Milano. Quanto vi costa il lusso del nuovo ristorante del Gallia
Amo Milano. Ma il fatto di abitarci mi impedisce, almeno teoricamente, di soggiornare in uno dei grandi e lussuosi alberghi che in questi ultimi tempi stanno rinnovandosi e aprendo in città. Ma non mi impedirà di frequentarne i ristoranti, i bar, e la Terrazza Gallia dell’Excelsior Hotel Gallia.
L’hotel fa parte della Luxury Collection Hotels & Resorts; completamente ristrutturato e rinnovato nell’immagine, ha riaperto la scorsa primavera, mantenendo l’aspetto da Belle Époque del vecchio Gallia – al quale è stata aggiunta una nuova ala moderna secondo le indicazioni dell’architetto Marco Piva.
La Terrazza Gallia si apre in cima all’ala nuova, e la visuale spazia dalla Stazione Centrale al Pirellone, proprio lì davanti, fino alla Torre Unicredit: e la vista di Milano, magari di sera mentre prendi un aperitivo, ha un suo fascino e una sua suggestione.
Suggestione sottolineata dall’aperitivo e dai finger food che lo accompagnano, ottimo preludio all’eventuale cena nel ristorante che occupa, invece, il tetto del vecchio palazzo.
La sala è insieme moderna, quasi da astronave, con un occhio al design contemporaneo e l’altro alle atmosfere d’antan; manca però il panorama che si vede dalla terrazza.
La cucina è affidata ai fratelli campani Vincenzo e Antonio Lebano, scelti dai Cerea per questa loro nuova avventura milanese. Ovviamente, né Enrico né Roberto Cerea hanno intenzione di lasciare il loro ristorante da Vittorio a Brusaporto.
Ma supervisioneranno terrazza e ristorante, in collaborazione con l’executive chef del Gallia, Davide Castoldi.
Molto piacevole l’aperitivo (ma ci si può anche mangiare qualcosa). I vari cocktail sono in carta a 18 €; si segnala un Omaggio a Milano con Campari and soda flower (Campari, soda aromatizzata ai fiori di sambuco e pompelmo rosa Campari, elderflower and red grapefruit seltz) e Il Milanese (amaro ramazzotti, vermouth rosso carpano antica formula, seltz al tamarindo).
L’uso delle maiuscole e minuscole in carta è un po’ a caso, come si riscontra anche nel menù del ristorante: sicilia, lipari, alaska, rossini in minuscolo proprio non riesco a leggerli – chissà poi perché Fassone invece è maiuscolo. E foie gras si scriverebbe staccato, mi sembra (e perché tradurlo in italiano una volta sì e una no?). Ok, fine delle critiche sulla grammatica.
Siamo (noi gruppo di invitati alla presentazione della Terrazza) poi passati nel ristorante. Non mi è dispiaciuto l’effetto generale, molto curato – anche se mi sarei aspettato una tovaglia, a dirla tutta (e utilizzare un unico poggiaposate per cucchiaio e coltello contemporaneamente risultava un po’ macchinoso).
Abbiamo mangiato bene, direi. Il menù che ci hanno proposto era un mix della carta presente e dei piatti che potrebbero entrare in carta prossimamente, un po’ di Cerea e un po’ di Lebano.
Mi è piaciuto: molto il Carpaccio di Capasanta, fregola sarda al profumo di agrumi, abbinato a un Pommery noir; la Coda di scampo di Sicilia (correzione mia), roveja (un antico pisello ormai selvatico o quasi), crema di mandorle (con Gewürztraminer Lageder 2014); abbastanza il Risotto con gamberi rossi di Sicilia e capperi di Lipari (stesso vino); il Merluzzo d’Alaska, purea di patate alle erbe, funghi e spuma di muschio (con Ronco delle Mele di Venica, 2014); discreta la Spugna di cioccolato bianco, il Babà al rum on frutti di bosco e la piccola pasticceria. Forse mi aspettavo qualcosa di più, ecco, questo sì.
La carta del ristorante propone antipasti dai 16 ai 28 € (parfait di foie gras con composta d fichi, baccalà mantecato e polenta bianca, selezione di pesce crudo…), primi dai 16 ai 24 € (oltre al risotto con gamberi rossi e capperi, risotto alla milanese con ragù di ossobuco, linguine ai cristacei e molluschi, conchiglioni in fricassea di vitello e pasta di salame…), secondi dai 20 ai 36 € (spuma di patate e taleggio, branzino in agro con patate e funghi, guancia di manzo stufata, diletto di vitello alla Rossini con foie gras e tartufo di Norcia…), dolci a 12/14 € (il babà, e poi tiramisù, millefoglie, Pavlova…). Ma c’è anche un menù a 30€ a pranzo e a 50€ a cena.
E il servizio in camera (un altro motivo che mi invoglia a un soggiorno), disponibile 24 ore su 24, prevede anche un’interessante colazione “Healthy”, che suona meglio di “salutare”, a 32 €, e una Colazione Americana (tradotta come The Gallia Breakfast) a 40 €.
Primi commenti?
La Terrazza Gallia. Excelsior Hotel Gallia, Piazza Duca d’Aosta, 9. 20124 Milano. Tel. +39 02 6785 1.