Pizzasleep, il B&B di Napoli che vi fa dormire tra le pizze
Il binomio travel e food a Napoli si sposa benissimo. I vicoli della città profumano di storia, cultura e di pizza.
E sulla pizza potete fare molto di più che mangiarla.
Potete dormirci dentro.
Guardate Pizzasleep quartiere Montesanto, in piazzetta Sant’Alfonso e Sant’Antonio a Tarsia al civico 11G.
Pizza Sleep è il B&B di Attilio e Maria, due giovani imprenditori, che raccontano la loro bizzarra storia: “galeotta fu quella pizza” citando Dante.
In un caldo pomeriggio d’estate i fratelli Masucci davanti a un’ottima pizza di 50 Kalò hanno l’intuizione di creare un B&B unico, particolare e diverso dal mare magnum di strutture ricettive di Napoli. Nasce così Pizza Sleep, B&B interamente dedicato alla pizza e all’arte dei pizzaioli Patrimonio dell’Unesco.
La struttura dei fratelli Masucci, interamente arredata con materiali provenienti dalle pizzerie del territorio, conquista subito il pubblico. L’arredo è interamente composto con materiale riciclabile, recuperato da pizzerie che intendevano sbarazzarsi di oggetti in disuso. Per Attilio e Maria, il tema del riciclo e della sostenibilità è stato sin dagli albori il baricentro del loro progetto.
La struttura si compone di una hall e tre camere tutte a tema. L’ingresso è già il biglietto da visita del B&B: le pareti sono allestite con pale da lavoro per fornai, il tavolo costruito con il legno usato nelle pizzerie e tanti taglieri che fungono da cornici con tutti i dovuti riconoscimenti.
Il corridoio è composto con elementi in rame che richiamano gli strumenti materici delle pizzerie.
Anche i colori alle pareti richiamano le pizzeria: verde per il basilico, bianco per le farine ed i latticini, il giallo per l’olio.
La più piccola delle tre camere, la Marinara, richiama l’omonima pizza. I lampadari sono costruiti a partire dal braccio di un’impastatrice e le lampadine sono contenute nei barattoli delle passate di pomodoro, mentre i porta oggetti sono ricavati dalle confezioni di pelati. Al posto dei comodini ci sono le pale utilizzate per infornare le pizze.
Nella camera Margherita al posto dei comodini ecco i fusti di olio e le cassette della Coca Cola come porta valige. Anche il bagno perfettamente a tema, il lavandino realizzato con i tubi dell’acqua, ed i ganci per appendere asciugamani e biancheria sostituiti con forchette e manometri. Un vero ingegno curato nei minimi dettagli.
La terza stanza è dedicata alla Capricciosa. Materiale principale è il legno, ma ha una parete ricoperta da mattoncini come in molte pizzerie. Qui albergano i sacchi della farina Caputo, molto utilizzata dalle pizzerie che sfornano pizza napoletana in tutto il mondo.
In ogni camera è presente un menu con tutte le indicazioni e regolamento della struttura e al check in l’ospite riceve un kit di cortesia riposto all’interno di una scatola per pizze d’asporto.
Le camere sono tutte panoramiche e si gode un’ottima vista sul Vesuvio e sul centro storico.
Attilio e Maria hanno curato nei dettagli anche il tema colazione, un buffet, con frutta, uova e paste napoletane sempre a disposizione dei loro clienti, con una guida in cui ci sono tutti i consigli su dove, cosa mangiare e come arrivare. Il depliant è realizzato con la carta del famoso cuoppo napoletano e quindi riciclabile.
Alla fornitura del materiale hanno contribuito la Pizzeria del Popolo, la Pizzeria Da Attilio ed il Mulino Caputo che con il loro aiuto hanno favorito i giovani imprenditori.
Per la piattaforma Booking, oltre all’eccellente valutazione, il B&B rientra tra i primi cinque a Napoli e Attilio e Maria hanno aperto anche a Fuorigrotta Pizzasleep Apartment.
[Luca Napoleone]