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6 Aprile 2020 Aggiornato il 6 Aprile 2020 alle ore 16:13

Coronavirus. Ristoranti e bar riaprono il 15 maggio, ma in Austria

La riapertura dei negozi è prevista per il 14 aprile a condizione che la curva del contagio continui da qui a Pasqua
Coronavirus. Ristoranti e bar riaprono il 15 maggio, ma in Austria

Prove tecniche di normalità e di riapertura delle attività commerciali a partire dal 14 aprile, cioè subito dopo Pasqua.

Lo ha annunciato il cancelliere Sebastian Kurz che oggi ha ventilato la possibilità di allentare le restrizioni imposte in tutta l’Austria per limitare il contagio da COVID-19.

Premessa indispensabile per l’attuazione del piano che farebbe entrare il Paese in fase 2 è il continuo rallentamento dei contagi che ad oggi hanno fatto registrare 12.083 casi di Covid-19 e 220 decessi su una popolazione di 8,8 milioni di abitanti. “il tasso di incremento giornaliero di casi è sceso all’1,6% e abbiamo avuto il calo più drastico di tutta l’Unione Europea”, ha dichiarato il ministro della salute Rudolf Anschober. Che può contare anche sulla diminuzione della curva costante a partire dal 27 marzo.

Il piano del governo prevede riaperture scaglionate secondo un preciso calendario

Le riaperture il 14 aprile

Se il rallentamento dei contagi di questi ultimi giorni sarà confermato, il 14 aprile riapriranno i negozi fino a 400 metri quadrati e si potrà andare anche ai giardini pubblici.

In ogni caso sarà necessario indossare le mascherine.

Le riaperture il 1 maggio

Dovranno farlo tutti anche alla data del 1 maggio quando sarà possibile la riapertura di tutti gli altri negozi compresi i centri commerciali.

Le previsioni sono anche di riaprire i parrucchieri che invece in Italia destano parecchie perplessità circa la possibilità di osservare la distanza interpersonale.

Probabilmente si fa molto affidamento alle capacità di contenere il contagio con l’utilizzo delle mascherine tant’è che il 1 maggio l’obbligo di indossarle sarà esteso anche ai mezzi pubblici.

Bar e ristoranti riaprono a metà maggio

https://www.scattidigusto.it/2020/03/31/coronavirus-riapertura-a-maggio-dei-ristoranti-distanza-di-un-metro-obbligatoria/

Si dovrà attendere, invece, fino alla metà di maggio per consentire la riapertura ai bar, ai ristoranti e agli altri altri locali.

Stessa data per la riapertura delle scuole e delle università che rappresentano un po’ la cartina al tornasole di una fase di normalizzazione o comunque di minore limitazione alle attività che comportano riavvicinamento sociale. Nel caso di un’effettiva riapertura dei siti scolastici, gli esami di fine anno si svolgerebbero nelle date previste. Cosa che in Italia è stata esclusa.

La riapertura delle altre attività a fine giugno

Se le restrizioni ai movimenti delle persone sono confermati fino al 30 aprile per evitare un rialzo dei contagi anche dopo le feste di Pasqua, gli eventi pubblici saranno proibiti almeno fino alla fine di giugno.

Non è stata fissata invece una data per la riapertura di hotel e altre strutture turistiche. Forse anche in considerazione del fatto che la località sciistica di Ischgl, nel Tirolo, è stata uno dei principali focolai del Coronavirus in Europa tanto che le autorità locali sono state oggetto di critica per aver atteso troppo a lungo prima di chiudere alberghi e impianti sciistici.

L’Austria comunque è stata tra i primi paesi europei ad adottare misure restrittive contro il Coronavirus. Il 10 marzo ha chiuso le frontiere con l’Italia – anche qui provocando critiche – e ha vietato gli eventi pubblici in luoghi al chiuso fino a chiudere tutto il 16 marzo.

Il pericolo del ritorno dei contagi

Il cancelliere austriaco ha comunque messo in conto la possibilità di un ritorno dei contagi e la risalita della curva e ha precisato che la graduale ripresa sarà accompagnata “da tutte le misure precauzionali e di accompagnamento, con la costante preoccupazione di dover nuovamente premere il freno di emergenza”. Il riferimento è a Singapore, come ha chiarito lo stesso Kurz che citato ad esempio per aver dovuto reintrodurre divieti in fretta e furia dopo averli allentati in uno slancio di ottimismo.

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