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8 Aprile 2011 Aggiornato il 10 Aprile 2011 alle ore 12:25

Vinitaly | La Peca è un locale senza voli pindarici ma bello solido

Metti una sera al Vinitaly, metti che non hai voglia di andare a cena fuori. Metti che un amico ti propone di andare a la peca. Metti che ci metti tra gli
Vinitaly | La Peca è un locale senza voli pindarici ma bello solido

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Metti una sera al Vinitaly, metti che non hai voglia di andare a cena fuori. Metti che un amico ti propone di andare a la peca. Metti che ci metti tra gli uno e i due nanosecondi a lasciarti traviare.
La Peca è un locale molto nord est, molto elegante e moderno. Tutto sa di solidità e eleganza padana all’interno, come all’esterno. Un susseguirsi di piatti eleganti e formali, su tutti mi strabilia il risotto. Un boccone di primavera che fa scopa con il caldo estivo di questa prima giornata di vinitaly. Il risotto in bianco con granella di grano padano e germogli primaverili è di fattura encomiabile, morbido e intenso, vestito a festa da una tripudio di germogli e fiori, che sanno di freschezza e clorofilla. Intenso e verticale, un piatto magistrale!
L’acquario è una portata moderna, sa di mare e di mareggiate estive. Intenso e fragrante di iodio e di cavalloni estive.
Il raviolo aperto di cervo è un boccone classico, rinfrescato da una nota acida di frutto intensa e corroborante. Un bel piatto dalla dinamica interessante.
I dolci golosi e appaganti, insomma un gran bel posto senza voli pindarici ma con grande solidità…

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