TripAdvisor, il Tribunale di Milano tutela i ristoranti causa diffamazione?
Clienti e commentatori, sicuri che su TripAdvisor potete scrivere di tutto sul ristorante che vi ha deluso?
La risposta arriva da Milano, dove 3 utenti, per un commento particolarmente offensivo, sono indagati per diffamazione. Proprio così. La decisione è stata disposta dal Gip Alessandra Clemente che non ha sorvolato su giudizi sfavorevoli a un ristorante in zona stazione Centrale; un’osteria per la precisione, anche piuttosto alla moda.
“Imbarazzante. Pane vecchio e cameriere da balera“. Sono stati i primi commenti, il 24 marzo 2014, dellutente Sandrocan 2014. Poi però le parole hanno iniziato ad appesantirsi: “Se la frittura fosse stata della Findus sarebbe stata più buona“, fino ad arrivare all’oltraggioso “per zoccolette e calciatori: infimo“. Una frase poco lusinghiera che ha spinto il proprietario dell’osteria milanese a rivolgersi direttamente a TripAdvisor, il quale ha provveduto a cancellare i commenti.
Una brutta storia finita così? Non proprio. Dopo la raffica di parole irriverenti di Sandrocan 2014, infatti, è stata Benedettamarty a farsi avanti scrivendo: “Nonostante appaia tra i più in auge e cool in questo periodo è da sconsigliare vivamente, a meno che non siate uomini di una certa età con un buon portafoglio alla ricerca di accompagnatrici di alto bordo“.
Poi, il 27 aprile, è stato l’utente Desantio a confermare quanto detto dagli altri 2: “Clientela fuffa, Rolex ed escort“, fino a definire il locale “da bauscia” (termine dialettale per dire da sbruffone). Commenti non più sostenibili per il proprietario del ristorante che ha deciso così di passare alla vie legali e di mettere tutto nelle mani dell’avvocato Gabriele Minniti, il quale ha immediatamente presentato in Procura la denuncia per diffamazione.
Eccola la parola che mette sull’attenti tutti i frequentatori di TripAdvisor, i più critici ma anche i più ingenui: diffamazione.
Ma come mai i commenti negativi si somigliano tutti? C’è un fondo di verità o sono stati costruiti ad arte? Il pm se lo è domandato analizzando le recensioni (sia negative che positive) e ha addirittura parlato di “mancanza di antigiuridicità del fatto” e di esercizio del proprio diritto di critica da parte degli utenti chiedendo di archiviare il tutto.
Ma la motivazione dell’avvocato Minniti sembra essere stata più forte e convincente per il Gip, secondo il quale gli utenti irrispettosamente hanno usato “definizioni e circonlocuzioni più che allusive, descrittive proprio di un locale di infimo livello che desta anche una certa ripugnanza” che portano, senza più ripensamenti, ad indagare Sandrocan 2014, Benedettamarty e Desantio per diffamazione.
Ecco, cari ristoratori e chef torturati dai commenti dei frequentatori di TripAdvisor, vi sentite più tutelati?
[Francesca Demirgian. Link: Repubblica. Immagine: T4Bevents]