Fermo pesca, 22 milioni per salvare il pesce italiano
22 milioni è lo stanziamento previsto dalla manovra economica a compensazione del fermo pesca di 30-45 giorni disposto in applicazione di un regolamento comunitario. Una misura bene accolta dagli operatori del settore visto il crollo della produzione ittica nei mari italiani. La situazione è particolarmente grave nell’Adriatico dove nei primi mesi del 2011 il calo delle catture nazionali ha toccato il 50%.
“Occorre che in Adriatico il fermo sia stabilito per tutti i 45 giorni del periodo massimo previsto”, ha detto Tonino Giardini, responsabile di Coldiretti ImpresaPesca, “per fronteggiare quelle che è la crisi più grave da vent’anni a questa parte e che ha coinvolto tanto il pesce bianco quanto quello azzurro”.
Saranno le Regioni a decidere la durata del fermo, entro i limiti stabiliti dal provvedimento (un minimo di 30 giorni e un massimo di 45) ma un prolungamento ulteriore potrebbe essere disposto su base volontaria dagli operatori e dalle Regioni.
“Se confermato, il provvedimento”, sottolinea ImpresaPesca Coldiretti, “punta a salvare il pesce italiano, dopo il crollo delle catture nazionali e l’aumento delle importazioni dall’estero di pesce e preparazioni di pesce che nel primo trimestre del 2011 hanno fatto segnare un vero e proprio boom in valore (+13%)”.
Foto: conipiediperterra.com