Relais Blu. Il nuovo menu per festeggiare questa estate pazzesca
Cosa cambiereste al Relais Blu di Massa Lubrense? L’avevo chiesto più che per la difficoltà nel cercare il pelo nell’uovo – sport nazional popolare in cui l’italiano a tavola eccelle – in continuità con l’idea che i piatti debbano accondiscendere al passaggio delle stagioni piuttosto che alla dittatura delle mode.
Qualcuno poco timoroso e ancor meno rispettoso mi ha scritto: “migliorare il giudizio sulle guide di carta”. Non so se intendesse la stella Michelin che sembra troppo poco (ma le stelle del cielo sono panorama, non voti) o qualche punteggio abbassato in controtendenza proprio nell’anno che la Rossa ha mandato la cucina di Roberto Allocca in cielo.
Ma la domanda, come detto, riguardava i piatti e il menu. E la risposta me la sono data da solo. Anzi, in compagnia.
Il Relais Blu si conferma campione di attrazione anche con le temperature bollenti. La vista su Capri è l’ideale per l’aperitivo al tramonto. Quella dalla piscina a sfioro vi farà innamorare della Cala di Mitigliano (la località, non solo il menu degustazione che ne assume il nome).
Ma c’è anche la terrazza più raccolta che guarda a mezzogiorno con il giardino che digrada. L’imbarazzo della scelta con tutte queste viste.
Iniziamo con il cambio d’olio: c’è l’extra vergine del Frantoio Muraglia con la sua bottiglia da profumo sempre attraente.
Roberto Allocca è in gran forma. All’astice del menu primaverile risponde con le Capesante arrostite con tartufo estivo, yogurt di bufala, perle di salmone e aria alle carote. Fresche, lunghe ed efficaci con le carote a chiudere il cerchio.
Il bufalo lascia spazio alla Pancetta di maialino con tagliatelle di seppie e zucchine alla mentuccia, pomodori confit e salsa al latte di mandorla. Mare e monti alla siciliana con gli acuti delle zucchine e dei pomodori messi a registro dalla mandorla.
L’hamburger mediterraneo è un istant classic della tavola del Relais Blu e la Ricciola in crosta di pane sul suo carpaccio accompagnata da una spuma di provola poco può opporre.
Mentre la terrina di foie gras viene sverniciata nel sorpasso dell’interpretazione estiva in tre maniere: alle albicocche (buona), a scaloppa con pan brioche allo zafferano e salsa all’aglio dolce e vaniglia (buonissima), con creme brulé con scampo marinato al basilico (superlativa).
Ho un debole per le “diversamente carbonara” e quella di Roberto Allocca mi era molto piaciuta. Ma vogliamo parlare degli stratosferici Tagliolini al basilico su battuto di gamberetti di Crapolla con calamaretti e pomodori canditi? Soprassediamo.
Anche perché la successione dei primi metterebbe al tappeto chiunque per le tante emozioni.
Il dripping dei Fagotti ripieni di scarole e burrata con ragù nero di totani di Conca dei Marini dà una voce forte ai pescatori che stanno accendendo le lampare a mare, anche se Conca e la Santa Rosa sono dall’altra parte di Punta Campanella. Sentitevi liberi di emozionarvi.
Deve fare a botte il Risotto Carnaroli all’acqua di pomodoro con cubetti di tonno rosso, fiori di capperi e croccante di olive per venire fuori, ma non ci riesce anche per una leggera tendenza al dolce del pomodoro.
Ci riescono meglio i Mezzi paccheri con tartare di alici di Cetara marinate ai limoni, asparagi di mare e salsa alle nocciole di Giffoni che suonano come un organo ben accordato.
Poi c’è il momento di autentica lussuria degli Spaghetti con zucchine come a Nerano al parmigiano reggiano stagionato 24 mesi. In teoria avremmo potuti evitarli considerata la conoscenza, ma ai fini statistici possiamo dire che restano una delle migliori interpretazioni del genere. Quindi, ri-assaggiateli come abbiamo fatto noi per provare un abbinamento con il verdicchio di Bucci.
Confesso che il Tataki di melanzane con morbido d’uovo, stracotto di pomodoro e fonduta di parmigiano pur essendo un bel piatto non può reggere il confronto con il comfort food della parmigiana di melanzane.
Mentre il Petto d’anatra laccato alla marasca con finferli e ravioli al Provolone del Monaco dice che Allocca è un maestro a trattare il bipede. E che il formaggio fiore all’occhiello della costiera ha trovato una veste molto molto buona.
La triglia spring edition aveva lasciato profondo il segno anche grazie all’abbinamento con carciofo e foie gras liquido. Ma i Filetti di triglia in sfoglia di pane cafone farcita con mussoline ai capperi e olive, con salsa e cuore di lattuga alle arance sono un trionfo estivo. Imperdibili.
Stiamo per alzare bandiera bianca sopraffatti dall’intensità delle emozioni della tavola (e vi dico che anche se fossimo in un bunker con un oblò la percezione non cambierebbe), ma il Tortino e mousse al cocco con zuppetta di anguria e sorbetto ai limoni è esplosivo.
Anche di più della raffinata Meringa farcita con mousse al cioccolato bianco e basilico con pesche al vino rosso.
Se la ride, Roberto Allocca insieme al suo pastry chef Graziano Caccioppoli. Ed ha ragione, qui c’è poco da confrontare e molto da assaggiare.
Cogliendo al balzo anche occasioni come quella di sabato 1 agosto. Al Relais Blu c’è un quattro mani con Alessandro Boglione che ha conquistato la stella Michelin nel 2010 al Castello Grinzane di Cavour (prezzo del menu compreso vini di 80 €).
Quasi quasi si potrebbe fare un ripasso dei mezzi paccheri e “guardare” il percorso condiviso dei due stellati.
Che ne dite?
Relais Blu. Via Roncato, 60. 80061, Massa Lubrense (Napoli) Tel. +39 081 878 9552