Lunigiana. L’Osteria San Francesco e il Lupo per mangiare testaroli pranzando con 7,50 €
In questo posto vi consiglio di non andare.
Ma se invece ci andate mangerete i testaroli più buoni di tutta Pontremoli. Ai più ignari facciamo un ripasso: piatto tipico della Lunigiana, le sue origini sono talmente lontane che è proprio questo il tipo di pasta più antico.
Semplici da preparare anche a casa, ricetta di base povera e contadina, i testaroli sono fatti semplicemente di acqua, sale e farina, anticamente invece con il farro. Si preparano mescolando gli ingredienti in una pastella fluida cotta a legna per alcuni minuti fino a formare una specie di crespella spessa, in contenitori chiamati testi, da cui il nome. Un tempo queste grosse teglie calde erano in terracotta, mentre oggi sono in ghisa.
Il testarolo è un Presidio Slow Food, ha una precisa ricetta da osservare, ma troppo spesso viene ancora confuso con il panigaccio.
Quella antica e originale prevede di tagliarlo a losanghe di circa 5 cm di larghezza e condirli con un pesto povero o meglio impoverito, cioè fatto solo con parmigiano reggiano invecchiato e da un trito di basilico, con aggiunta a crudo di un buon olio extravergine di oliva (chissà cosa ne penserà Roberto Panizza, il guru del vero pesto ligure).
In ogni caso, è esattamente questa la versione che trovate a quella fottutissima Osteria di San Francesco e il Lupo.
Appena entrati verrete mandati a quel paese, così per precauzione iniziale. Se non siete troppo permalosi e avete il giusto senso dell’umorismo per accettare un benvenuto un po’ singolare, l’accoglienza continua con uno scherzo ogni volta differente e declinato alla precisa personalità del cliente.
Infine, ovviamente, il caffè vi sarà gentilmente offerto e rovesciato addosso, così per le ultime risate finali, ma tanto era finto. Da Yuri e Leila spendete 15 € in due per i testaroli all’antica con vino rosso, ma non è solo l’ottimo rapporto qualità prezzo tra l’alto livello dei loro testaroli e i 7,50 € a testa a far di questa osteria con cucina un posto dove tornare, difficile da lasciare.
Sarà che forse abbiamo tutti un po’ bisogno di prenderci meno sul serio, soprattutto nella liturgica serietà che permea oggi il mondo dell’enogastronomia. Un po’ meno sacerdoti, un po’ più sorridenti tutti insieme, è questo il luogo dove l’alta cucina si sgretola e si sfata per ritrovare il sano piacere conviviale di mangiare senza assaggiare, di stare a tavola e non in posa, mentre basse persone reali preparano qualcosa.
E ora, andate tutti a quel paese all’Osteria San Francesco e il Lupo di Pontremoli.
San Francesco e il Lupo – Osteria con cucina. Piazza San Francesco 1. Pontremoli (Massa Carrara). Tel. +39 0187 833064