Massimo Bottura apre il Refettorio nel Bronx con Robert De Niro
Massimo Bottura non è il numero Uno al Mondo solo perché ha guadagnato la cima della classifica della 50 Best e per i piatti che raccontano un percorso e uno studio attento.
Lo è anche per la sua visione che va oltre la cucina o, meglio, per la sua capacità di utilizzare la cucina e il mondo che ruota attorno ad essa con scopi che la qualificano ulteriormente.
Voi già conoscete il Refettorio Ambrosiano che ha aperto durante Expo ed è diventato un modello da replicare altrove. Non so se chiamarla cucina solidale possa rendere l’idea. Ma questo aggettivo ha un portato di solidità che mi piace.
Non è un colpo isolato.
Food for Soul non è un progetto di beneficenza: è un progetto culturale.
Lo leggete nell’about di Food for Soul l’organizzazione non-profit fondata dallo chef Massimo Bottura che mira ad accrescere la consapevolezza sociale su temi come lo spreco alimentare e la fame.
La sua voglia di rifare Miracolo a Milano gli è stata contagiosa.
Dopo Milano-Expo 2015 con il lascito del Refettorio Ambrosiano (15 tonnellate di cibo recuperate durante il periodo della manifestazione e la successiva realizzazione della Mensa Antoniana a Bologna), ci sarà Rio-Olimpiadi 2016 con un’eguale struttura nelle favelas: RefettoRio Gastromotiva. Lo schema è lo stesso: recuperare cibo che andrebbe perduto e darlo a chi ha bisogno facendolo cucinare a grandi chef. Come Albert Adria, Alain Ducasse, Virgilio Martinez, Rodolfo Guzman, Mitsuaru Tsumura, Mauro Colagreco, Helena Rizzo, Carlos Garcìa, Enrique Olvera, Joan Roca, Rafa Costa e Silva.
La previsione è servire 19 mila pasti e recuperare 12 tonnellate di cibo sprecato durante le Olimpiadi. Numeri ragguardevoli se si confrontano i circa 5 mesi dell’Expo con i soli 16 giorni dell’evento sportivo.
Massimo Bottura, come dichiara, si comporta da agente lievitante e da acceleratore. Usa la sua notorietà e delle persone che vengono in contatto per aumentare la luce dei riflettori.
È il Robin Hood dei giorni nostri che evita lo spreco dei più fortunati, gli ruba la disattenzione per renderla attenzione e nutrimento di una linea che non esisteva.
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Guardo Bottura, guardo Robert De Niro che è stato a pranzo da lui all’Osteria Francescana e leggo il progetto prossimo: Refettorio Bronx 2017.
E mi sembra un altro bel film. I Guerrieri del Cibo.
[Ritratto: Manuela Vanni/Scatti di Gusto]