Wine Spectator 2014. I 10 migliori vini del mondo in attesa della Top 100
Giornata di guide e di classifiche per i ristoranti (esce la guida del Gambero Rosso) e per i vini. Wine Spectator, la prestigiosa rivista internazionale del vino, oggi rivelerà la sua Top 100 che nasce dall’assaggio di circa 18.000 etichette.
E come da 25 anni a questa parte (la prima edizione della Top 100 è del 1988), la classifica orienterà buyer ed appassionati di mezzo mondo.
In attesa di svelare le 100 etichette provenienti da 14 Paesi e tre Stati americani, è stata diffusa la Top Ten cioè i migliori 10 vini del mondo.
E insieme ai nomi abbiamo capito che:
- Il numero uno di quest’anno è il Portogallo con un vino liquoroso e dolce
- Il Portogallo ha piazzato ben 3 vini nei primi 4 della Top 10 surclassando tutti
- L’Australia guadagna la medaglia d’argento e piazza 2 vini nei primi 5
- La Francia mette nella Top 10 due vini
- Il Cile è appena dietro la Francia, sempre con 2 vini tra i 10 migliori al mondo
- L’Italia si salva per il rotto della cuffia con un sesto posto
- Fanno peggio dell’Italia solo gli Stati Uniti con un pinot nero all’8° posto
- Il 2011 è stata la migliore annata degli ultimi 50 anni per il Porto
- Il Douro portoghese conquista due posti nella Top 10
- Il Carnival of Love del sud dell’Australia finisce per la terza volta nella Top 10
- La cantina australiana Mollydooker entra nella Top 100 per la sesta volta
- La Toscana si appunta sul petto la medaglia della Top 10
- Il punteggio medio dei vini in Top 100 è pari a 93 punti e il prezzo medio è di 47 dollari
- Sono stati circa 5.400 i vini, su 18.000, che hanno raggiunto la fatidica soglia dei 90/100
- California, Francia e Italia giocano un ruolo importante nella Top 100 come è accaduto anche nella scorsa edizione
I 10 migliori vini del mondo
Ed ecco i vincitori della Top 10, in attesa di conoscere gli altri 90.
#10. Château Léoville 2011. St-Julien. Las Cases
#9. Puente Alto Don Melchor 2010. Cabernet Sauvignon. Concha y Toro (Cile)
#8. Sta. Rita Hills 2012. Pinoit Noir. Brewer-Clifton (USA)
#7. Clos des Papes 2012. Châteauneuf-du-Pape. Paul Avril (Francia)
#6. Chianti Classico San Lorenzo Gran Selezione 2010. Chianti, Castello di Ama (Italia)
#5. Margaret River Art Series 2011. Chardonnay. Leeuwin Estate (Australia)
#4. Quinta Do Vale Meão 2011. Douro. F. Olazabal & Filhos. (Portogallo)
#3. Chryseia 2011. Douro Doc. Prats & Symington (Portogallo)
#2. Carnival of Love 2012. Syrah. Mollydooker. (Australia)
#1. Vintage 2011. Porto. Dow’s. (Portogallo)
L’Italia gode di un discreto palmarès: in 25 anni di “Top 100” ha conquistato il primo posto
- nel 2006, con il Brunello di Montalcino 2001 Tenuta Nuova di Casanova di Neri
- nel 2001 con l’Ornellaia 1998 di Tenuta dell’Ornellaia
- e nel 2000 con il Solaia 1997
E ora non resta che aspettare il responso per completare la lista dei 100 e sperare che l’Italia abbia di che brindare.
[Link: Repubblica, Il Post, Wine Spectator. Immagini: Repubblica]