Nutella Biscuits. All’assaggio il cuore di Nutella vince sempre
Missione compiuta. Ho assaggiato i nuovi Nutella Biscuits, quelli della Ferrero, che promettono di sconvolgere il mercato dei frollini (e della Mulino Bianco che aveva lanciato “l’attacco” con la crema spalmabile Pan di Stelle) e sono pronto per dirvi tutto.
Esselunga sotto l’ufficio. Il weekend piovoso mi ha tolto le forze, e nei giorni scorsi non sono riuscito a mettermi a caccia dei Nutella Biscuits, i nuovi nuovissimi – ma con 10 anni di gestazione – biscotti della Ferrero, ripieni di Nutella, ça va sans dire.
Le avvisaglie dell’evento, della “nascita” di questi biscotti, si avevano già da un po’, ovviamente rigorosamente sui social. Diciamolo: sono destinati probabilmente a stravolgere il mercato della biscotteria nazionale e internazionale. Sul web si rincorrevano da tempo voci di fuggevoli apparizioni dei Biscuits in Europa, e mi dicono fossero già disponibili da qualche mese in Francia Germania Svizzera Austria e forse Lussemburgo – e online: ma a comprare queste cose nuove in rete c’è meno gusto, il piacere fisico della scoperta in mezzo agli scaffali di mulinibianchi ringhi e pandistelli [l’ho scritto proprio così, NdA], di mettere mano al pacchetto (ehm… a due pacchetti: lo si fa per la scienza, ovviamente dell’alimentazione), non è paragonabile al cliccare su immagini quantità e carte di credito.
I Nutella Biscuits, dopo l’evento in piazza Gae Aulenti, in apposito chiosco eretto in mezzo allo spiazzo fra Unicredit / Feltrinelli Red e Pan de Nûs che ha visto per una decina di giorni lunghe code di aspiranti assaggiatori (si entrava a 10 per volta, e si era sottoposti ad assaggi guidati, questionari e varie amenità da sommelier del biscotto), sono ufficialmente in commercio. No, non ho avuto modo di andarci, in Gae Aulenti – me li sono comprati.
Il pacchetto da 304 grammi costa, all’Esselunga, 2,99 € (in linea con i prezzi della concorrenza: il prezzo sembra più alto perché ci sono più biscotti – ma dipende dalle diverse confezioni). Contiene una ventina abbondante di biscotti (22 per la precisione), peso per pezzo 13,8 grammi (ho anche fatto la divisione: 22 il risultato, 22 i biscotti realmente contenuti nel sacchetto), 71 kcal, sempre al pezzo, 3,4 g di grassi, di cui 1,6 g di acidi grassi saturi, 8,7 g di carboidrati (4,8 g di zuccheri), 1,2 g di proteine, 0,073 g di sale.
Il biscotto si presenta chiuso – non è un Ringo o un Baiocco, col ripieno fra due strati di biscotto; per chi volesse vedere la Nutella, può spalmargliela sopra (o magari provare con un’altra crema di nocciole: le più buone ve le abbiamo elencate qui, se stanno bene sulla pizza, magari anche sul biscuit…). Si tratta di un “Croccante biscotto con farina di frumento e zucchero di canna” e un cuore cremoso di Nutella, fatto con crema di nocciole e cacao (40%), farina (e crusca) di frumento (32%), zucchero di canna (9%), lattosio, estratto in polvere di malto d’orzo e mais, latte scremato in polvere, miele, eccetera.
E com’è? C’è poco da dire, la Nutella è Nutella, e anche nei Biscuits ci sta benissimo. La croccantezza rende i Biscuits più piacevoli dei concorrenti; l’insieme è decisamente dolce, con quell’effetto-droga che ti fa mangiare più biscotti del dovuto. Ma io sono un assaggiatore professionale, e – morigeratamente – mi sono fermato al primo pacchetto.
[Immagini: iPhone Emanuele Bonati]