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Vino
28 Ottobre 2010 Aggiornato il 6 Aprile 2019 alle ore 19:47

Barbaresco 1997 Etichetta bianca Bruno Giacosa

Che giorni questi di presentazione di guide e degustazioni. Un tourbillon, già noi si beve troppo, ma in questo ottobre che ancora profuma di estate…
Barbaresco 1997 Etichetta bianca Bruno Giacosa

barbaresco-bruno-giacosa-1997-bottChe giorni questi di presentazione di guide e degustazioni. Un tourbillon, già noi si beve troppo, ma in questo ottobre che ancora profuma di estate… Troppissimo!

L’altra sera la redazione di SdV si è vista a cena, insieme a qualche amico a Roma per la presentazione della guida vini d’Italia 2011. Come sempre è stata l’occasione per assaggiare…

Tra tutte le bottiglie aperte, ci ha colpito soprattutto il mitico etichetta bianca, il millesimo proposto da Maurizio non era dei migliori, ma piacevolmente adulto e soprattutto in magnum, come si confaceva alla nostra sete.

Nel bicchiere si è dimostrato subito un nebbiolo di razza, colore e profumi erano quelli giusti, piacevolmente sottili. Stupiva una inaspettata nota di freschezza e acidità sul frutto ancora chiaro e netto. La salivazione aumenta e il labbro corre veloce al bicchiere: in bocca sentiamo netta l’acidità, e pensiamo ma quanto è vivo, poi una leggera nota di evoluzione, come di fiori secchi , eleganti, ma alla lunga leggermente stucchevoli. All’improvviso tutto ci è chiaro: quell’acidità non è di giovinezza, ma di evoluzione. Come alcuni anziani il vino si è rinsecchito e asciugato, sino a iniziare a mostrare le ossa. Peccato, comunque un gran bel vino, ma beccarlo un poco prima…

Bruno Giacosa. Via XX Settembre, 52 – Neive (Cuneo) – Italia. Tel. +39 0173 67027

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