Coronavirus in Campania. De Luca chiude delivery, mercati, parchi
Vincenzo De Luca, Governatore della Campania, rende più stringenti le disposizioni del decreto del Governo con una nuova ordinanza che supera nuovamente le indicazioni della “zona Protetta” cioè l’Italia.
Se con l’ordinanza del 10 marzo aveva stabilito la chiusura di negozi di barbieri, parrucchiere e centri estetici puntando il dito sulla consegna a domicilio dei cibi, con l’ordinanza di oggi al punto 1.1 sono vietate le attività dei servizi di ristorazione, fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie. I relativi esercizi sono temporaneamente chiusi, fino alla data 25 marzo 2020.
Al punto 1.2 c’è la statuizione per il delivery: I supermercati e gli altri esercizi di vendita di beni di prima necessità – che restano aperti – sono legittimati ad effettuare consegne a domicilio soltanto di prodotti confezionati e da parte di personale protetto con appositi DPI.
Ancora al punto 1.5 È vietato lo svolgimento di fiere e mercati per la vendita al dettaglio, anche relativi ai generi alimentari.
A sottolineare il momento di attenzione c’è un’altra statuizione: È fatto divieto di frequentare parchi urbani e ville comunali.
E questo anche se l’interpretazione relativa alle passeggiate per prendere aria e allentare la tensione, per raggiungere il tabaccaio e acquistare le sigarette, per consentire al cane di fare i bisogni, dice che non è passibile di sanzione.
Ribadito che il mancato rispetto degli obblighi del provvedimento c’è il richiamo alle sanzioni ai sensi dell’art. 650 del codice penale.
A Napoli, tra gli ultimi ad abbassare le saracinesche a seguito dell’ultima ordinanza, è stata la pizzeria Da Michele a Forcella che aveva avviato il servizio di consegna a domicilio e ne ha dato annuncio su Facebook.