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Ristoranti
13 Gennaio 2020 Aggiornato il 14 Gennaio 2020 alle ore 12:41

I Cerea aprono il ristorante Da Vittorio alla Villa Reale di Monza

Colpo grosso dei Cerea, ovvero Da Vittorio, ovvero la “famiglia reale” della ristorazione italiana: si occuperanno dell’offerta ristorativa della Villa
I Cerea aprono il ristorante Da Vittorio alla Villa Reale di Monza

Colpo grosso dei Cerea, ovvero Da Vittorio, ovvero la “famiglia reale” della ristorazione italiana: si occuperanno dell’offerta ristorativa della Villa Reale di Monza.

Il palazzo neoclassico, voluto dall’imperatrice d’Austria Maria Teresa d’Asburgo come residenza estiva della corte dell’Arciduca Ferdinando d’Asburgo-Este, governatore della Lombardia austriaca, venne costruito dal Piermarini fra il 1777 e il 1780.

Sede di mostre ed esposizioni, e del Liceo Artistico, ha anche ospitato attività ristorative, senza grande fortuna – e senza dubbio l’arrivo di Chicco-Bobo-Francesco, i tre fratelli Cerea, potrà ribaltare la situazione, che peraltro non vede grandi eccellenze fra la città e la Brianza circostante (anche se negli ultimi tempi si registrano novità interessanti, come il ristorante dei fratelli Butticè, Il Moro, a Monza, al quale si aggiungerà una trattoria, o come la pizzeria EraPizza).

Se non altro perché tutto quello che toccano diventa oro – a parte Da Vittorio, il ristorante di famiglia a Brusaporto, nel Bergamasco, e le attività di catering, fanno capo al “gruppo” dei fratelli Cerea la gestione della Terrazza Gallia, affidata agli ottimi fratelli Lebano, e ancora le recenti aperture di un ristorante Da Vittorio in Asia, a Shangai, e di un altro Da Vittorio a St Moritz. E ricordiamo anche la collaborazione con Esselunga per la linea di pasticceria Elisenda.

Ma – lo racconta un bell’articolo su Identità Golose – i progetti di espansione non si fermano qui: all’accordo con Allianz per la gestione della ristorazione del grattacielo di CityLife si dovrebbe aggiungere un ristorante “ad alta quota”, in cima al grattacielo progettato dall’archistar giapponese Arata Isozaki, a 200 m d’altezza. Non solo: «Grazie all’esperienza maturata al Gallia nella ristorazione d’hôtellerie stiamo valutando un nuovo progetto in un hotel superlusso a Parigi».

«Abbiamo deciso di prendere in mano l’intera offerta di ristorazione, caffetteria ed eventi della Villa Reale di Monza,» ha dichiarato Francesco Cerea ancora a Identità. «È un luogo magico, bellissimo, incantevole. Proporremo un’offerta in linea con i nostri standard e con le esigenze di una struttura museale e architettonicamente straordinaria che vogliamo contribuire a far conoscere e apprezzare anche grazie all’offerta gastronomica. Al piano terra ViCook [la loro società che si occupa di catering] gestirà caffetteria e bistrot. Sono luoghi di passaggio per i visitatori dove proporremo una cucina di qualità dedicata soprattutto a colazioni e pranzo. La proposta di Da Vittorio [il ristorante] caratterizzerà invece il Salone delle Feste – qui sarà il gastronomico vero e proprio – e il Belvedere, dove potremo allestire anche eventi privati e cene di gala».

Insomma, a quanto pare nella ristorazione la collaborazione tra fratelli, vuoi in cucina vuoi suddividendosi i ruoli tra fornelli, cantina e sala, sembra funzionare: abbiamo appena menzionato i Lebano al Gallia e i Butticè a Monza, ma potremmo anche ricordare i Costardi a Cuneo o i Mazzucchelli a Bologna, che hanno appena festeggiato il decimo compleanno della loro stella Michelin al Marconi, o – per venire a un locale che vi abbiamo appena raccontato – i fratelli “Rouge” Abarbanel sbarcati da poco a Milano.

Insomma, tutto a gonfie vele (il fatturato complessivo dell’azienda-Da Vittorio tocca i 20 milioni di euro). In attesa di Monza.

[AGGIORNAMENTO]

https://www.scattidigusto.it/2020/01/14/da-vittorio-non-apre-esattamente-un-ristorante-a-villa-reale/
Emanuele Bonati
"Esco, vedo gente, mangio cose" Lavora nell'editoria da quasi 50 anni. Legge compulsivamente da sessant'anni. Mangia anche da oltre 60 anni – e da una quindicina degusta e racconta quello che mangia, e il perché e il percome, online e non. Tuttavia, verrà ricordato (forse) per aver fatto la foto della pizza di Cracco.
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