Mozzarella di bufala: la ricetta segreta di Rosanna Marziale per lasciarla al naturale
Gioca sulla semplicità e genuinità degli elementi, Rosanna Marziale, la chef stella Michelin delle Colonne di Caserta (sì, proprio quella della Palla di Mozzarella che, dopo l’ulteriore tempesta abbattutasi su MasterChef, sembra l’unica cosa chiara per tutti) per il suo intervento alla manifestazione Le Strade della Mozzarella 2015.
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Il dubbio (g)astronomico è sempre lo stesso: alterare o non alterare la mozzarella di bufala così come la vediamo?
Rosanna Marziale parte dal concetto che per realizzare un buon piatto tutto quello di cui abbiamo bisogno è amore, empatia, comprensione e condivisione e ci racconta una storia. “Il Dio degli Ebrei, che occupava tutto l’universo, per creare il mondo trattene il respiro, ritrasse sé stesso (tzimtzum) per fare un pò di spazio agli altri esseri”.
E aggiunge: “Forse perché era stanco di mangiare da solo”. In ogni caso fu un atto di generosità, un atto d’amore.
Ed è proprio lo tzimtzum l’ingrediente fondamentale della sua ricetta. Solo trattenendo un po’ il nostro ego, noi mangiatori contemporanei possiamo creare e condividere un buon piatto. Pasta, pummarola, muzzarella allo tzimtzum, un piatto per quattro/cinque persone, una preparazione che si compone di tante singole pietanze che a seconda della nostra fantasia vanno assemblate e gustate.
Lo scopo della Marziale è creare partecipazione tra i commensali e ricreare quelle magiche atmosfere delle tavole di una volta.
Pasta pummarola muzzarella allo tzimtzum
- spaghetti
- pomodoro del piennolo
- mozzarella di bufala campana dop
- basilico
- olio extravergine di oliva
Tutto qui direte voi. Sì, tutto qui.
E resto con il dubbio che se Rosanna Marziale lascia la mozzarella di bufala al naturale, chi sono io per pensare di non aggiungerla così com’è prendendola direttamente dal vassoio?