Truffa alimentare. 12 panifici denunciati per il pane al carbone vegetale
Si può usare il carbone vegetale nella preparazione del pane? A norma di legge, no, non si può. Perché è un additivo e la composizione del pane non lo consente come ricorda la tabella 2 del regolamento che alleghiamo.
Così nelle ultime ore sono stati denunciati i titolari di 12 panifici – tutti nella regione Puglia – con l’accusa di produrre e commercializzare prodotti al carbone vegetale, ultima novità in campo gastronomico che promette una grande digeribilità dei di pane, focacce e pizzette.
I panificatori di Bari, Andria, Barletta, Foggia, Taranto e Brindisi sono stati raggiunti dall’accusa di aggiungere alla preparazione dei prodotti il colorante E153 che è vietato sia dalla legislazione nazionale che non consente l’utilizzo di alcun colorante nella preparazione di prodotti da forno.
Ad operare il sequestro gli agenti della Forestale del Comando Regionale per la Puglia e del Coordinamento Territoriale per l’Ambiente di Altamura – Parco Nazionale dell’Alta Murgia, ai quali i dodici panificatori dovranno rispondere di frode nell’esercizio commerciale e sofisticazione alimentare.
Nulla di nuovo sotto al sole. Claudio Conti, il presidente di Assipan, l’associazione dei panificatori di Confcommercio, aveva mandato a novembre una mail a tutti gli associati per ricordare il divieto dell’uso dell’E 153. Ma il carbone vegetale, per esempio, può essere utilizzato nel formaggio morbier, nel pesce affumicato, nei crostacei precotti, nella pasta di pesce.
E vi potrebbe fare più paura sapere che nei prodotti di panetteria è ammesso l’uso come emulsionante del tartrato di stearile che può essere utilizzato sia vegetale che animale in ragione di 4.000 mg per chilo o litro e di cui al momento non si conoscono effetti collaterali per la salute.
La mancanza di una chiara presa di posizione sulle controindicazioni per la salute (negli USA è proibito, in Europa si può usare e anche in Giappone) ha lasciato il pane al carbone vegetale in una sorta di limbo.
Almeno fino ad oggi.
[Link: Rai News. Immagine: Donna Click]