Ristoranti Milano. 20 tavole con giardino per mangiare all’aperto ora che c’è il sole
Gente di città, ci siamo. È partita la ricerca di un ristorante con giardino a Milano dove stare tra il fresco delle piante in pausa pranzo, la sera dopo una giornata soffocante o la domenica a pranzo con il chiaro intento di stravaccarsi in attesa delle transumanze marittime. Mi direte che il tempo è ancora incerto, eppure devo aver letto che questi primi mesi del 2015 sono stati i più caldi che mente (e strumenti di misurazione) ricordi.
Vi ho messo in ordine un po’ di posti incrociando l’alto e il basso del portafoglio, ma sempre con una proposta gastronomica che vi piacerà.
Vediamo se anche io ho ragione.
1. Il Ristorante dell’Hotel Bulgari
La più bella tavola all’aria aperta di Milano è quella del Bulgari Hotel incastonato tra Via Montenapoleone, Via della Spiga, la Scala e l’Accademia di Brera. Il giardino privato di 4.000 metri quadrati, naturale estensione del vicino Giardino botanico, è stato disegnato da Sophie Agata Ambroise. I tavoli si fermano prima del prato che è invece frequentato all’ora dell’aperitivo.
Dalla cucina governata dallo chef partenopeo Roberto Di Pinto, che si è formato alla Torre del Saracino di Gennaro Esposito, escono piccoli assaggi che ricopiano i piatti della cena. L’aperitivo veleggia sui 20 €, mentre sono disponibili due menu degustazione a 75 € (4 portate) e a 100 € (6 portate).
Per salutare la bella stagione, niente di meglio degli spaghetti al pomodoro del Piennolo, caprino e buccia di limone (16 €) o di un polpo grigliato, crema di melanzane e cozze ripiene (16 €).
Se non siete ancora convinti, prendete nota: Il Bulgari ha organizzato la seconda edizione dell’Epicurea Food Festival, cene a quattro mani elegantissime che hanno già visto partecipare Inaki Aizpitarte e Virgilio Martinez. Se siete fortunati a trovare un posto, stasera e domani c’è Magnus Nilsson che dalla Gazzetta di Parigi è ritornato nella sua terra per aprire il Faviken. Altrimenti, il 15 giugno c’è la prima assoluta in Italia di René Redzepi se non siete ancora andati a Copenaghen o non lo avete “incrociato” in Giappone.
Bulgari Hotels. Via Privata Fratelli Gabba 7/b. 20121 Milano. Tel. +39 02 805 805 1
2. Ratanà
Una cucina milanese e lombarda solida e tradizionale reinterpretata secondo l’estro dello chef Cesare Battisti, questo la proposta del Ratanà che negli anni ha saputo conquistare una clientela locale.
Sempre interessante l’offerta schisceta, due menu a costo contenuto (19 €) per il pranzo di lavoro che cambiano quotidianamente (è possibile visionarli tutte le mattine sulla pagina facebook). La sera menu alla carta con una discreta quantità di piatti che variano in base alla stagione e gli ever green come il risotto alla milanese con ossobuco (30 €) o il vitello tonnato (26 €).
Ratanà. Via Gaetano de Castilla 28. Milano. Tel. +39 02.87128855.
3. Un posto a Milano
Una cascina del 1600 nel cuore della city dove godere delle gioie della campagna, questo è Un posto a Milano. A rendere il tutto ancora più incredibile la cucina di Nicola Cavallaro, piatti frutto di studio e ricerca preparati con ingredienti freschissimi, lo chef ha fatto una selezione di ben 150 aziende agricole perlopiù locali (sul sito l’elenco completo) da cui riceve ogni giorno materie prime per le sue preparazioni.
Ma veniamo ai prezzi un assaggio (una sorta di antipasti) 8/12 €, una pasta fatta a mano 10/13 € (davvero ottime le paste ripiene 13 €), carne e pesce 16/20 €, proposte vegetariane 7/14 €, dolci 6/10 €.
Un posto a Milano. Via Cuccagna, 2. Milano. Tel. +39 02.5457785.
