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Ristoranti
28 Aprile 2018 Aggiornato il 2 Maggio 2018 alle ore 08:02

15 ristoranti da assaggiare nei borghi di mare

È l’Italia dei borghi, della loro quiete paradisiaca e vivacità estiva, delle acque cristalline e delle spiagge dorate, arroccati con le loro casette
15 ristoranti da assaggiare nei borghi di mare

È l’Italia dei borghi, della loro quiete paradisiaca e vivacità estiva, delle acque cristalline e delle spiagge dorate, arroccati con le loro casette colorate e pronti a sfidare le mode che si susseguono, della semplicità popolare e della cucina tradizionale: questo ipotetico itinerario di viaggio per mare, attraverso borghi marinari e tappe gastronomiche, parte dal Mar Ligure e scende verso le coste del Mar Tirreno, per poi risalire lungo la riva Adriatica.

1. Nove. Alassio (Liguria)

I vicoli del centro storico, il famoso “muretto di Alassio” con l’originale autografo dello scrittore Ernest Hemingway, l’antica chiesa di Sant’Anna attorno alla quale si sviluppò il primo nucleo cittadino, il Torrione Saraceno o della Coscia del XVI: sono solo alcune delle bellezze cittadine. Sulla parte collinare si trova, in una villa dell’ottocento ristrutturata e contornata da stupendi giardini, il ristorante Nove. La filosofia del locale è accompagnare il commensale (attraverso tre menu degustazione che vanno dai 60 ai 90 €) in un “viaggio fra il mare e le campagne della Liguria, passando per la Francia, per poi proseguire verso il Piemonte”.

Prezzo: 90 € esclusi i vini.

Ristorante Nove. Via privata Montagu, 9. Alassio (Sv). Tel. +39 0182 646140

2. La Loggia. Camogli (Liguria)

Le colorate case della città, con tinte sgargianti ma armoniche, fanno da cornice all’osteria La Loggia dove coabitano serenamente sia piatti di mare che di terra. È connotata da un’affascinante vista sul golfo che non ruba la scena alla tipica cucina con ottima materia: qualche esempio? Gli irresistibili pansoti (pasta ripiena condita con salsa di noci) e la panissa fritta, la focaccia con stracchino e i ravioli di carne, il coniglio cucinato alla ligure e le torte di verdure: la golosa collana dei sapori liguri qui è rappresentata perfettamente.

Prezzo: 35 .

La Loggia. Via Aurelia, 31. Camogli (Ge). Tel. +39 0185 770791

3. La Trattoria Enrico Bartolini. Castiglione della Pescaia (Toscana)

La Maremma e il borgo etrusco romano, amato per le spiagge dorate, il castello con le sue tre torri dal quale osservare il paesaggio e la costa, l’atmosfera unica creata dalle viuzze e dalle mura che racchiudono la parte più antica della cittadina sono motivi per esplorare questo lembo di terra toscana. A pochi chilometri, nel mezzo della campagna c’è La Badiola che ospita la Trattoria di Enrico Bartolini, uno dei ristoranti che compongono la corona delle 5 stelle Michelin conquistate dallo chef. Il ristorante è ricavato all’interno di un antico granaio e offre un menu che coglie storia e sapori del territorio: gamberi di Porto Santo Spirito mezzi fritti con nocciole e limone arrostito; pici fatti a mano con salsa ai datterini e zenzero e “ò-toro”; pancia di maialino senese, nettare di uva fragola e pistacchio; piccione toscano arrostito con salsa barbecue e la sua finanziera. E c’è tanta brace anche in versione inconsueta come l’ostrica.

Prezzo: 100 .

La Trattoria di Enrico Bartolini. Tenuta La Badiola. Castiglione della Pescaia (Gr). Tel. +39 0564 944800

4. Il Caminetto. Cabras (Sardegna)

In questo caratteristico borgo, nella provincia di Oristano, si può decidere di percorrere la “strada” del mare e immergersi in acque cristalline oppure lasciarsi trasportare dalla bellezza storica e architettonica dei resti di Tharros. Nell’itinerario di viaggio si può inserire questa semplice insegna, il Caminetto, dove protagonista è la cucina marittima con la bottarga di Muggine, anguille arrosto e altri piatti realizzati con il pescato del giorno.

