Trenitalia e i tagli. Nasce la nuova classe Morti di fame
Avete presente le proteste dei lavoratori che sono stati lasciati a piedi da Trenitalia e che sono state documentate nell’ultima puntata di Servizio Pubblico da Michele Santoro?
Ebbene, nulla rispetto a quanto ha sottolineato Alessandro Gilioli su Piovono Rane.
La cosa divertente è che Trenitalia definisce «una scelta di marketing» la nuova “tariffa deportati”: uno sconto di cinque euro sul Milano-Napoli in quella che oggi è la seconda classe, da cui però non si potrà accedere al bar (né ai vagoni di classe superiore).
E questo perchè qualcuno delle classi ricche potrebbe protestare per la fila che si creerebbe al bar.
La riflessione che fa Gilioli potrebbe essere condivisibile: la maggior parte dei clienti di Trenitalia è talmente poveraccia che per un caffè rischierebbero di dare fastidio ai ricchi clienti. E per completare il quadro ci mettono pure la famiglia dei neretti immigrati ma che sono bravi perchè riescono a comprarsi tre biglietti standard del Frecciarossa!
Ecco, non sono d’accordo. Non è che le classi Premium ed Executive di Frecciarossa sono appannaggio dei bianchi. Perchè infondere questo sospetto di razzismo su Trenitalia che in fondo sta cercando di sdoganare la nuova classe di viaggio dei Morti di fame? È trasversale, diamine, che c’entra il colore della pelle?
P.S. Mi dispiace solo che non abbiano messo queste specifiche sul video promozionale in cui appariva solo il nonno digitale emancipato…
[Foto: maxkava.com]