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Ristoranti
23 Gennaio 2018 Aggiornato il 20 Luglio 2018 alle ore 18:26

15 ristoranti che vi faranno innamorare della Basilicata

La scena gastronomica della Basilicata, composta da piatti semplici legati al mondo contadino, conserva una memoria attiva del passato e regala pietanze
15 ristoranti che vi faranno innamorare della Basilicata

La scena gastronomica della Basilicata, composta da piatti semplici legati al mondo contadino, conserva una memoria attiva del passato e regala pietanze dai sapori ancestrali e mai banali.

Se non conoscete la tradizione lucana, i suoi prodotti e i suoi protagonisti, è arrivato il momento di puntare i vostri radar sul territorio.

Lo scoprirete attraverso questa mappa in 15 indirizzi imperdibili che vi faranno gustare il meglio dei piatti pop e top.

Pronti per il viaggio?

1. Fandango (Scalera)

Lontano da rotte turistiche e dai rumori della vita moderna , in una piccola frazione nel territorio del Vulture, Salvatore Gatta è riuscito, con passione e coraggio, a entrare in maniera meritoria nell’olimpo delle migliori pizzerie d’Italia. Lo stile partenopeo è in strettissimo rapporto con la materia prima territoriale: mozzarella di bufala di Lavello, peperoni cruschi di Senise, olive infornate di Ferrandina, caciocavallo podolico, funghi Cardoncelli, pezzente materano e pecorino locale. Da provare la pizza Lucana (cavallo di battaglia) e la Tabacchera. Accompagnano il pasto l’ottima selezione di birre e Aglianico del Vulture.

Prezzo medio a persona 15 €.

Fandango. Via delle querce, 15. Scalera di Filiano (Pz). Tel. +39 0971 80878

2. Cibò (Potenza)

Ad accogliervi ci sarà Peppone, in quella che lui definisce “una grande dispensa a servizio della cucina”, dove tutto ciò che si mangia può esser acquistato. La dispensa, appunto, è composta dalla meticolosa ricerca di piccoli artigiani e traccia un gran tour delle bontà gastronomiche del nostro Stivale. Le due sale, arredate con mobili e oggetti recuperati, predispongono a piatti che pencolano tra Basilicata e resto d’Italia, con sapori precisi e combinazioni azzeccate dal giovane chef Marco Pietrafesa. Immancabile l’assaggio di salumi biologici e formaggi selezionati. Il bere è composto da tante etichette sempre ben consigliate dal servizio.

Prezzo medio a persona 25 €.

Cibò. Piazza della Costituzione Italiana, 44. Potenza. Tel. +39 0971 35688

3. Luna Rossa (Terranova di Pollino)

L’anima di questo ristorante, situato nel cuore del Parco nazionale del Pollino a mille metri d’altezza, è Federico Valicenti. È un posto autentico, dove mangiare piatti semplici e gratificanti realizzati con ottima materia prima. La cucina si sviluppa in simbiosi con l’identità del territorio e la sua storia, come con la ciambottella (pane riempito di verdure stagionali), con i ferrazzuoli del brigante (peperoni arrostiti, uova e salsiccia) o con il filetto di maiale all’Aglianico e miele di castagno. Ottima la selezione di formaggi e salumi.

Prezzo medio a persona 35/40 €.

Luna Rossa. Via G. Marconi, 18. Terranova di Pollino (Pz). Tel. +39 0973 93524

4. L’Incanto (Venosa)

Nel cuore del centro storico venosino (quartiere “gravattone”) è posizionato questo accogliente indirizzo gestito dall’irpino chef Pompeo Limongello. L’ambiente, curato e grazioso, ha un bel dehors con parquet in legno, arredi che virano su tonalità chiare e ampie vetrate. La cucina trae spunto dalla tradizione contadina per generare piatti intelligenti e correttamente eseguiti. Tra i primi, da provare gli Spaghettoni trafilati al bronzo, con alici di Cetara, pomodori secchi, uvetta e asparagi; tra i secondi, Alto…piano, un filetto di podolica al rosmarino e salvia con ortaggi croccantiQuattro menu degustazione, 19 euro (solo nei giorni feriali a pranzo), 27 (soli antipasti), 30  e 40 .

Prezzo medio a persona 40 €.

L’incanto. L.go Baresa. Venosa (Pz). Tel. +39 0972 36082

5. La Locandiera (Bernalda)

È una delle insegne che meglio rappresenta la cultura alimentare meridionale, con piatti della tradizione contadina, semplici e perfetti, che sorprendono il palato e si compongono d’ingredienti regionali d’indiscutibile qualità. Suonato il campanello per entrare, troverete l’accoglienza tutta al femminile di Mariangela Gallotta e sua madre Maria Russo, mentre ai fornelli, Clara Gallotta trasforma piatti in narrazioni territoriali. Da provare a sagn ca’ mddich (tripoline con mollica fritta e il tipico peperone crusco di Senise in polvere) e il Marro (il quinto quarto di capretto accompagnato da crema di patate e lampascioni).