Prezzo menu degustazione: 35 € .

Il Caminetto. Via Cesare Battisti, 8. Cabras (Oristano). Tel. +39 0783391139

5. Claudio Petrolo. Gaeta (Lazio)

Arrivati a Gaeta si rimane incantati dall’imponente Montagna Spaccata e dalla sua suggestiva storia, si odono gli umori del mare tra le strette vie e si percepisce il motivo per il quale è protagonista nei racconti di Omero e Virgilio. È opportuno, anzi quasi obbligatorio, fermarsi nel locale di Claudio Petrolo sia per una veloce sosta al fish bar, con crudi e pane&mare accompagnati da gin tonic, che per una pausa prolungata a base di pesce freschissimo. Tra i piatti, il polpo alla brace con peperoni, patate al limone e olive nere di Gaeta o bufala&baccalà con scaloppa di pomodoro, provola affumicata e basilico.

Prezzo: 60 .

Claudio Petrolo. Piazza Conca, 20. Gaeta (Latina). Tel. +39 0771 65129

6. Don Geppi. Sant’Agnello (Campania)

A Sant’Agnello, piccola cittadina sulla costiera sorrentina, visse e morì lo scrittore e poeta statunitense Francis Marion Crawford: (forse) estasiato dalla bellezza paesaggistica, delle alte falesie che cadono a picco nel mare e dalla cucina mediterranea. Ma questa lingua di terra cantata nell’antichità e dal Grand Tour riserva scoperte continue artistiche e paesaggistiche. Fantastica base per escursioni a Pompei è l’hotel Majestic Palace Hotel con due splendidi padroni di casa come Giulia Rossano e Lucio D’Orsi. Ma il motivo di alloggiare qui si allunga in percorsi cui non resteranno insensibili gli amanti del buon cibo e del buon bere. Il ristorante Don Geppi, 1 stella Michelin, è guidato da Mario Affinita la cui cucina è in continua e sorprendete evoluzione tra il gusto codificato della cucina campana e la moderna tecnica ed estetica come testimoniano il risotto (in realtà pasta) napoletana e i gamberi all’arrabbiata.

Accanto alla piscina e sulla terrazza avrete da sbizzarrirvi con i cocktail dopo (o prima) gli abbinamenti proposti da Lucio D’Orsi. Esclusivo il Dry Martini by Javier De Las Muelas che ha sedi prestigiose a Barcelona, Madrid, Londra, San Luis Potosí ed è garanzia di perfetta fattura ben oltre 007. L’apertura della terrazza, anticipata dal bancone in sala, è prevista per il 30 maggio. E l’occhio ha la sua parte non solo a tavola grazie ai gioielli di Bernard Delettrez selezionati da Giulia Rossano in esposizione nelle sale dell’albergo. A quel punto vi mancherà solo una passeggiata nel giardino con orto o una nuotata in piscina.

Prezzo menu degustazione: 80, 95 o 120 €

Don Geppi del Majestic Palace Hotel. Corso M. Crawford, 40. Sant’Agnello (Napoli). Tel. +39 0818 072050

7. Cesare. Maratea (Basilicata)

Questa cittadina Lucana è definita “la perla del Tirreno”, con le sue 44 chiese, i vicoletti, il castello di Castrocucco e l’abbraccio del Cristo Redentore che si erge – quasi a custode della città – con i suoi 22 metri dalla vetta del Monte San Biagio. Per godere pienamente della caratteristica atmosfera del borgo è necessario fermarsi nel ristorante da Cesare e assaporare preparazioni, a base di pesce, semplici e ben fatte come la grigliata e il fritto misto, l’ insalata di mare, linguine con scampi e impepata di cozze.

Prezzo: 30 €.

