Festa a Vico 2011. I preparativi, gli arrivi e cosa si mangia stasera – in diretta
[Post in aggiornamento]
Fervono i preparativi per la Festa che inizierà stasera con l’accoglienza degli ospiti alla pizzeria O’ Saracino.
La “cucina” della Festa è in fermento con le operazioni di legatoria dei due depliant che riportano i nomi degli chef impegnati nelle due serate di lunedì e martedì. Fa la sua comparsa anche il corno portafortuna per i riti propiziatori.
Anche la cucina della Torre del Saracino ha messo le macchine tutta avanti e il profumo che si diffonde è un richiamo irresistibile. In cucina con Gennaro, ecco Salvatore e Giuseppe.
Ed ecco Franco Favaretto che preparerà per stasera il suo Baccalà mantecato alla veneziana per la festa di benvenuto. Insieme a lui ci sarà la macelleria Damini, Pasquale Torrente da Cetara con le alici più famose del globo, Giovanni dell’Acqua Pazza che proporrà gli ziti con l’amatriciana di tonno. Atteso anche Alessandro Borghese che preparerà una pasta.
Sulla tolda della Torre del Saracino arriva Lorenzo Uleri (Longino&Cardenal) con Valentina.
Franca Checchi (insieme al consorte Romano Franceschini) da Viareggio ne approfitta per un pranzo in terrazza.
Anche Marco Bolasco, Slow Food, è tra gli ospiti di questa tre giorni arrivato con ampio anticipo che attende l’inizio della festa in maniera dolce con il babà di Vittoria.
Turno di cucina allungato alla Torre del Saracino. Il tavolo dei nuovi arrivati è ad alto tasso gastronomico: Massimo Bottura, Moreno Cedroni, Mauro Uliassi.
Franco Favaretto e la preparazione del baccalà.
La pizza a metro secondo il rito di Marina di Seiano è una difficile conquista. Lo testimonia la fila da Museo degli Uffizi. Ma alla fine l’attesa viene ripagata con una fetta soffice e croccante al tempo stesso.
La crema dolce fritta è un ideale completamento della pizza. Unico dilemma: prima o dopo?
Alle 22.00, ancora un’espressione del territorio della Costiera Sorrentina con Maria Aprea della Torre di Massalubrense. Le mezze maniche con polpa di ricciola cui si può rimproverare solo un eccessivo chiodo.
Diavolo di un Roberto Liberati, sempre al centro delle occasioni importanti 🙂