Vini più che naturali. Mica vi vorrete fermare alla Passera
E nemmeno al Pecorino che qualche buontempone della comunicazione ha fatto diventare Mister Pecorino da accompagnare a Miss Passerina l’estate scorsa. Un concorso di bellezza enoica vinto da Nuengruetthai Klaiwichit e Omar Clerici, che seguiranno gli appuntamenti del Consorzio di Vini nelle più prestigiose fiere in qualità di ambasciatori del vino e del territorio. E non si capisce se è una promessa o una minaccia.
Passerina, non Passera delle Vigne, la (auto) censurata home dell’azienda vitivinicola Lepore, che va cercata a Cantine Aperte (mentre sto scrivendo, i tasti sono entrati in sudorazione ormonale). Azienda che deve avere un alto tasso erotico considerata la pubblicità che sta girando in rete. Passera, non passerina, con un bel calice che invita a degustare.
Passera più grande di Passerina e con maggiore beva, sempre suppongo. Mi piacerebbe sapere dagli enofanatici quali sentori si avvertono al girellare di bicchiere da prendere per lo stelo (giusto Ais, trattasi di bianco?). L’abbinamento ovvio ce l’ho, ma lascio alla vostra fervida immaginazione.
Ma non voglio lasciarvi senza un giochino. Sui nomi dei vitigni. Perché dopo Mister Pecorino e Miss Passerina, qualcosa di egualmente forte e ben accoppiato bisognerà pure inventarsi per quest’estate. Io vorrei ragionare sull’ultimo vitigno (in ordine alfabetico) della lista che vi propongo. O al massimo giocare al Groppello Gentile in cerca di una Schiava Grossa. O meglio di una Bonarda.
- Bonarda
- Corvina
- Croatina
- Durella
- Groppello Gentile
- Lambrusca di Alessandria
- Pecorello
- Picolit
- Pollera Nera
- Refosco dal Peduncolo Rosso
- Rondinella
- Sangiovese
- Schiava
- Schiava Gentile
- Schiava Grigia
- Schiava Grossa
- Ucelut
- Uva di Troia