4. Erba Brusca
Al confine tra campagna e città, dove una volta c’erano le marcite e tanta acetosella nei campi, è sito il ristorante Erba Brusca. Il locale dispone di un delizioso dehors dove si può pranzare all’ombra di un pergolato di fianco alle vasche dell’orto, con la vista che spazia sul verde dei campi, e su un grazioso giardino dove rilassarsi e godere del sole o del fresco.
In un atmosfera piacevole, Alice Delcourt propone una cucina moderna e stuzzicante che varia quotidianamente in base alla stagione e ai frutti dell’orto da cui attinge molte degli ingredienti utilizzati nei suoi piatti. Buona l’offerta dei menu a discrezione dello chef (4 portate 30 €, 6 portate 40 €, con abbinamento vini alla cieca 60 €). Per il menu alla carta si va dai 10/11 € per un antipasto, 12/13 € per un primo, 16/19 € per un secondo e 6 € per un dolce. Convincenti gli spaghetti al pesto di limoni e pistacchi con alici fresche e panure, le seppie scottate con crema di ceci neri, panna acida e erba cipollina e il nuovo cake di carote arrosto con gelato al sesamo nero, caramello al miso e croccante di orzo soffiato e arachidi.
Erba Brusca. Alzaia Naviglio Pavese, 286. Milano. Tel. +39 02.87380711.
5. Innocenti evasioni
Selezione accurate delle materie prime, ricette creative e ricercate, attenzione e cura nella presentazione di ogni piatto questi gli ingredienti del duo stella Michelin Eros Picco e Tommaso Arrigoni. Mangiare nel loro ristorante quindi è sempre un piacere, ma questo si moltiplica nella bella stagione quando è possibile godere della loro cucina nel meraviglioso giardino zen.
Il menu cambia mensilmente. Disponibile il menu degustazione (68 € completo, 47 € due piatti a scelta e il dessert). Da non perdere i crudi del pescato del giorno (18,50 €)
Innocenti Evasioni. Via Privata della Bindellina. Milano. Tel. +39 02.33001882.
6. U Barba
Uno spazio a Milano dove mangiare la vera cucina genovese e in più con giardino esterno perfetto per la stagione, parliamo del ristorante U Barba. Un luogo informale e accogliente e dove tra un piatto e l’altro si può anche fare due tira a boccia.
Buoni la focaccia al formaggio, le frisceau di baccalà, i pansoti al sugo di noci e la zuppa di pesce.
U Barba. Via Decembrio, 33. Milano. Tel +39 02.45487032
7. Trattoria Aurora
La Trattoria Aurora è un classico e a partire dall’insegna rimane quella di un tempo come la cucina piemontese. Assaggiatela nel cortile ombreggiato dal pergolato a partire dalla pasta fresca.
Qui si può spaziare dalla bagna cauda (18 €) agli agnolotti di carne alla piemontese con sugo d’arrosto (10 €), dalla tagliata di fassona alla brace (20 €) o al gran fritto alla piemontese (32 €) andando sempre sul sicuro.
Trattoria Aurora. Via Savona, 23. Tel.02 89404978.
8. 4cento
Oltre a godere di un giardino delizioso e di un’ambiente familiare, al 4cento vi approccerete a una nuova concezione di proposta, un menu 3.0. Viene cancellata la classica divisione tra antipasti, primi, secondi e dolci per una proposta che segue le tipologie: carne, pesce, green e una sezione dedicata allo zucchero. Diminuisce il prezzo, in teoria anche le porzioni (ma non è proprio così, sono comunque abbondanti), i piatti costano dai 7,50/10,00 € (4 € per i dolci).
Un’offerta certamente diversa, più vicina a una tradizione mediorientale, che regala al pasto una nuova e gradevole percezione. Molto interessanti scaloppe di foie grass glassate al malvasia con frutta di stagione brulè (10 €) e il filetto di halibut in crosta di arachidi su crema di favette fresche (10 €).
4cento. Via Campazzino, 14. Milano. Tel. +39 02.89517771.