Tre menu degustazione a 25 €, 35 € e 50 €. Prezzo medio a persona 40 €.

La Locandiera. C.so Umbero I, 194. Bernalda (Mt). Tel.+39 0835 543241

6. Massimo Carleo Home Restaurant (Potenza)

Ecco un altro indirizzo da aggiungere ai più interessanti della regione. Sorge all’interno del ristorante del compianto Frank Rizzuti, grande cuoco e prima stella Michelin della Basilicata. La cucina di Massimo Carleo, talentuoso e giovane chef potentino, si orienta verso piatti contaminati dalle proprie radici concedendosi spunti creativi e divagazioni attente. Sulla carta uno spazio interamente riservato ai risotti, come quello con seppia, mela verde e cioccolato fondente. L’ambiente è moderno e ben arredato, da bere vino Aglianico del Vulture.

Si può optare per un menu ampio con 8 portate a 50 €. Prezzo medio a persona 40 €.

Massimo Carleo Home Restaurant. Largo Pasquale Uva. Potenza. Tel + 39 0971 1654897

7. EGO (Matera)

Dopo un’importante esperienza con lo chef Felix Lo Basso, un altro giovane che torna a casa, questo è Nicola Popolizio. Il suo Enoteca Gourmet Origini è un locale moderno con cucina a vista, dove assaggerete piatti di chiara matrice lucana e dosata creatività, sempre equilibrata e ben combinata. Dal menu: il raviolo di caciocavallo podolico con polvere di caffè e peperone crusco croccante o la trota marinata con ricotta, mirtilli e zafferano. In sala personale giovane e cortese. La carta dei vini è interessante e in costante crescita. Cinque menu degustazione, 60 € (percorso multisensoriale), 40 € (degustazione Lucana), 40 € (vegano e vegetariano), 100 € (due chef al tavolo per comporre un’opera d’arte).

Prezzo medio a persona 50 €.

Ego. Via T. Stigliani, 44. Matera. Tel. +39 0835 240314

8. Al Becco della Civetta (Castelmezzano)

Un solido riferimento dove gustare piatti della tradizione impreziositi da spunti interessanti, senza grandi voli pindarici, elaborati dallo chef Antonietta Santoro. Il contesto è di fascino innegabile, impossibile non lasciarsi conquistare dallo skyline delle Dolomiti Lucane circostanti. Nella proposta gastronomica salumi e formaggi locali, poi pasta fresca fatta in casa come i cavatelli con salsiccia pezzente (chiamata così per via delle frattaglie di maiale utilizzate nella preparazione) e gli strascinati con peperone crusco, pomodoro e cacioricotta. Non mancano secondi a base di carne, cotta a puntino, come il collo di maiale con cicoriella e crema di patate. Si bevono etichette locali.

Prezzo medio a persona 35 €.

Al Becco della Civetta. Vico 1° Maglietta, 7. Castelmezzano (Pz). Tel. +39 0971 986249

9. Baccanti (Matera)

Immerso tra i sassi materani, questo suggestivo ristorante ricavato all’interno di grotte scavate nella roccia. La cucina, gestita dallo chef Domenico Di Luca, si fonda su un’attenta selezione di materia prima locale e rende omaggio alla tradizione del territorio, con piatti – realizzati con solidissima tecnica – impreziositi da una parsimoniosa creatività. Qualche esempio? I calzoncelli fatti a mano di ricotta, baccalà e pesto di fichi secchi (15 €) o la ricotta infornata su crema di cannellini, filetti di peperoni e gel di cachi (12 €).

Prezzo medio a persona 60 €.

Baccanti. Via Sant’Angelo, 58. Matera. Tel. +39 0835 333704

10. Dimora Ulmo (Matera)

In uno splendido palazzo nobiliare, un “manipolo” di giovani talentuosi ha deciso di cambiare la gastronomia locale. In cucina Michele Castelli e la sua compagna Virginia Caravita, mentre in sala la competenza di Francesco Russo. Con estro e tecnica, realizzano piatti combinati con ingredienti del territorio, richiami alla tradizione e gusti che aprono il cassetto dei ricordi d’infanzia. Tra i piatti il baccalà in crapiata, la lingua di vitello con gel di peperoni e i macaron con amarene e lampascioni. In cantina una delle migliori selezioni di etichette della regione.

Menu Tradizione con 5 portate a 40 € e menu Gourmet di 7 portate a 65 €. Prezzo medio a persona 60 €.

