Coronavirus. Tutta l’Italia si ferma per proteggersi dal contagio
Il decreto che ha stabilito la zona rossa in Lombardia e in 14 province si allarga a tutta l’Italia.
Giuseppe Conte ha annunciato stasera il nuovo decreto che entrerà in vigore domattina ed è composto da un solo articolo.
Allo scopo di contrastare e contenere il diffondersi del virus Covid-19, le disposizioni di cui all’articolo 1, comma 1, lettera f) del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 8 marzo 2020 si applicano all’intero territorio nazionale
Le attività di ristorazione, tutte, dovranno chiudere dalle 18 e fino alle 6 del mattino.
Le scuole e le università si fermeranno fino al 3 aprile.
Le norme del decreto Coronavirus prevedono il divieto di spostamento se non per «comprovati motivi di lavoro» oppure «gravi esigenze familiari o sanitarie».
Che devono essere autocertificate tenendo presente che sono previste sanzioni penali.
Questo il modello di autodichiarazione.
Si ferma anche il calcio che tanto aveva fatto discutere.
“Abbiamo adottato una nuova decisione che si basa su un presupposto: tempo non ce n’è”, ha spiegato Giuseppe Conte. “I numeri ci dicono che stiamo avendo una crescita importante dei contagi, delle persone ricoverate in terapia intensiva e subintensiva e ahimè anche delle persone decedute. La nostre abitudini quindi vanno cambiate. Vanno cambiate ora. Ho deciso di adottare subito misure ancora più stringenti, più forti”.
“Sto per firmare un provvedimento che possiamo sintetizzare come ‘io resto a casa’. Non ci sarà più una zona rossa nella penisola. Ci sarà l’italia zona protetta”.
Le chiusure effettuate e annunciate, da Massimo Bottura a ‘A Figlia d”o Marenaro, da Gino Sorbillo a Giuseppe Pignalosa, da Palazzo Petrucci a Piazza Duomo a Delicious, diventano ora un obbligo di legge.