9. Da Noi
Nella Milano dei Navigli in una piccola vietta defilata si trova il ristorante Da Noi. A dirigere le cucine lo chef Fulvio Siccardi che con maestria riesce a proporre alla clientela un menu variegato e con piatti di grosso spessore.
Tanti i piatti che meriterebbero l’assaggio, noi abbiamo scelto l’uovo in gabbia, crema di latte, grana padano e tartufo bianco e nero (24 €), agnolotti bianchi di anatra, fave, piselli e gamberi rossi (17 €) e doppio agnello erbe aromatiche e verdure ripiene (26 €).
Da Noi. Via Forcella, 6. Milano. Tel. +39 02.8378111
10. Il Chiostro di Andrea
A pochi passi dal Duomo, potete rilassarmi e mangiare all’aperto nel suggestivo Chiostro di San Barnaba, sede del nuovo ristorante di Andrea Alfieri. L’offerta è varia e di diversa tipologia: si parte a pranzo con il business lunch e a sera si può scegliere se cenare con formula bistrot (9 piatti tra gli 8 e 10 €) o con una cucina gourmet (circa 60 € a persona). Da non perdere gli gnocchetti di patate affumicati con trippa e fagioli alla milanese e la cotoletta alla milanese.
Il Chiostro di Andrea. Via San Barnaba, 48. Milano. Tel. +39 02.5466494.
11. Bocciofila Caccialanza
Andare a mangiare in bocciofila? Sì, a via Padova c’è la Caccialanza che ovviamente ha i campi per giocare e il punto ristoro. Ovviamente lasciate da parte ogni minima aspettativa da ristorante per quanto riguarda il servizio e il vino (sfuso).
Ma fiondatevi sulle tagliatelle con speck e crema di patate o guardate quello che vi propongono. Spenderete tra i 20 e i 25 € a persona per porzioni abbondanti. Cose di altri tempi.
Bocciofila Caccialanza. Via Padova 91. Milano. Tel. +39 02 28 26 059
12. Shambala
Shambala significa “fonte della felicità” e mettendo piede in questo locale dagli ampi spazi e colori e luci soffuse e in particolare nel suo giardino zen con grandi alberi e bambù non è possibile non provare un senso di serenità.
La cucina è quella di terre lontane, thailandese e vietnamita. Da provare il Ped Nga Ma Khaam (Petto d’anatra grigliato con soutè di germogli di soia e funghi shiitake in salsa di tamarindo e semi di sesamo tostato, 20 €), Capesante Shambala Stay (capesante marinate al curry con riso e spinaci d’acqua (18 €) il Pad Thai (Noodles saltati con pesce o pollo e vegetali spolverati con arachidi, coriandolo ed erba cipollina, 17 €), ma anche gli altri piatti non vi deluderanno. Menu degustazione 55 €. In carta non mancano ricette vegetariane.
Shambala. Via Giuseppe Ripamonti, 337. Milano. Tel. +39 02.5520194.
13. Osteria dei Binari
Un indirizzo che viene dal secolo scorso con i suoi arredi degli inizi del Novecento. E poi uno dei giardini più belli di tutta Milano lussureggiante di rampicanti e pergolati dove sono sistemati i tavoli.
Una cucina di tradizione con costi piuttosto elevati. Superiamo i 40 €, ma la super costoletta alla milanese vale il viaggio.
14. Al Fresco
In piena centro città, c’è un’accogliente rifugio urbano dove stare bene e soffermarsi prima e oltre il pasto per godersi la quiete tra piante, fiori ed erbe aromatiche. Questo spazio è Al fresco. Ai fornelli lo chef Kokichi Takahashi, che a dispetto del nome propone un’italianissima cucina fatta di ingredienti semplici e naturali.
Il menu è variegato e la scelta non sarà facile. Potreste optare per cominciare con una bruschetta di grano arso con ricotta montata all’olio Ibleo, cipolle rosse in agrodolce di lamponi e acciughe del Cantabrico, continuare con una pasta mista di Gragnano con capesante e porri o un baccalà con crema di fave, cicorino e salsa di peperoni rossi, e finire con una mousse di cioccolata fondente al 70% con panna acida alla menta e pistacchio di Bronte. In ogni caso sarete soddisfatti.
