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10 Novembre 2012 Aggiornato il 21 Ottobre 2019 alle ore 09:33

Vienna. Regina Spektor rende sublime Tafelspitz e distillato di Gölles

Ora che la pioggia autunnale ha preso il sopravvento sui vari anticicloni africani, mi piace ricordare quello che ormai sembra un sogno estivo. Ebbene sì,
Vienna. Regina Spektor rende sublime Tafelspitz e distillato di Gölles

Ora che la pioggia autunnale ha preso il sopravvento sui vari anticicloni africani, mi piace ricordare quello che ormai sembra un sogno estivo. Ebbene sì, a metà luglio ho fatto la follia di partire da Roma per Vienna solo per sentire dal vivo la magnifica Regina Spektor alla Konzert Haus (autentico teatro asburgico stracolmo di fan strabiliati). Solo? Beh, diciamo che il giorno dopo già che c’ero e avendo (parzialmente) smaltito le emozioni di un concerto strepitoso (Lei compone, arrangia e canta tutti i suoi pezzi suonando il piano tanto bene che la raccomando come i migliori dei miei distillati preferiti), mi sono diretto per pranzo in un luogo che per Vienna è un vero must, vale a dire Plachutta, uno dei tre ristoranti con questo marchio che si trovano in città.

A un passo dal Ring e dallo Stadtpark e a neanche un chilometro da S. Stefano, ho avuto il piacere di gustare il famoso Tafelspitz, piatto tanto impegnativo quanto sublime nella sua semplicità. E in quei giorni faceva molto caldo anche lì. Trattasi di quello che noi definiremmo sommariamente bollito ma che si presenta in realtà come una piccola opera d’arte. Tegame in rame che contiene tre triangoli isosceli di morbidissima carne di manzo della Stiria, immersi nel loro brodo con verdure ( porri, sedano, rapa e carote) ed erba cipollina nonchè  un delizioso mini ossobuco il cui midollo va spalmato su pane nero tostato prima di affrontare la ciccia: una sorta di aperitivo interno al piatto. A fianco per accompagnare la pietanza una salsa di mele al kren(rafano) perfettamente equilibrata, una specie di remoulade e un cestino dove trionfa una moltitudine di pani bianchi e neri che da soli valgono il viaggio. Tutto ciò per introdurre il nostro ospite della settimana: l’indispensabile  distillato  per chiudere degnamente il pranzo. E’ un signor distillato di albicocche firmato da Goelles (Marille-100% Reiner Marillebrand) e prodotto a Riegersburg, sempre in Stiria.

Goelles produce anche aceti famosi ma questo Marillenbrand è veramente un fuoriclasse. Frutto di una doppia distillazione di polpa perfettamente matura di albicocca in alambicchi da 400 litri (45° raggiunti dopo diluizione con pura acqua di sorgente) e conservato da uno a tre anni in damigiane di vetro, si presenta in tutta la sua trasparenza in una bottiglia da 0,35 l con etichetta arancione a forma di scudo.

Posto che l’essenza di un’albicocca così concentrata (viene utilizzato solo il “cuore” della seconda distillazione) predomina in modo indiscusso nelle sensazioni olfattive e gustative, c’è da aggiungere che al naso si avvertono anche percezioni di cipria, fiori bianchi e pera e in bocca anche frutta secca, spezie e agrumi canditi con un finale di anice e bastoncino di liquirizia. La giusta viscosità e la lunga persistenza ne fanno un compagno perfetto sia per il fine pasto che per la meditazione. Con le note di Regina Spektor, naturalmente: 3 scatti e ½.

Plachutta Wollzeile. Wollzeile 38. 1010 Wien. Tel.: +43 1/512 15 77

[Carlo Bertilaccio. Immagini: Facebook]

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