Potenza. Lo street food d’Italia secondo Cibò
Entrando da Cibò, a Potenza, si ha come la sensazione di essere nella casa del cartone animato Up: da un momento all’altro potrebbe volare via con l’elio dei palloncini colorati. Ebbene sì, poiché in una Potenza industriale, che inarrestabile si sviluppa verso l’alto, Cibò è un baluardo di luci, colori e sapori, ben ancorato a terra.
Solo allora, quando ci saremo accertati che non spiccherà il volo, potremo iniziare il nostro giro d’Italia in otto portate, perché vi avverto che qui la ricerca è stata spasmodica.
Si parla tanto di chilometro zero, ma Piero Pergola insieme allo storico proprietario Giuseppe Calabrese, per tutti Peppone, di chilometri ne ha fatti molti di più, animato dalla profonda convinzione di voler fare del suo locale un concentrato di eccellenze italiane, un vero omaggio a spaghetti e mandolino.
Già lo si vede dalla cantina ricca e varia, specchio di tutte le regioni.
Poi il nostro viaggio gastronomico può avere inizio, dalla Basilicata ovviamente, con il pane del Panificio “Le Spighe” di Potenza e con bucce di patate fritte con senape, un’idea del proprietario per lanciare un messaggio sul riciclo alimentare. A chi verrebbe mai in mente di friggere le bucce? Di solito si buttano, racconta Pietro. E invece, lo scricchiolio in bocca è piacevole e l’entrée appetitosa.
Qui è doveroso accennare alla nobile filosofia che guida questo posto: oltre alla questione legata al consumo del cibo, su ogni menù vi è un elogio alla lentezza in cui ci invitano a rilassarci e a non sacrificare il nostro prezioso patrimonio enogastronomico con la fretta.
Ci rassicurano poi che ogni prodotto proposto è stato scelto seguendo tre criteri: etica, genuinità e amicizia. In più, la loro scelta è orientata verso la sostenibilità massima, per questo servono solo acqua pubblica filtrata e sanificata.
Proseguiamo in Emilia Romagna con dell’ottima mortadella bolognese Pasquini e Brusiani, un prodotto unico che sta molto a cuore di Pietro, dopo aver fatto una lunga ricerca negli anni.
Si procede con un tagliere misto di ottimi formaggi tra cui il taleggio direttamente dalla Lombardia.
Non si poteva non coinvolgere la vicina Campania per alici (qui con stracchino di Taverna Centomani di Potenza che fornisce il latte nobile della colazione) e mozzarella di bufala, di Agropoli.
Ad accompagnarli, però, siamo in Umbria: le confetture della Sibilla di Norcia sono consorti ideali in campo caseario. Dall’Abruzzo arriva il farro dell’azienda Caprafico, condito con mele.
E poi che facciamo, non andiamo in Piemonte per un bel hamburger di Fassona? Ne vale proprio la pena per una carne così tenera, di ineguagliabile qualità.
In conclusione Puglia con l’amaro alla erbe e Sicilia al cospetto del cioccolato modicano. Questo gioco di sapori è divertente, accontenta tutti e solletica l’appetito.
Unica pecca: il personale non ha la stessa passione che guida il proprietario, per questo risulta a tratti svogliato e poco informato. L’ambiente si presta sia per pranzi, che per aperitivi e cene ed è gioviale, giovane e giocondo, reso tale anche da chi lo frequenta.
In fondo, forse, Cibò vola. E come sarebbe bello se anche tutte le altre case di Potenza potessero farlo!
E voi siete pronti a mettere in rubrica un’altra delle Stelle del Sud?
Cibò. Piazza della Costituzione Italiana 44/45. Potenza. Tel. +39 097135688