Hamburger. Da Gigione che lo prepara in stile vesuviano
Ho visto spuntare come funghi le patatinerie, rivendite di patatine fritte, a Napoli. E stentavo a credere che la pizza, street food per eccellenza di un tempo ormai andato, potesse essere soppiantato da un’idea olandese o belga.
Poi è arrivata la pizza (fritta, forse era questa l’accezione che mancava) di zia Esterina/Gino Sorbillo e in molti hanno (ri)visto la luce della tradizione che si rinnova.
Napoli è diversa dal resto d’Italia, provo a ripetermi. E invece sembra essere caduta sotto i colpi di una nuova dannazione d’importazione: l’hamburger meneghino, savoiardo o capitolino.
Aprono hamburgerie dalle Alpi al canale di Sicilia, ma signore e signori, non sempre è junk food (esiste ancora chi ne parla in questi termini?).
Prendete ad esempio Gigione aka Luigi Cariulo, chianchiere ovvero macellaio nell’antica lingua napoletana. Che già a chiamarlo così ti fa venire una voglia di carne e una fame da leone.
È l’erede di cinque generazioni dedite all’arte di selezionare la migliore carne possibile in quel di Pomigliano d’Arco che ai più farà venire in mente solo storie di fabbriche di automobili. I suoi tre figli – Gennaro, Raffaele e Alberto – hanno un’idea di quelle semplici ed efficaci. Al momento di ristrutturare la bottega, trasformano la macelleria per dare spazio alla cucina ed esaltare le doti della mamma Antonietta. Che prepara cibi pronti e panini. Ma cancellate l’idea dell’asporto di piatti approssimativi o di instant plastic. La qualità fa subito rima con successo e basta poco perché l’hamburger di Gigione si affermi oltre i confini della cittadina.
Tanto che la famiglia decide di aprire un paio di settimane fa Da Gigione Hamburgheria Braceria che si affianca all’originaria Macelleria Hamburgheria.
Hamburger personalizzato
Un punto di partenza è sempre lo stesso: carni marchigiane e chianine Igp, qualità e personalizzazione spinta. Vi scegliete una base su cui operare, dal marchigiano standard a 5,50 € al Big Gigione a 14 € che sulla bilancia fa rispettivamente 170 grammi di marchigiana o 220 grammi di chianina.
Poi passate a selezionare il contorno sapendo che potete aggiungerne quanti ne volete puntando 1 € a scelta tra formaggi e salumi, contorni e sott’olio home made, creme e salse biologiche.
Il pane casereccio è disponibile anche in versione sesamo e semi di papavero.
Possono uscire fuori hamburger da delirio come questo panino con polpetta di razza bovina Chianina IGP farcito con bacon artigianale, patate fresche fritte e con formaggio Cheddar al whisky.
O quello con melanzane e pomodoro e tutti gli altri stagionali.
E se proprio l’avversione all’hamburger è una vostra prerogativa che non ammette deroghe potete sempre ripiegare sulla carne alla brace al piatto, un ragù con aggiunta di polpette, la zuppa di soffritto, il pollo (da aia quasi casalinga), patate fritte e al forno.
Non vi resta che puntare la bussola del vostro navigatore e chiedervi se un passaggio in Campania debba solo voler dire pizza, pastiera e sfogliatelle. O se siete pronti per assaggiare il nuovo stile dell’hamburger: Vesuviano. Che ne dite?
Da Gigione. Via Roma, 307. Pomigliano d’Arco (Napoli). Tel. +39 081 8844599