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15 Novembre 2022 Aggiornato il 15 Novembre 2022 alle ore 19:45

Che nesso c’è tra il film The Menu e la presa per i fondelli di Bros’

Recensione no spoiler con trama e trailer del film The Menu, horror con Anya Taylor-Joy ambientato in un ristorante da favola
Che nesso c’è tra il film The Menu e la presa per i fondelli di Bros’

Nella recensione del film The Menu, che esce in Italia giovedì 17 novembre, Variety, bibbia americana dello spettacolo, ha (s)parlato di Bros’.

The Menu, il film di Mark Mylod (Game of Thrones e Succession), con Ralph Fiennes (Schindler’s List) e Anya Taylor Joy (La regina degli scacchi), è una raffinata commedia horror che ironizza sul privilegio esclusivo di 12 persone.

Sono gli invitati a una cena-degustazione che va terribilmente storta.

Bros’, a fine 2021, qualcuno lo ricorderà, è diventato “il ristorante con stella Michelin peggiore di sempre”.

Definizione contenuta nella recensione negativa della blogger americana Geraldine DeRuiter, diventata virale da un lato all’altro dell’oceano. 

Nel frattempo, la coppia titolare del ristorante di Lecce, composta da Floriano Pellegrino e Isabella Potì, ha ritoccato il prezzo dei 2 menu degustazione verso l’alto: 150 € e 200 €. 

Il nesso tra il film The Menu e Bros’

Il gruppo della scrittrice di Seattle al ristorante Bros’ di Lecce
La blogger americana Geraldine DeRuiter con gli amici al Bros’ di Lecce

Possiamo dunque dire che quell’ironico ma spietato atto d’accusa non ha inciso più di tanto sulle fortune di Bros’. Neanche sulla stella Michelin del ristorante, confermata nonostante tutto nell’edizione 2023 della “Rossa”.

Ma la cattiva fama, almeno negli Stati Uniti, è rimasta appiccicata al ristorante della coppia Pellegrino Potì. Motivo per cui Variety, nella recensione del film The Menu, si è sentito autorizzato a prendere per i fondelli il ristorante leccese.

“Se ti consideri un gourmet sarai stanco dei ristoranti di lusso”, ha scritto Variety, “troppo pignoli, troppo costosi, troppo pieni di sé, troppo concettuali, troppo legati alla salvezza del pianeta. Ho già detto troppo costosi?”.

“Se si vuole ridicolizzare la mania per i ristoranti di lusso”, ha proseguito il settimanale americano, “l’obiettivo più facile è un ristorante come Bros’. Nel cui menu da 27 portate per 4 ore e mezzo di servizio, ha scritto una blogger, non c’era niente che si avvicinasse a un vero pasto”.

The Menu: la recensione

Il secondo trailer in italiano del film The Menu

Il film The Menu è un thriller atipico, un po’ soft horror un po’ black comedy, per certi versi esilarante, per altri scioccante. 

Buona parte della trama si srotola dentro un ristorante di design, moderno tempio dell’alta cucina, chiamato Hawthorne.

Si tratta di un ristorante talmente raffinato da essere collocato sulla sua isola,  Hawthorne Island, nella costa nord-ovest degli Stati Uniti in una fattoria di 50 chilometri quadrati.

Oltre alle inevitabili 3 stelle rosse, la Guida Michelin 2023 avrebbe probabilmente premiato il ristorante con la stella verde per la sostenibilità. 

Particolare non secondario: per gustare il menu degustazione in continua evoluzione creato dallo chef Slowik (Ralph Fiennes), ospiti ricchi e famosi pagano 1.250 dollari a testa.

Protagonista di The Menu è lo chef Slowik, famoso nel mondo e considerato, racconta il film, un un guru della cucina. Cosa di cui si compiace molto.

È anche il tirannico istruttore dell’esercito di cuochi che lavora nella cucina a vista del locale. Di norma introduce ogni piatto con un lungo monologo che ne spiega il significato, accolto da fragorosi applausi.

The Menu è un film thriller perché le portate servite ai commensali, dopo un giro turistico dell’isola, da pretenziose che erano assumono contorni pericolosi.

La degustazione super esclusiva della durata di quattro ore e mezza a beneficio di pochi ospiti, ricchi e snob, che credono di scoprire sapori mai provati, diventerà stupefacente. Ma le pietanze prelibate non c’entrano.

Slowik non è solo lo chef che il mondo conosce ma un personaggio raffinato e folle. Capace di architettare sadiche invenzioni tra rivendicazioni, ingiustizie da vendicare e, almeno questo, ottime bottiglie di vino. 

Personaggi e interpreti del film 

Il primo trailer in italiano del film The Menu

Oltre a Hong Chau, inquietante assistente dello chef c’è Tyler (Nichols Hoult). È un devoto gastrofanatico, si sarebbe detto ai tempi dei primi blog gastronomici, sa già che finirà per adorare ogni singolo piatto. 

Tyler ha invitato alla cena Margot (Anya Taylor-Joy), che lo detesta e ne critica con giudizi taglienti la spocchia eccessiva. È il suo lo sguardo che guida lo spettatore in una serata da incubo.

Lillian (Janet McTeer), nel film The Menu, è il tipo di critica gastronomica che si vanta di scrivere recensioni in grado di far chiudere i ristoranti. Fa coppia con il suo servile caporedattore Ted  (Paul  Adelstein). Abbiamo già capito come andranno a finire. 

C’è anche un trio di fratelli esperti in informatica (Arturo Castro, Rob Yang e Mark St. Cyr), già alticci e diversamente odiosi. 

Il film presenta Anne e  Richard  (Judith Light  e  Reed  Birney) come la coppia di habitué del ristorante.

E c’è una star del cinema molto amata benché in declino, interpretata da John Leguizamo, insieme alla sua assistente (Aimee Carrero), che vuole usare la cena come pretesto per separarsi da lui.

The Menu è un film diviso in portate, con tanto di ingredienti elencati sullo schermo, che aumentano di complessità. E più sono complesse, più terribili diventano le cose che succedono. 

Lo chef Slowik si rivela uno scienziato pazzo che incute paura per determinazione e freddezza. I commensali sono le sue cavie. 

Ma The Menu è anche un film malvagiamente divertente: una satira sull’eccesso tutto sommato plausibile. La tensione cresce ma con un contrappunto riuscito di situazioni paradossali e battute sarcastiche. 

Tutto interpretato da attori al top del loro gioco, tra i quali spicca Anya Taylor-Joy. Già ammirata, e molto, nella serie La regina degli scacchi

Argomenti:
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