Alta Fedeltà. Aspettando scattidivinitaly, ecco a voi cinque vini imperdibili
Diamine è martedì, domani si parte. Dobbiamo ancora fare i bagagli, incartare i computer e le macchine fotografiche. Si ricomincia. Il Vinitaly è un appuntamento immancabile per ogni appassionato e professionista del vino. Lo odiamo, ne parliamo male, ma poi alla fine non possiamo fare a meno di andarci e di attenderlo. Amore-odio, questo è il rapporto con i cinque giorni più stancanti dell’anno.
Ressa, ubriachi, vino a fiumi, ristoranti strapieni e file interminabili per i taxi, questa la ricetta di giorni a elevato rischio salute e patenti. Noi di scattidivino, saliremo in massa e da giovedì saremo all’opera negli stand e vi racconteremo su queste pagine le scoperte più interessanti.
Intanto ecco un rapido vademecum assolutamente non definitivo e personale, per l’inizio della manifestazione di cui vi racconteremo con maggiore dovizia nei prossimi giorni.
Dove andremo con maggiore curiosità nei prossimi giorni:
- Abbiamo un debole per le schiave, l’avrete capito e non mancheremo lo stand di Girlan nell’Alto Adige, per assaggiare la strepitosa schiava da vecchie vigne Gschleier. Un nome impronunciabile per un vino che conquista immediatamente con la sua disponibilità e piacevolezza
- Da tempo abbiamo individuato nel Rossese di Dolceacqua una tipologia di rosso interessante e sul quale puntiamo. La Liguria si sta rivelando un terreno interessante non solo per i tradizionali bianchi. Il nome da tenere sott’occhio è il Terre Bianche Bricco Arcagna.
- Da Volpe Pasini, per assaggiare dei bianchi friulani interessanti e piacevoli, il millesimo 2010 verrà interpretato dalla collaborazione con uno straordinario bianchista, Lorenzo Landi. Attendiamo con trepidazione il sauvignon 2010 che rischia di essere una bomba di freschezza e frutto.
- Paolo Trimani vi ha già raccontato della straordinarietà del millesimo 2008 a Bolgheri, noi attendiamo particolarmente Grattamacco e Sassicaia e siamo certi che non ve li dovete far scappare
- Infine il millesimo 2007 rischia di essere notevole anche in Langa. Scegliere un nome è impresa ardua. Noi assaggeremo a tappeto tutte le aziende di barolo presenti, certi di una bella conferma.