Dov’è la pizzeria del cartello che vieta l’ingresso ai bambini
Annosa questione quella dei bambini indisciplinati che mettono a soqquadro ristoranti e pizzerie. E disturbano gli altri clienti inevitabilmente.
Colpa dei bambini che sono bambini e fanno come vogliono? Colpa dei genitori che non li hanno educati al rispetto del prossimo e della quiete altrui?
La pizzeria Bagà – La pizza digeribile, a Villa Tirano in provincia di Sondrio, per restare fedele al suo motto di assicurare una serata tranquilla per stomaci e orecchie, ha affisso un cartello all’ingresso del locale che scherzando sulla favoletta dell’uomo nero, non la manda a dire ai genitori.
Che sono invitati a tenere le piccole pesti a casa.
Non venite, insomma, se dovete disturbare. Statevene a casa o cambiate pizzeria.
Firmato l’uomo nero, cioè il pizzaiolo.
Ecco cosa ha scritto nel cartello.
Il cartello della pizzeria che non vuole i bambini maleducati
I bambini lasciati incustoditi a correre in giro per il locale, che urlano o in piedi su panche e sedie disturbano gli altri clienti.
Pertanto ci riserviamo il diritto di prenderli in cucina a lavare i piatti con tanto di nastro adesivo sulla bocca.
I clienti che vengono nel nostro locale hanno il piacere di passare il loro pranzo/cena in assoluta tranquillità senza sottofondi di bambini maleducati che strillano.
Se tutto ciò non vi fosse possibile potete:
- venire a “Bagà – La pizza digeribile” senza bambini;
- educare i vostri figli;
- cambiare pizzeria;
- starvene a casa vostra.
Se tutto ciò non dovesse riguardarvi perché bambini non ne avete o se li avete sono educati, vi auguriamo buon appetito 😀
L’uomo nero
L’uomo nero come detto è il pizzaiolo e padrone del locale, Gabriele Berbenni.
Ecco come ha spiegato alla Provincia di Sondrio il motivo di quel cartello che ovviamente fa discutere: “Abbiamo avuto svariati problemi, perché spesso hanno consumato il pasto da noi genitori con bambini al limite dell’educazione che urlano, corrono da tutte le parti. Vanno su e giù dalle scale, giocano a nascondino dentro e fuori dal bagno, la cui porta è sotto le scale. Si pone una doppia questione di sicurezza, peraltro in un locale compatto con 55 posti, e di disturbo. Se i piccoli finiscono addosso ad una cameriera, che passa con pizze e bicchieri, e si fanno male, poi i problemi sono miei. Inoltre alcuni clienti storici, finita la pizza o a metà della stessa, ci hanno detto di andare via perché non ce la facevano più a causa delle urla dei bambini. Solitamente la pizzeria viene vista come luogo di fascia bassa o alla buona, noi abbiamo voluto creare una pizzeria di un certo livello dove, magari, si può arrivare a spendere il doppio rispetto ad altri locali, proprio per la qualità e ricercatezza delle pizze, le birre artigianali e i dolci particolari”.
Non tutti l’hanno presa bene. Divertiti per l’avvio del cartello e l’annuncio che i discoli avrebbero lavato i piatti in cucina con tanto di nastro adesivo sulla bocca hanno fatto dietrofront e non sono entrati in pizzeria
“L’ho fatto a a mio rischio e pericolo, perché alcune famiglie che lo hanno letto hanno fatto dietrofront e non sono entrate”, ha spiegato il 25enne pizzaiolo al quotidiano. “È ovvio che posso perdere fatturato, ma devo tutelare il resto della clientela che cerca un luogo tranquillo e curato. Alcuni clienti mi dicono di aver fatto bene e lasciano i figli dai nonni. Altri hanno avuto da ridire. A chi, nonostante il cartello, è entrato con i bambini che hanno fatto caos abbiamo gentilmente chiesto di fare meno rumore. Ci hanno dato dei cafoni e se ne sono andati”.
Ma c’è anche chi apprezza l’idea del pizzaiolo e lo scrive a chiare lettere su TripAdvisor.
Un motivo in più per andare da Bagà – La pizza digeribile? O per starne alla larga?
[Link: La Provincia di Sondrio, La Repubblica]