16 tipi da birra artigianale che incontrerete al pub
È solo lunedì e non è nemmeno fine giornata quando mi rilasso con una bella birra artigianale che spegne il caldo.
Una buona birra da bere in tutta tranquillità.
Ma possiamo davvero parlare di tranquillità, quando attorno a noi c’è una selva di frequentatori bizzarri che starebbe bene solo in uno zoo?
Ho buttato giù una tassonomia di alcuni tipi che ho avuto il piacere di incontrare in birreria.
A. DEGUSTATORE
1. Il degustatore: sottile venatura di diacetile, mandarino acerbo, sicuramente un luppolo Cascade… cos’è questo, Brettanomyces?
Come riconoscerlo: lui non beve, sniffa. O se beve, poi emette brevi gorgoglii e borborigmi.
2. L’IPA-dipendente: tutti i pub ne hanno uno, anche i migliori.
Come riconoscerlo: non ha ancora varcato la soglia, che ha già ordinato una AiPiEi… doppia…
3. Il Maestro: è l’Uomo Gatto delle birre, anche se non c’è nessuna Sarabanda. Lui le sa tutte.
Come riconoscerlo: verrà allo scoperto subito, come l’homebrewer, e non tarderà a farti sapere che lui possiede il sacro dono della Conoscenza, cercando di scolarizzarti.
4. L’homebrewer: è un po’ degustatore un po’ super esperto. Lui non va al pub, va in missione per carpire i segreti delle ricette brassicole.
Come riconoscerlo: facilissimo. Sarà lui il primo a parlarti della sua produzione casalinga.
5. Il doppiomaltista: doppio, anche triplo (le Tripel, certo, come no). Per lui il malto non è mai abbastanza.
Come riconoscerlo: questo strano individuo potrebbe coincidere con un altro soggetto, ovvero colui che irrompe nel pub e se ne esce con un “Dammi la più forte che hai!”. Ma non siate crudeli con lui, ha solo bisogno di leggere questo articolo.
6. Lo sfinito: dopo aver fatto un giro nella Disneyland delle birre è tornato ai primi amori, e non sto parlando di Ceres.
Come riconoscerlo: Orval, St Peter’s, Fuller, Schneider, se non hanno almeno 50 di storia alle spalle non gli danno sicurezza.
B. STANCO
7. Il qualunquista: continua a dire che la birra è birra, e che se è fresca e va giù che è una meraviglia per lui va bene.
Come riconoscerlo: è quello che ordina una “birra normale”, e pensa che la Menabrea sia artigianale.
8. L’enologo: non si sa perché si trovi in un pub, invece che in un’enoteca. Eppure c’è.
Come riconoscerlo: probabilmente, lo sentirete lamentarsi dei prezzi, “Ma quanto costa questa birra artigianale, quanto un Ornellaia?”
9. Il guardiano della tradizione: non ne può più di luppoli americani e odia birrifici e beer firm danesi. Tutti.
Come riconoscerlo: tra un sorso di Bitter e uno di Saison lo sentirete pronunciare queste parole “Maledette White IPA…”.
10. L’amarcord: ogni birra è come una madeleine di Proust, che gli ricorda quella volta in cui, almeno vent’anni fa, ha bevuto la prima Cantillon…
Come riconoscerlo: potrebbe parlarti dell’evoluzione che la ricetta della birra che stai bevendo ha subìto negli ultimi dieci anni.
C. UBRIACO
11. Il senza limiti: galeotta fu la pinta di Barley Wine, e poi di Imperial IPA e infine di Trappista. In tutto fanno 45° circa, ma lui cerca ancora di darsi un contegno.
Come riconoscerlo: proteso in avanti sul bancone, dal quale non riuscirà a staccarsi prima di un paio di ore, cercherà di convincere il publican a fargli una pinta di qualsiasi cosa superi i 9°.
12. Il Daspo: è raro trovarlo in un pub, perché in passato ha avuto la buona idea di recensirlo e ora, dopo le minacce del publican, non posso può più entrarci.
Come riconoscerlo: matita, taccuino su cui prendere appunti e macchina fotografica. Ai suoi occhi non sfugge nulla.
D. RECENSORE
13. Il seguace: di indole entusiasta, è il groupie dei birrifici. È il più innocuo. Forse.
Come riconoscerlo: in principio beveva unicamente Brewdog, adesso solo produzioni Mikkeller (& Sons). Sceglierà la sua birra dopo un lungo: “Celo, celo, celo, manca!”
14. Il viaggiatore: è appena tornato dallo Zythos, dopo aver fatto una tappa a Bamberga e una capatina a Plzeň.
Come riconoscerlo: maglietta Cantillon, in mano tiene una cartina del Belgio (o della Germania) con tante X sopra.
15. Il pioniere: quando tu ancora bevevi Panaché perché non avevi l’età, lui aveva già la sua birra preferita della Vallonia.
Come riconoscerlo: se ragionassimo per luoghi comuni, diremmo “dalla panza”. La sua esperienza sta anche là.
16. Il consigliere: uno dei più fastidiosi di questa lista. È quello che a me (donna) consiglia sempre una Trappista o, al massimo, una Blanche, e mi fa imbestialire.
Come riconoscerlo: seduto al bancone, spesso solo, cerca di intercettare il tuo sguardo mentre stai per scegliere la birra. Lui non ti conosce ma sa cosa fa per te.
Il mio publican di fiducia dice che io rientro in almeno due di queste categorie. E voi, ne conoscete o vi riconoscete?
[Immagini: thebeercast, mymovies, ustforlife.een.be]