Cesare. Via Nazionale Cersuta, 52. Maratea (Potenza). Tel. +39 0973 871840

8. San Domenico.  Pizzo Calabro (Calabria)

Altra tappa immancabile è Pizzo Calabro con le sue casette abbarbicate su uno sperone roccioso affacciato sul Tirreno, le quattro torri quattrocentesche, il Castello dove fu giustiziato Gioacchino Murat nel 1815 e il famoso tartufo di Pizzo (tipica preparazione della pasticceria calabrese). Riferimento culinario è il ristorante San Domenico, gestito dai fratelli Tassone (uno in cucina, l’altro in sala) che con attenzione e ricerca di materie prima hanno messo su una delle cucine più interessanti del panorama calabrese: le creazioni guardano al passato e vengono elaborate con tecnica innovativa e estetica accattivante.

Prezzo: 40 €.

San Domenico. Via Colapesce, 8. Pizzo (Vv). Tel. +39 327 5971692

9. Cortile Pepe. Cefalù (Sicilia)

Sulla costa settentrionale siciliana vi è questo borgo che mantiene intatto tutto il suo antico fascino, con il centro storico medioevale e le possenti mura megalitiche, le strette vie e le spiagge con mare cristallino dove si alternano ciottoli e sabbia. A pochi passi dal Duomo il ristorante Cortile Pepe dove ci si può regalare un percorso culinario non esente da tocchi creativi in equilibrio con la tradizione del luogo. Ecco alcuni piatti nel menu: crudo di seppia, maionese al nero e cipolla rossa marinata; fischiotti del pastificio Vicidomini 1812, con crema di melanzana, pomodoro siccagno (presidio Slow Food) e ricotta salata di Piano Battaglia.

Prezzo: 50 .

Cortile PepeVia Nicola Botta, 15. Cefalù (Pa). Tel. +39 0921 421630

10. Sotto Sale. Isola di Favignana (Sicilia)

Secondo lo scrittore Roberto Alajmo, nel libro L’Arte di Annacarsi, il paesaggio di quest’isola “esplode in maniera quasi cubista” e ne deriva una tipica caratteristica definita come “intermittenza picassiana”. Parole che gettano luce sulla particolare morfologia di questo posto al quale si incrociano le storie della tonnara (con l’ex stabilimento Florio, vero e proprio museo archeologico) e le tipicità culinarie. Se volete prendervela comoda fermatevi al ristorante Sotto Sale, vicino la piazzetta principale, oppure a poca distanza all’osteria del Sotto Sale (stessa proprietà): a questo link il menu completo del ristorante, mentre, in questo la proposta dell’osteria.

Prezzo: 50 €. 

Sotto Sale. Via G. Garibaldi, 3. Favignana (Tp). Tel. +39 320 8432916

11. Porta di Basso. Peschici (Puglia)

Peschici è una località nel Gargano – le cui origini risalgono all’anno 1000 – che sorge su una roccia a picco sul mare: il profumo salmastro e della vegetazione, i colori bianchi del borgo che generano un effetto quasi accecante, le viuzze e le ripide salite a rapide discese donano un’atmosfera unica e inconfondibile. Tappa sicura è il ristorante di Domenico Cilenti dove troverete una cucina creativa con materia prima impeccabile e una spettacolare vista sul mare. Per un’esperienza completa da provare i menu degustazione, i prezzi – a seconda del percorso – vanno dai 40 ai 60 €.

Prezzo: 50 €.

Porta di Basso. Via C. Colombo, 38. Peschici (Fg). Tel. +39 0884 355167

12. Sale Blu de La Peschiera. Monopoli Puglia

Dici Egnazia e il web corre subito al Borgo costruito per offrire la migliore ospitalità possibile in Puglia. Ma Egnazia è l’antica città dei Messapi di cui oggi restano rovine e che ha dato il nome ha uno stile di ceramiche prodotte in questa zona tra il IV e il III secolo a.C. Gli olivi e le viti fanno da sfondo a un mare cristallino e il campo base lo potete fissare a La Peschiera, incredibile relais ricavato da un centro di allevamento del pesce del passato borbonico. Poche camere letteralmente affacciate sul mare per un tuffo immediato nel mare o nelle piscine della corte centrale (ma ci sono anche un paio di suite con piscina privata). Il mare all’ennesima potenza.

