Ultima Bufala. 10 piatti abbinati a 10 politici italiani
Piero Chiambretti, l’irriverente della televisione italiana, ha preso di mira l’esubero di chef nei programmi del piccolo schermo. Dopo Maurizio Crozza e l’irresistibile imitazione di Joe Bastianich in Bastard Chef, forse dovevamo aspettarcelo. Il punzecchiatore senza mezzi termini, nel suo web-format “Intercettazioni” per il Corriere.it, intervista consenzientemente vari personaggi con domande non del tutto alla Barbara d’Urso.
Questa volta c’è Gianfranco Vissani, chef di valore inestimabile, pioniere della cucina in tv, interrogato da Chiambretti dopo la dichiarazione fatta al Corriere: “Via gli chef dalla televisione!”. Ma come proprio lui, il patron del risotto davanti alle telecamere? Sì, certo perché non dobbiamo minimamente pensare di imparare grazie alla tv quelle quattro nozioni in cucina perché non è così. Tra una battuta e una provocazione, Chiambretti chiede allo chef di abbinare ai tre politici del momento altrettanti piatti. La proverbiale simpatia di Vissani per Beppe Grillo si era fatta notare già all’inizio dell’intervista. Ma dopo il perentorio: gli servirei un grillo parlante, non ci sono effettivamente più molti dubbi.
E a Berlusconi? Un’insalatina di polipo verace a doppie ventose. Per Enrico Letta fascioli che, come gli amici, ti parlano sempre dietro.
Sarà di certo difficile equiparare l’imbarazzante pertinenza delle scelte di Vissani, ma se dovessimo giocare a “se fossi un piatto sarei” potrebbe uscire un menu piuttosto confuso. Io ho provato ad abbinare 10 portate a 10 politici. E il risultato è piuttosto indigesto.
Ultima Bufala
Iniziamo da Angelino Alfano, fedelissimo di Belusconi nonostante le promesse disattese. Gli dedichiamo un piatto che sembra, ma non è. Doveva esser candidato premier e invece .. Una delle “Bufale” di Christina Bowerman ci sta a pennello: intermezzo di ricotta, pepe verde, saba, fichi secchi all’alloro, eppure si presenta esattamente come un dolce dal morbido ripieno al cioccolato. Il titolo Ultima Bufala sul caso kazako, poi, sembra azzeccatissimo.
Vongole fuiute
Andiamo con le donne. Emma Bonino e la questione gravosa dell’espulsione di moglie e figlia del dissidente kazako Muhktar Ablyazov. Il ministro degli Affari Esteri rivela di aver avvisato sia Alfano che Letta e ha chiarito che le esplusioni non sono competenza del suo ministero. Spaghetti con vongole fuiute (scappate) per lei. Senza scherzi.
Stracotto
Giorgio Napolitano, nuovamente presidente della Repubblica Italiana. Io opterei per una ribollita. O preferite di più lo stracotto. Nel senso che non ne potrà più di navigazioni perigliose.
Pizza
Restiamo in zona partenopea con il sindaco di Napoli Luigi de Magistris, recentemente criticato dallo scrittore Roberto Saviano che denuncia la sua scarsità d’azione. Una bella pizza margherita, meglio ancora una quattro stagioni, la preferita del sindaco, superba se fatta con criterio, problematica e sommersa d’olio dei carciofini se trattata con poca cura. Appunto.
Risotto
Per il sindaco di Milano Giuliano Pisapia verrebbe subito in mente un’enorme coppa di gelato più che un vero e proprio piatto. Le polemiche sul coprifuoco l’hanno reso un’ennesima volta bersaglio dell’opposizione. Gusto? Un bel verde pistacchio per divorare, almeno metaforicamente, l’avversario Maroni. Ma forse un risottino alla milanese può bastare.
Fiorentina
Passiamo per Firenze, sindaco Matteo Renzi. Una succulenta bistecca fiorentina, bella al sangue che si fa desiderare almeno quanto lui. Anche grossa da digerire per qualcuno dei suoi compagni (?!) di partito.
Coda alla vaccinara
Per concludere la schiera dei sindaci veniamo alla Capitale, al neo eletto Ignazio Marino. Si mescola con i romani in metro sulla linea per Ostia-Lido, casca dalla bicicletta perché cerca di evitare il più possibile le auto blu. Piatto popolare per lui. Coda alla vaccinara può andare?
Peperoncini
Siamo già in zona calda con Daniela Santanché che per veemenza chiama peperoncino in ogni dove. Oppure abbinare una bagna càuda: dopo averla mangiata, si ripropone spesso e con prepotenza.
Brodo
Se Vissani per Beppe Grillo si è servito di una metafora piuttosto esplicita, io mi limito a suggerire calmieri rimedi. Tortelli in brodo per coccolare le ugole sempre sotto sforzo. O sarebbe meglio un piatto freddo per calmare i bollenti spiriti?
Polpo
Silvio Berlusconi. Dopo l’azzeccatissimo polpo di Vissani, mi aggroviglio in paragoni ma non riesco a fare di meglio. A me il polpo piace arricciato e vi metto la ricetta, ma lascio decidere a voi. Che piatto vorreste associare a Silvio Berlusconi e agli altri politici che stanno in cima ai vostri pensieri?
[Link Corriere.it , immagine: Sapori Mediterranei]