Al Fresco. Via Savona, 50. Milano. Tel. +39 02.49533630.
15. Fonderie Milanesi
A due passi da Porta Romana, ma ben nascosto da occhi indiscreti (impossibile quindi trovarlo per caso) si cela questo incantevole cortile sede delle Fonderie Milanesi.
Un posto ideale per una pausa pranzo rilassante (sfortunatamente non in concomitanza con Expo, causa calo clientela dal martedì al venerdì resteranno chiusi per pranzo fino al termine della manifestazione), un brunch domenicale, un aperitivo in piena libertà, una gustosa cena o un distensivo dopo cena.
Fonderie Milanesi. Via Giovenale, 7. Milano. Tel. +39 02.36527913.
16. Don Lisander
Don Lisander è uno dei ristoranti storici e signorili di milano, dove quando la stagione lo permette si può mangiare all’aperto in uno dei giardini interni più belli della città.
La cucina è tradizionale lombarda, in carta il risotto alla milanese, l’ossobuco, la costoletta di vitello alla milanese, solo per citarne alcuni. Disponibili diverse proposte per celiaci.
Don Lisander. Via Manzoni, 12/A. Milano. Tel. +39 02.76020130.
17. La Brisa
Un dehor intimo ed elegante dove trascorrere una romantica serata gustando una cucina altrettanto raffinata e ricercata. Menu degustazione 55 €.
Sul menu alla carta un antipasto va dai 14/22 €, un primo 15/17 €, un secondo 18/30 e un dolce 9/16 €. Da segnalare la tartare di pesce (secondo mercato) con rabarbaro, panna acida e verdure crude (17 €), le lasagne di burrata, asparagi e olio alla bottarga (16 €) e i tortelli di patate e pecorino con amatriciana bianca di seppie € 16
La Brisa. Via Brisa, 15. Milano. Tel. +39 02.8645052.
18. Seven – Casa dei Ciliegi
Una vecchia cascina sulla Martesana situata in un parco di 4000 mq, questa la suggestiva cornice del ristorante la Casa dei Ciliegi. Il locale è un tripudio alla carne, dal filetto steccato con lardo di Colonnata (18,80 €) alla costata ribeye da 320 grammi (17,50 €), dallo spiedo di salsiccia di Norcia (13,80 €) al controfiletto di angus argentino (16,80 €), e di altri piaceri del palato come l’ampia selezione di salumi e formaggi (6,80/9,80 €).
Seven – La Casa dei Ciliegi. Via Bertelli, 4. Milano. Tel. +39 02.2.1.190
19. Al Garghet
Una trattoria milanese con menu di tradizione scritto per scelta ancora a mano e in dialetto meneghino. Qui si viene tutto l’anno per mangiare una delle migliori cotolette alla milanese, uno dei tanti capisaldi della cucina lombarda. Ancor meglio poterla gustare nel verdissimo e fresco giardino interno.
Al Garghet. Via Selvanesco, 36. Milano. Tel. +39 02.534698.
20. Agriturismo Ranza
Vi sentite bucolici quel giusto per andare in agriturismo ma non volete muovervi da Milano? L’Agriturismo Ranza nel Parco Nord è quello che fa per voi soprattutto la domenica a pranzo.
Anche in questo caso mettete da parte velleità da ristorante e concentratevi sulle carni. Sarà che ci sono gli animali in libertà che scorazzano nel prato, ma la carne vi sembrerà buonissima. La brace vi soddisferà e spenderete circa 35 € a persona.
Agriturismo Ranza. Via Finanzieri d’Italia, 14. Milano. Tel. +39 320 4622671
Scelto il vostro posto al sole? Certamente voi ne conoscerete di altri in città, quindi aspetto le vostre proposte con la tastiera in mano.
[Immagini: Fine Dining Lovers, andrea.co, Barbara Torresan, S’Notes, Sport Outdoor, Puntarella Rossa, 2 spaghi, Facebook]