ad esempio, i sandwich balik ekmek con filetto di sgombro grigliato con verdure, cipolle e una spruzzata di limone, i kokorec, cioè intestini di agnello, e l’equivalente della fetta di pizza americana cioè il lahmacun, una pizza con carne macinata.
#13. Reykjavik (Islanda)
L’arma di distruzione di massa si chiama Bæjarins Beztu Pylsur, cioè il miglior hot dog dell’universo segnalato anche dalla guida Michelin ed apprezzato da Bill Clinton e Anthony Bourdain. Parte del segreto è una piccola quantità di carne di agnello, l’abbinamento con la cipolla fritta e la remoulade.
#12. Portland (Oregon – USA)
A Portland ogni giorno girano tra i 400 e i 700 carrettini di street food che non sono solo quelli dediti al junk food, ma sono un esempio di ristorazione del futuro cui dovrebbero guardare tutti quelli che hanno intenzione di aprire un ristorante. Molti di loro, infatti, si sono evoluti in ristoranti stabili. La varietà di cibo è enorme. Si va dagli hamburger di foie gras (sì, ok, vi ricorda qualcosa), cibo etiope, bistecche con patatine fritte, thai, burritos alla pasta e alla pizza cotta nel forno a legna. E al cono da passeggio farcito di striscioline di maiale.
#11. Kingston (Giamaica)
Il regno del pollo grigliato in salsa jerk, reso famoso dall’affumicatura speziata. Ma mangerete anche riso e piselli e il pane zuccherato chiamato “festival” in grado di assorbire gli eccessi di rum della notte e della musica reggae che fa da accompagnamento.
#10. Londra (Gran Bretagna)
Non sorprende che Londra abbia adottato tutte le culture gastronomiche e quindi non sorprende che sia possibile trovare di tutto. Diciamo anche i migliori hamburger.
#9. Tokyo (Giappone)
Nel Paese del Sol Levante lo street food non ha una grande reputazione, ma questo non impedisce di mangiare un ottimo Okonomiyaki che è l’equivalente della nostra pizza. E poi avete una miriade di distributori automatici. A voi la scelta.
#8. Berlino (Germania)
La città che ha diffuso il kebab nel mondo ha nel pretzel il giusto contraltare per assorbire i fiumi di birra che ogni bravo berlinese e turista mette dentro. E poi ci sono i currywurst nei food truck che sono diffusi come da noi le api a tre ruote.
#7. Shanghai (Cina)
Il regno del dumpling per antonomasia che è servito in tantissime varianti. Poi ci sono le frittelle di cipolle per fare colazione a qualsiasi ora e pesce da mangiare a volo nella configurazione spiedino di polpo.
#6. Mumbai (India)
Impazzirete per i samosa, fagottini ripieni di ogni farcitura e forma. Il cibo più presente resta il kebab, ma il piatto più popolare è vegetariano: il Vada Pav, un sandwich di patate con salsa chutney rossa o verde.
#5. Marrakesh (Marocco)
La piazza Jemaa el-Fna la sera diventa una caffetteria all’aperto. La mecca del cibo da strada e dei profumi di curcuma e cumino che accompagnano la visione paradisiaca delle salsicce e delle tajine di terracotta ripiene di pollo con limone e olive, polpette con pomodori, agnello con prugne e mandorle. La città sarebbe più alta in classifica se fosse possibile bere alcol invece che tè alla menta. Qui troverete anche il maakouda, cioè le frittelle di patate, le lumache al vapore, le teste di pecora, gli spiedini di carne e i succhi di pompelmo.
#4. Saigon (Vietnam)
Basterebbero il pho, zuppa di spaghetti in brodo di manzo e il banh mi, baguette farcita di carne e coriandolo, i due piatti nazionali vietnamiti, per fare di Saigon una destinazione del cibo. Ma le strade della città sono piene di molto altro. Crostacei fritti, carne alla brace, granchi in tutte le salse e banh xeo, frittelle con farina di riso e polvere di curcuma farcite con carne o pesce.
#3. Città del Messico (Messico)
Eccoci in zona podio con la città che dimostra come sia possibile creare tanto street food e in molteplici variazioni. In ogni ora del giorno, ad ogni angolo di strada troverete file interminabili davanti a carrettini che preparano carni da mettere nelle tortillas fresche. Vedrete legioni di pollo arrostite e difficilmente assaggerete ingredienti veg oltre a cipolla e coriandolo. In compenso ecco succhi di frutta e le famose pannocchie con maionese. Attenzione ai tacos: quelli veramente messicani hanno la “piadina” morbida, mentre il taco croccante è un tex-mex.
#2. Bangkok (Thailandia)
Non solo noodles a Bangkok, ovviamente i migliori del mondo. Avete da scegliere tra polli arrosto e anatre a testa in giù, sontuose insalate di papaya come piace ai veggie e ogni proteina immaginabile fritta e messa su uno spiedino. Ovunque basilico, aglio, chili. E un riso appiccicoso per combattere il calore di tutto questo piccante.
#1. Singapore
Una città che è un intero Paese e offre una scena gastronomica indimenticabile con lo street food più a buon mercato e più controllato del mondo. Significa potersi abbandonare ai dumpling di pesce, teste di pesce al curry, alla zuppa di costolette di maiale al profumo di anice. Per qualcuno il piatto nazionale è il granchio al chili per altri è il riso al pollo hainanese. Dappertutto troverete anche i wonton, le omelette di ostriche e tantissima anatra.
Singapore conquista il primo posto per l’ampia offerta, la creatività e la sicurezza degli standard sanitari, ma a me un piccolo brivido corre lungo la schiena: possibile che città come Palermo o Napoli non siano in questa classifica?
Troppo poco il lampredotto a Firenze o i supplì a Roma per mettere anche un città italiana nella lista delle migliori del mondo alla voce cibo da strada?
[Link: Thrillist/Dan Gentile. Immagini: istanbulfood, clintw/flickr, thewednesdaychef, Ask27, kodok/flickr, eatmexico, viaggio-in-vietnam, eatingthaifood, almostneverfree]