Expo 2015. Cosa c’è da sapere per preparare la visita perfetta
Sono emozionata. Andrò a Expo 2015 come penso molti di voi. Lo ripeto ad alta voce: “Expo 2015 – Nutrire il pianeta, energia per la vita”, esposizione universale che aprirà i battenti questo venerdì 1 maggio a Milano.
Prima di raccontarci quanto belli siano i padiglioni dei 145 Paesi che partecipano e delle Organizzazioni internazionali o di quante attrazioni saranno presenti nell’1,1 milione di metri quadri, provo a farvi da Cicerone e vi aiuto ad appuntarvi il vademecum utile per visitare l’Expo (qui la mappa interattiva).
Dove e quando. Da venerdì 1 maggio e fino a sabato 31 ottobre (dalle 10 alle 23, tutti i giorni), a Rho, zona Nord-Ovest di Milano. Si potrà passeggiare nel sito espositivo ogni giorno dalle 10 alle 23, ma sappiate che i padiglioni dei Paesi chiudono alle 21, mentre la ristorazione alle 22.30.
Come arrivare. Dai tre aeroporti (Linate, Malpensa e Orio al Serio) partiranno navette dirette, mentre dal centro di Milano si possono prendere la linea 1 della metro (rossa) o il treno dalle stazioni Garibaldi, Rogoredo, Monza, Seregno, Como, ma anche Arona, Domodossola, Varese e Torino. Tra l’altro Trenord ha reso noto ieri il piano straordinario per Expo, che prevederà 379 corse al giorno (costo biglietto a/r 4,40 euro). Ma anche l’alta velocità arriva a ridosso del sito espositivo. Per il ritorno sono previste quindici linee di autobus notturne. Per andare da un padiglione all’altro, Expo ha pensato a People Mover, una navetta interna gratuita.
Biglietti. Si potranno acquistare direttamente dal sito web di Expo, presso le biglietterie e i rivenditori autorizzati e all’ingresso. Prima dell’inizio della manifestazione, i ticket saranno scontati del 20%, ma per bambini, anziani, gruppi e studenti continuano delle agevolazioni, con pacchetti anche per nuclei familiari. Ci saranno dei biglietti ad hoc per spettacoli serali e ristorazione, ma si consiglia di acquistare il pass precedentemente, dato che ogni giorno c’è un limite di 250 mila ingressi.
Una volta fatta la fila e varcata la soglia dell’ingresso, vi troverete davanti un sito espositivo tecnologico ed ecologico, così progettato con l’intento di unire campagna e città, con tanto di parco agroalimentare e canali d’acqua che pur essendo artificiali fanno la loro figura (la mappa che vedete sopra si allarga o potete scaricarla qui e qui)
Ma veniamo al discorso “mangereccio”. Dato che di cibo si parla, intorno ad uno dei più grandi piaceri della vita ruoteranno tutte le iniziative dei padiglioni dei singoli Stati, che proporranno ai visitatori il top della cucina tipica e locale. E non pensate che non vedrete cose strane: alcune ricette di WorldRecipes, l’app rilasciata da Expo che porta sui nostri device mobili le ricette di tutto il mondo, già aprono la strada a quei piatti che se alcuni considerano “normali”, da altri sono classificati non proprio usuali. Dal Giappone arriva il pesce palla, mentre dallo Zimbawe arrivano carne di coccodrillo e scorpioni al cioccolato. Ma potete assaggiare anche le cavallette croccanti o le larve giganti della Thailandia.
“Ad Expo saranno vietati carne di cane e datteri di mare, questi ultimi tra le specie protette”, spiega Coldiretti. Che invita i più audaci a tentare “esperienze uniche con cibi fino ad ora vietati in Italia, presenti solo nei capannoni autorizzati sotto l’occhio di tecnici ministeriali e delle Asl”. Ma ci sarà anche il maialino sardo grazie alle deroghe speciali. Quindi, dicono dall’esposizione universale, sarà tutto controllato e non si dovrà fare un viaggio di ore e ore d’aereo per provare una specialità culinaria di un Paese.
