Niko Romito va all’isola di Salina dove c’è Spazio per la sua cucina
Niko Romito lascia le montagne d’Abruzzo e Castel di Sangro. In parte, in minima parte, non vi inquietate.
In questi giorni di transumanza degli chef che scendono a valle in tendenza con le note dei calendari degli appassionati di gastronomia (abbiamo visto Felice Lo Basso lasciare Selva di Val Gardena, Andrea Alfieri Madonna di Campiglio e Fabio Baldassarer scendere dal grattacielo dell’Unico), il più stellato dei nostri chef di alta quota va al mare.
In attesa di conoscere il se e il come Niko Romito approderà a Palazzo Parigi a Milano, è arrivato l’invito a partecipare alla conferenza stampa “A Capofaro la cucina si fa SPAZIO“.
Sottotitolo, nostro, il format della scuola di cucina di Rivisondoli (appunto il ristorante Spazio che è nei locali dove c’era il “vecchio” Reale con “appena” due stelle Michelin) è chiaramente esportabile.
Lo ha compreso Tasca d’Almerita che è proprietario del Capofaro Malvasia & Resort sull’isola di Salina, arcipelago delle Eolie, meta su cui tanti yacht puntano la prua e patrimonio dell’Unesco dall’inizio degli anni ’80.
Qui gli ospiti, per capirci, soggiornano tra filari di viti con il blu del mare che si confonde nell’azzurro del cielo, il vento e il bagliore delle architetture isolane che sanno di vacanze e di bella stagione.
Ovviamente tutti sono ben più che abbottonati e prima della conferenza stampa non si saprà nulla. L’apertura dovrebbe essere fissata per il ponte del 1° maggio quando le condizioni meteo riscalderanno i primi avventori della cucina che offrirà molte novità.
Dopo le firme di Riccardo Di Giacinto (3 anni) e di Massimo Riccioli (1 anno), arriva quella di Niko Romito con la sua factory di formazione.
A fare da collante, nonostante i No comment, ci sarà Enrico Camelio che collabora per la sala con Capofaro da un lustro e che è sempre di sostegno alle iniziative e alle necessità di Niko Romito (i più attenti lo avranno visto in una serie di selfie e scatti fotografici mentre brindava alla terza stella con Niko Romito al Majestic di Roma o alla presentazione di Unforketable).
La cucina sarà una cucina di territorio come è nelle corde di Niko Romito e di Alberto Tasca d’Almerita. Difficile credere che i ragazzi di Niko Romito Formazione si allontanino da una strada esaltata anche al Reale per darsi alla cucina internazionale in un posto così caratteristico. Inoltre, a Capofaro si sono tenuti sempre corsi di cucina siciliana e la presenza di una brigata “scolastica” farà aumentare il tasso educational della struttura.
Al Taste di Firenze, invece, è stata presentata Natura in Tasca il gruppo di agricoltori “uniti da Tasca d’Almerita e selezionati da Fabrizia Lanza con l’obiettivo di divulgare la cultura agricola di questa terra raccontando la sua ricchezza gastronomica ai gourmet più curiosi”.
Facile prevedere che come annunciato alla Stazione Leopolda (a partire da quest’anno tutti i prodotti di Natura in Tasca sono scelti e testati dalla Scuola di cucina Anna Tasca Lanza, fondata nel 1989 a Regaleali da Anna Tasca, e oggi portata avanti dalla figlia Fabrizia) anche a Capofaro lo staff di Niko Romito avrà a disposizione gli stessi prodotti: Cristalli di Sale di Mozia, pistacchio di Bronte DOP, Ceci di Villalba, conserve di albicocche e di pesche bianche di Leonforte, confettura d’uva Elisir di Zibibbo di Pantelleria, semola per cous cous di Erice, Busiate trapanesi per le paste
E c’è da scommettere che gli ospiti vivranno una nuova esperienza poiché la brigata di Niko Romito Formazione è abituata a saldare il momento della cucina con quello della sala.
Indubbiamente una forte spinta promozionale per la cucina siciliana “turistica” nella migliore accezione possibile di questo termine.
Sui vini, oltre alla Malvasia cui è dedicato il resort (e oggi c’è una degustazione all’hotel Cavalieri Hilton a Roma) saranno presenti quelli delle altre tenute, Regaleali in testa.
Non resta che attendere le note ufficiali, mentre i critici più intransigenti potranno affilare le lame almeno su tre temi.
- Perdita identitaria dello chef che oltre a Castel di Sangro guarderà a Capofaro e a Milano dove il progetto Parigi ruoterà su un solo concetto: la cucina identitaria di Niko Romito.
- Prezzi più alti a Capofaro che al Reale quindi è meglio andare a Castel di Sangro.
- Il piatto bandiera di Romito a Capofaro è triglia con riduzione di Malvasia e sarebbe stato meglio Nero d’Avola. O, almeno, con carciofi della spiaggia.
Tutti gli altri fortunati potranno iniziare a prenotare da subito una vacanza. Probabilmente.
Capofaro. Via Faro, 3, 98050 Salina (Messina). Tel. +39 090 984 4330