E c’è anche il ristorante sulle palafitte aperto al pubblico che invoglia a mangiare un piatto di crudo innaffiato dalla generosa cantina in cui occhieggiano vini come lo Jermann Vintage Tunina che da solo vale un abbinamento.

E per chi vuole immergersi nel verde degli ulivi pluricentenari c’è Il Melograno, prima masseria di Puglia trasformata in resort che fa parte della stessa proprietà, con una colazione ricca di indimenticabili burratine. Una combo ricca di suggestioni.

Prezzo: gamberi e scampi, 90 € al chilo.

La Peschiera. Contrada Losciale, Frazione Capitolo. Monopoli (Bari). Tel. +39 080 801599

Il Melograno. Contrada Torricella, 34. Monopoli (Bari). Tel. +39 080 690 9030

13. Essenza. San Vito Chietino (Abruzzo)

Anche Gabriele D’Annunzio rimase affascinato dai trabocchi (antica macchina della pesca) di San Vito, in particolare dal trabocco Turchino che fu illuminante per la scrittura della sua opera letteraria il Trionfo della Morte. A condividere la passione “D’Annunziana” verso questa località è la famiglia De Sanctis con il ristorante Essenza: locale moderno e curato con tavoli all’aperto che guardano il Mediterraneo. Tra i piatti nel menu ci sono la zuppa rossa di maltagliati e pesce (12 €), il polpo alla griglia con finocchi in agrodolce (16 €) o carciofo di Cupello ripieno di Merluzzo con spuma ai frutti di mare (10 €).

Prezzo: 40 €.

Essenza. Largo Olivieri, 3. San Vito Chietino (Ch). Tel. +39 0872 61213

14. Il Clandestino. Baia di Portonovo (Marche)

Moreno Cedroni, chef due stelle Michelin con La Madonnina del Pescatore, ha creato il luogo perfetto per mettere insieme cucina e mare.

È Il Clandestino Susci Bar nella Baia di Portonovo. Qui troverete panini a ora di pranzo e un nuovo menu dedicato ai Vichinghi la sera. Semplicemente spettacolare come tutti i borghi che si affacciano da questo acrocoro a partire da Sirolo e Numana.

Prezzo menu Vichinghi: 85 €.

Clandestino Susci Bar. Località Baia di Portonovo. Ancona. Tel. +39 071 801422

15. Osteria del Gran Fritto. Cesenatico (Emilia Romagna)

Attraccare nel porto canale di Cesenatico opera di ingegno di Leonardo Da Vinci realizzato nel 1500 e che avrebbe dovuto collegare con un canale d’acqua Cesena, visitare il museo dedicato a Marco Pantani o dare un’occhiata alle tre ghiacciaie dell’Ottocento – ultime superstiti in tutto il nord Italia – in cui veniva conservato il pescato. E fermarsi all’Osteria del Gran Fritto della famiglia Bartolini che ha anche una sede a Milano Marittima (e una a Bologna) per assaggiare quel monumento croccante e saporito che ha reso famoso questo ristorante affacciato sul porto canale. Il Gran Fritto di Pesce dell’Adriatico potete anche sceglierlo in versione asporto (11,50 €) insieme ad altri piatti che sono fatti apposta per continuare a passeggiare o organizzare un incontro in barca. Oppure sedervi a tavola e pescare dai primi piatti come il risotto alla moda di una volta o le poverazze alla marinara e i gamberi al sale di Cervia

Prezzo: 30 €.

Osteria del Gran Fritto. Porto canale
 di Leonardo da Vinci Corso Garibaldi, 41. Cesenatico (Forlì – Cesena). Tel. +39 0547 824 74

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