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30 Aprile 2015 Aggiornato il 9 Maggio 2015 alle ore 08:49

Expo 2015. Il difficile è entrarci, spiega la Tv Svizzera

Meno di 24 ore all'apertura dei cancelli dell'Expo 2015 e c'è fibrillazione tra gli addetti all'informazione, giornalisti, blogger, radiocronisti,
Expo 2015. Il difficile è entrarci, spiega la Tv Svizzera

No expo Meno di 24 ore all’apertura dei cancelli dell’Expo 2015 e c’è fibrillazione tra gli addetti all’informazione, giornalisti, blogger, radiocronisti, telegiornalisti e chiunque abbia necessità di un pass per lavorare (gli altri che si divertono hanno la guida alla visita perfetta). La Tv Svizzera ha gettato la spugna: non prenderà parte alla kermesse perché a Expo 2015 è difficile entrare. Il caporedattore Gino Ceschina aveva in mente una copertura di notizie ma anche una due giorni, l’11 e 12 maggio, in diretta dall’Expo per promuovere il padiglione della Svizzera. Nell’articolo, subito premette che la tv via web è piccola ed è nata un anno fa pensando all’appuntamento dell’Expo su cui puntava con decisione anche con la due giorni di incontri e dibattiti. Impossibile, a quanto pare. Il problema dell’Expo è l’ultimo chilometro, anche se quelli precedenti erano parimenti tortuosi. Trovare interlocutori è stata un’impresa difficile per “telefoni muti, mail senza risposta o con risposte interlocutorie se non addirittura sbagliate, completa confusione su responsabilità e permessi”. In buona sostanza il problema principale per Expo è… come entrarci, annota Ceschina. Per entrare con attrezzature dentro Expo bisogna affidarsi a un unico operatore scelto da Expo: Schenker, che ha in pratica il monopolio del trasporto delle merci all’interno dell’area per ragioni di sicurezza. Expo difficile entrare Per una televisione il problema è che arrivati a Milano con un camion carico di attrezzature (telecamere, mixer, regie), bisogna trasbordare e consegnare nelle mani della ditta “che in tempi e modi affatto chiari trasborderebbe il tutto all’interno dell’Esposizione. Il tutto senza garanzie su tempistiche e sicurezza di materiali anche molto costosi. E, chiaramente, pagando. E pagando più caro l’ultimo chilometro di tutto il viaggio precedente”. Poche garanzie e troppi rischi che hanno fatto desistere i precisi Svizzeri. Alle prese anche con gli accrediti stampa. Per ottenerli c’è un percorso a tappe di non immediata comprensione. E pur quando sulla scheda nell’area riservata del profilo appare Approvato, bisogna andare tra le 17 e le 19 a ritirare il pass in carne ossa in una postazione diversa in via Pisacane. Ok, penserete che questa precisione è propria di altri popoli e in fondo l’Expo sarà bello perché sarà italiano. Vi metto l’ultima notazione di Ceschina: “E c’è da chiedersi come affronteranno la situazione i network di lingua non italiana”. Io speriamo che mi diverta! Voi come siete messi ad ingressi? Avete già scelto in base ai ristoranti regionali, al temporary stellato, alla pizza o siete per la carne di coccodrillo? [Link e immagine: tvsvizzera.it]

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