Cilento. Osteria da Zia Addolorata o della cucina di casa di una volta
Questa casa non è un albergo.. No, infatti è un’osteria in Cilento! E questo non è un resoconto di un pranzo, ma di una vita, spesa al servizio di una cucina semplice e casalinga.
Erano gli anni Cinquanta quando la mamma di Addolorata apriva le porte di casa sua per accogliere viandanti e passeggeri, a bordo di un’esperienza che per i tempi forse non era unica, ma di certo frequente perché cucina di vita.
Infatti non si andava fuori a mangiare per vivere un’esperienza come oggi, ma ci si passava così, andando altrove. Eppure quel senso di ristoro per viaggiatori e pellegrini non si è affatto perduto e quando oggi entriamo da Addolorata pare proprio di entrare in una casa vera e propria, pronta ad accoglierci, con tanto di camino, foto di famiglia e ricordi cosparsi qua e là per il salotto.
Addolorata, settima femmina di undici figli, negli anni Settanta non ha mai avuto dubbi nel decidere di portare avanti a testa alta l’attività che tanto preziosamente aveva iniziato la mamma.
Se per tutto il periodo della sua esistenza ha mantenuto quel carattere davvero casalingo, negli ultimi anni il locale è stato ristrutturato, senza però perdere quel senso di familiarità.
“Io mi sono fatta tutti i miei clienti a tavola”, racconta simpaticamente Addolorata, “i miei figli potevano mettermi su internet ma non l’hanno mai fatto”.
Non abbiate grandi aspettative, questa cucina è quella che è: primi fatti a mano come lagane e ceci, ravioli e cavatelli e poi le sue famose polpettine con verdura di stagione e patatine fritte mai surgelate.
Dimenticate menù scritti e interminabili da scegliere, perché decide tutto lei, scauratielli finali con miele compresi.
E la cucina, ovviamente, è a vista, così com’è nelle vere dimore.
A sua garanzia abbiamo dalla nostra che tanti cilentani non ci vanno perché dicono che da Zia Addolorata si mangia come a casa... Non poteva esserci conferma migliore, perché si sa, la migliore cucina cilentana è nella maggior parte dei casi davvero chiusa nelle case.
Le donne cilentane sono appendici importanti nella trasmissione orale di questo saper fare: hanno avuto un ruolo fondamentale nel tramandare oralmente la tanto citata dieta mediterranea, che è sulla bocca di tutti ma nelle mani di pochi.
In tanti ancora la ritengono un insieme seppur nobile di ricette e alimenti raccomandati, ma in realtà è molto di più: è un complesso stile di vita fatto di pratiche, rappresentazioni, espressioni, conoscenze, abilità, saperi e spazi culturali.
E Addolorata ne è ben conscia, tanto che la nostra esperienza da lei si conclude proprio con queste sue parole: “figli miei, la roba che vi abbiamo lasciato la dovete apprezzare, pure una vecchia sedia è sudata e ha la sua storia!”
Una delle Stelle del Sud che merita una visita. Forse ancor prima di Pasqua quando in tanti faranno rotta su questo lembo di Cilento. Che ne dite?
Da Addolorata. Via Pulsaria, 16. Torre Orsaia (Salerno). Tel. +39 0974.985669
[Immagini: Giulia Ubaldi, GIS Cilento]