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1 Aprile 2020 Aggiornato il 1 Aprile 2020 alle ore 21:03

Coronavirus. Giuseppe Conte conferma le chiusure fino al 13 aprile per ristoranti, bar, pizzerie

Giuseppe Conte ha firmato il nuovo decreto del 1 aprile che conferma la proroga delle misure di contenimento del contagio e le chiusure di ristoranti,
Coronavirus. Giuseppe Conte conferma le chiusure fino al 13 aprile per ristoranti, bar, pizzerie

Giuseppe Conte ha firmato il nuovo decreto del 1 aprile che conferma la proroga delle misure di contenimento del contagio e le chiusure di ristoranti, pizzerie, bar e pasticcerie fino a lunedì 13 aprile, giorno di Pasquetta che sarà incluso nel conteggio.

“Se noi smettessimo di rispettare le regole, tutti gli sforzi sarebbero vani”, ha detto il Presidente del Consiglio dei Ministri.

5 giorni in meno rispetto a quanto ipotizzato di una chiusura di 15 giorni a partire dal 3 aprile, giorno di scadenza del precedente decreto (anche se in Campania un’ordinanza successiva aveva già portato il termine di vigenza dei divieti fino al 14 aprile).

Tutte le misure previste fino a questo momento sono quindi confermate e sono aggiunti i divieti del Ministro dello Sport di effettuare allenamenti per gli atleti professionisti e non professionisti. Potranno farlo individualmente a casa.

Anche il punto della passeggiata dei bambini viene chiarita: se un genitore esce per necessità può portare un bambino, ma non deve essere occasione per uscire.

Cosa succede alle attività di ristorazione

Sono sospese le attività di servizi di ristorazione: bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie.

Resta consentita la sola ristorazione con consegna a domicilio nel rispetto delle norme igienico-sanitarie sia per l’attività di confezionamento che di trasporto (ma ricordiamo il divieto che vige in tutta la Regione Campania).

Sono aperti i negozi di alimentari e i supermercati pur con differenze di orari e con modalità di consegna a domicilio che possono essere restrittive (come in Campania).

Sono anche aperti i punti di ristoro negli ospedali e nelle strutture sanitarie.

Quindi, sostanzialmente, non cambia nulla rispetto all’impianto di norme che già conosciamo.

Occorre restare a casa ancora per almeno altri 13 giorni.

D’altronde, il Capo della Protezione Civile, Angelo Borrelli, a margine del bollettino pomeridiano che fa il punto della giornata, ha ribadito “Andare a fare Pasqua e Pasquetta” fuori? “Assolutamente no. Dobbiamo stare a casa ancora e rispettare il distanziamento sociale, che ci sta portando a risultati positivi”. 

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