Qualche cifra. Si consumeranno in media 5887 pasti all’ora, per un totale di circa 141 mila ogni 24h, che moltiplicati per i 184 giorni di Expo fa 26 milioni. Dalle 10 alle 23, per tutti i gusti e tutte le tasche, si potranno provare colazioni, pranzi, cene e spuntini da tutto il mondo.
Nei padiglioni. Ognuno dei Paesi proporrà, dunque, la sua cucina, sia con prodotti tipici da consumare al volo, che con ristoranti veri e propri. Il Giappone, ad esempio, avrà ben quattro ristoranti nel suo padiglione.
Fuori dai padiglioni. Ma in soccorso di coloro che dopo aver annusato spezie asiatiche e osservato prodotti particolari vorranno sentirsi a casa, arrivano Oscar Farinetti e i ristoranti Italy is Eataly, che saranno gestiti a turno, un mese ciascuno, da diversi ristoratori italiani (qui il programma).
Ci sarà anche Identità Golose, che approda all’Expo con un progetto interessante: chef stellati che durante i sei mesi della manifestazione penseranno, a rotazione, a dei menu da proporre, tra l’altro, per le “Cene d’autore”. Per ora si conosce il calendario di maggio, giugno e luglio, con nomi più che interessanti: da Massimo Bottura, che aprirà l’iniziativa e che tra l’altro è il promotore del Refettorio Ambrosiano, a Davide Oldani, da Francesco Apreda a Davide Scabin, fino ad Annie Feolde, Carlo Cracco, Gennaro Esposito, Antonino Cannavacciuolo, Claudio Sadler e Cristina Bowerman (qui il calendario completo).
Dove mangiare con meno di 20 euro. No, non vi proporrò Mc Donald’s (e i suoi scherzi) che però si rinnova proponendo menu con hamburger speciali realizzati con ricette da tutto il mondo. Molti, moltissimi pasti saranno preparati dalla Cir Food, cooperativa leader di mense scolastiche e aziendali che ha vinto la gara indetta da Expo.
Un progetto ambizioso con ben 20 ristoranti, ma decisamente a portata di tutte le tasche.
Nei 4 ristoranti, denominati Tracce, si darà spazio a frutta e verdura appena colti, con cui si prepareranno i condimenti per piatti di pasta fresca. Un pasto completo costerà tra i 12 e i 14 €, che si abbasserà tra i 6 e gli 8 scegliendo un piatto unico.
A questi si aggiungono 8 locali quick-service, Vivai (proposta del giorno in cocotte di pane) e Let’s Toast (pane in cassetta farcito con ingredienti made in Italy, come la carne di Fassona o il Parmigiano Reggiano Dop)
Poi, 4 caffetterie Chiccotosto e 3 punti ristoro (bar, ristorante e area picnic) alla Cascina Triulza, padiglione della società civile per cui Cir Food gestirà anche il servizio banqueting.
E infine Aromatica, ristorante dalle proposte più raffinate, grazie alla partnership con CHIC, associazione che riunisce cento chef, di cui 50 stellati.
Un tocco di America, con le 32 postazioni di food truck presenti nel sito espositivo (nel padiglione Usa è stata allestita un’area denominata “Food Truck Nation“, dove i furgoncini servono cibi americani), mentre sono 10 i chioschi gourmet.
E noi risponderemo con la pizza che sarà presente nel padiglione Italia con l’Associazione Pizzaiuoli Napoletani e con lo stand di Rossopomodoro dentro Etaly che sarà inaugurato dal Campione del Mondo Davide Civitiello e vedrà a rotazione partecipare pizzaioli anche di altre pizzerie. Dovrebbe apparire anche il “pizza truck”, un camioncino degli anni ’60 con tanto di forno a legna e di pentolone per la pizza fritta per ribadire l’italianità del cibo da strada.
E poi c’è Slow Food, che punterà su percorsi di degustazione agroalimentare, con vini e formaggi in pole position al fine di far conoscere le filiere produttive d’eccellenza.
Anche i partner, ed Expo ne ha tanti, proporranno ai visitatori punti snack e ristoro.
A voi non resta che iniziare a programmare percorsi e soste e restare sintonizzati su Scatti di Gusto per scoprire quello che c’è da vedere e assaggiare a Expo 2015. Che per me è come andare al luna park. Non vi sembra?