Osteria dell’Orologio soddisfa la voglia di mare e di pesce a Roma
A Fiumicino, il “mare di Roma”, c’è l’Osteria dell’Orologio, un indirizzo noto sul litorale romano quasi come quello di Pascucci al Porticciolo.
Ci sono anche stata, come si dice, “una vita fa”. Succede sempre quando si ha qualcosa di interessante sotto casa, pensando di poterci andare in qualunque momento (cosa che di solito non accade mai).
Caso ha voluto che sia stato l’arrivo di un amico a spingermi a cercare un ristorante in zona, e la scelta è caduta su locale di Marco Claroni.
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Ovviamente, qui si mangia pesce, rigorosamente locale, che lo chef seleziona ogni giorno dai pescherecci. A seconda del pescato, al ristorante si può trovare palamita, maccarello, pesce bandiera e merluzzo, ma anche leccia stella o sconcigli (molluschi).
In sala c’è Gerarda, la compagna di Marco e sommelier AIS, che non solo accoglie i clienti, ma si dedica alla cantina che vanta una bella selezione di vini e di distillati.
Confesso, non avevo intenzione di fare il reportage, ma poi non ho resistito e ho scattato le foto con il cellulare.
Benvenuto dello chef: “la prima colazione salata” composta di un maritozzo con burrata, alice di Cantabrico e puntarelle, una bomba con crema di scampi e un “cappuccino” di crema di patate e sgombro.
Per assaggiare più piatti, ho deciso di prendere una selezione di antipasti crudi e cotti (30 €), ma che esistono anche in versione “intera”.
Gambero bianco, sconcigli, insalatina di ravanelli e ghiacciata alla salsa verde. Forse è stato l’antipasto più curioso, grazie a questi molluschi particolari e la granita bella saporita.
Tacos di palamita con avocado, yogurt e insalata di pomodoro e cipolla. Tenero il pesce, croccante la cialda.
Tartare di ombrina, latte di cocco, puntarella fritta con mela e cipollotto. Già croccante di suo, la puntarella fritta diventa il doppio di croccantezza e fa da contrasto alla delicata ombrina.
Carciofo ripieno di crudo cotto di palamita e menta. Buono, ma forse è stata una portata più normale.
Insalata di rinforzo di baccalà cotto nell’olio a bassa temperatura. Interessante questa versione di insalata di rinforzo, grazie alle cipolle rosse marinate.
Polpo fumé, crema di patate al latte, broccoletto e mosto cotto. Pare che la tendenza di affumicare non sia ancora passata, ma applicata con criterio è gradevole.
Girella di spatola, pomodori secchi, scamorza e maionese alla rucola. E’ un pesce che trovo raramente ai ristoranti, una gradevole sorpresa.
Spaghettone del pastificio Mancini affumicato ai ricci con stracciatella e panure all’acciuga. Molto buon:, i ricci si sentono tanto e l’affumicatura non è eccessiva.
Avrei voluto assaggiare anche un guazzetto di mare o tortellini di arzilla e broccoli, e lo farò la prossima volta, ma ho preferito finire il pasto con uno squisito sorbetto di cassis (ribes nero, ricordi d’infanzia!), perfetto per pulire la bocca.
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I prezzi del menù sono giusti: antipasti 14 €, primi 14 €, secondi 20 €.
Ci sono due menù degustazione. 7 portate 45 €, 10 portate 55 €.
L’osteria è aperta la domenica a pranzo. Che fate, andate a guardare (anche) il mare?
Osteria dell’Orologio Via della Torre Clementina, 114, Fiumicino (Roma). Tel. +39 06 6505251