Come andare a Masterchef e aprire un ristorante proprio: Luisa Cuozzo
Ricordate Masterchef, il programma cult che ha sbancato tra gli appassionati di cucina che volevano coronare il sogno di cambiare vita e dedicarsi ai fornelli diventando chef? Il sogno è diventato per alcuni di loro una splendida realtà.
Lo può testimoniare il sergente di ferro Alberico Nunziata che più di ogni altro aveva professato il suo desiderio di voltare pagina (come ricordato in questo video -parodia) e lo ha creduto tenacemente lasciando l’Aeronautica prima di approdare al Gruppo Airest, diventare Direttore Didattico della nuovissima scuola di cucina Officine in Cucina negli suggestivi ex magazzini di casermaggio a Via Monti della Farnesina a Roma (in un quadrante che conta altre due scuole, les Chefs Blancs vista in azione a Culinaria 2012, e quella di prossima apertura di Angelo Troiani) e avere uno spazio su Cielo, la rete che ha trasmesso Masterchef (e che ospiterà la nuova stagione in corso di approntamento con le selezioni nelle diverse città).
Ma è soprattutto il desiderio di stare in cucina, in un vero ristorante, a spingere le aspettative dei partecipanti del primo MC. Chi sembrava dovesse essere avvantaggiato, cioè il vincitore Spyros, grazie ad uno stage presso il Combal.zero di Davide Scabin, ha in realtà perso il riferimento forse perso dietro la promozione del libro di ricette dalla discutibile copertina.
Sono riuscite nell’intento di cucinare professionalmente Agnese Malatesti e altre due donne diametralmente opposte. Anna Lupi e Luisa Cuozzo. La ballerina classica “in fissa” con gli avi dal primo aprile è al ristorante biovegetariano Fata Zucchina a Verona.
I fan napoletani (e non solo) potranno scatenarsi a maggio per l’apertura del nuovo ristorante di Luisa Cuozzo la ciaciona 25enne arrivata a un soffio dalla vittoria e grande amante della frittura. Per lei un ristorante nuovo di zecca alle pendici del Vomero, Parco Regina Margherita, realizzato insieme ad altri 4 soci. Due sono volti conosciuti della gastronomia campana, Dario Meo e Lidia Merola, entrambi a Casa Barone, l’azienda diventata famosa per i pomodorini del piennolo, cui si sono aggiunti altri due amici.
Il nome del ristorante è ancora top secret, ma avrà a che fare con la storia più antica della città (lato gourmet, ovviamente) e vedrà Luisa ai fornelli per arricreare i suoi commensali.
La formula sarà quella di una cucina tradizionale ma rivisitata (sono una “vecchia giovane”) da Luisa che si è allenata con Gianluca D’Agostino al Veritas di Napoli.
Divertente l’idea dei percorsi che saranno 5, identificati da un colore e corrispondenti al gusto dei 5 soci.
Il menu di Luisa, rosso, avrà il suo ragù “sistemato” e spera anche molta frittura (“anche se devo bilanciare le portate, mica posso rischiare di farmi chiudere dai cardiologi incavolati”).
Quello di Dario Meo è azzurro per via della sua predilezione per il pesce, mentre quello di Lidia Barone avrà il giallo del grano e della pasta di cui è fervida sostenitrice. Il verde indicherà la carne e i piatti a base di prodotti dell’entroterra campano, mentre l’indaco segnalerà le portate di selvaggina.
Insomma, i partecipanti alle selezioni sono avvertiti: si può davvero cambiare vita con Masterchef.