Dimora Ulmo. Via Pennino, 28. Matera. Tel. +39 0835 1650398

11. Osteria Gagliardi (Avigliano)

Tradizione e cultura del baccalà appartengono ad Avigliano. Una dei locali che meglio trasforma questo nobile prodotto, un tempo cibo dei poveri e della gente lontana dal mare, è l’Osteria Gagliardi. L’ambiente semplice, l’atmosfera rustica e l’accoglienza di tono famigliare predispongono a gustare baccalà in tempura, ravioli fatti in casa farciti di baccalà su crema di ceci oppure cotto a vapore e condito con peperoni cruschi di Senise. Si beve bene, con Aglianico del Vulture e alcune referenze nazionali.

Prezzo medio a persona 25 €.

Osteria Gagliardi. Via Martiri Ungheresi, 18. Avigliano (Pz). Tel. +39 0971 700743

12. Antica Osteria Marconi (Potenza)

Lungo una delle principali arterie del capoluogo di regione, troviamo il locale gestito con competenza da Giuseppe Misuriello. L’arredamento dallo stile vintage ben si integra con accessori moderni, rendendo l’ambiente confortevole e rilassante; magnifico il giardino con fiori ed erbe aromatiche, da sfruttare durante la stagione estiva. Dalla cucina piatti composti da ingredienti lucani trattati con cura, riletti e presentati in chiave moderna. Tra i piatti del percorso gastronomico il baccalà mantecato, gelo di fragole e olive di Ferrandina disidratate e il battuto di podolica accompagnato da maionese di yuzu, salsa di mandorle e frutto della passione. Ampia carta dei vini con circa 500 etichette.

Tre menu degustazione a 32 € (dedicato alla Basilicata), poi uno a 38 € e uno a 48 €. Prezzo medio a persona 55 €.

[Ad aprile lo chef Giuseppe Misuriello ha trasferito le sue competenze culinarie a Caggiano, in Campania, nel ristorante Locanda Severino]

Antica Osteria Marconi. Viale G. Marconi, 233. Potenza. Tel. +39 0971 156900

13. Area 8 (Matera)

L’insegna di questo locale nel centro storico materano, richiama il nome della mappa delle aree corticali pubblicate dall’anatomista Korbinian Brodmann: corrisponde all’area del pensiero complesso e dell’incertezza. Uno spazio nel quale sono ricamate diverse anime, di giorno si tramuta in un’agenzia di comunicazione e produzione cinematografica, di sera è il posto ideale per un aperitivo, una cena e un dopo cena condito da cocktail, calici di vino, due chiacchiere e buona musica dal vivo. E da mangiare? Assortimento di qualità e sostanza con taglieri di salumi e formaggi, piatti tradizionali, panini e dolci ben fatti. Indirizzo immancabile nel proprio itinerario di viaggio a Matera.

Area 8. Via Casalnuovo, 15. Matera. Tel. +39 333 336 9788

14.  Tiri 1957 (Acerenza)

OK, non è un ristorante ma dovete assaggiarlo. Nell’antico borgo di Acerenza, cittadina a 800 metri d’altezza, troviamo il maestro dei grandi lievitati Vincenzo Tiri. Nel suo laboratorio si produce uno tra i migliori panettoni artigianali d’Italia, dove materia prima e sapienzialità garantiscono un dolce soffice e dai profumi delicati, umido e digeribile, perfetta struttura e dosaggio dei condimenti. A far la differenza una lunga lievitazione di 72 ore, il triplo del tempo dei classici panettoni industriali. Oltre al panettone tradizionale, originali proposte come quello al caramello salato, al doppio cioccolato oppure mela, Calvados e cannella. Quest’anno è stato venduto nella scatola celebrativa dei 60 anni di attività.

Il prezzo varia a seconda della tipologia, dai 35 €  ai 40 €.

Vincenzo Tiri, però, non è solo panettone. Provate a dare un’occhiata alla sua colazione.

Tiri 1957 Via Antonio Gramsci, 2/4. Acerenza (Pz). Tel. +39 0971 749182

15. Il Brigante (Venosa)

Nella città del poeta latino Orazio Flacco, la pizzeria di Michele Leo si pone come punto di riferimento per gustare pizze dove nulla è dato per scontato, dalla scelta degli ingredienti al loro giusto abbinamento. A consacrare la sua arte e le sue capacità, la vittoria nel Campionato Mondiale del Pizzaiuolo Trofeo Caputo 2017 come migliore pizza S.T.G (specialità tradizionale garantita). Nella calda atmosfera del locale, si sfornano dischi fragranti e sottili, con condimenti perlopiù territoriali. Da provare la pizza del Nonno con salsiccia Lucana, pomodorini e peperoni cruschi.

Prezzo medio a persona 15 €.

Il Brigante. Via Colonello Ruggiero Albergo, 1. Venosa (Pz). Tel. +39 0972 374203

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