Non è vero che a Napoli non è possibile ordinare la pastiera
La guerra del delivery, la consegna a domicilio, che si è scatenata tra Regione Campania e Comune di Napoli rischia di lasciare sul campo solo un ferito: la pastiera.
E anche colombe e uova di Pasqua.
Come è noto, Luigi De Magistris, il sindaco di Napoli, ha attaccato Vincenzo De Luca, Governatore della Campania, per l’affaire pastiera. Concediamo almeno la consegna a domicilio delle pastiere preparate dalle pasticcerie, l’affondo del primo cittadino di Napoli.
“Consentire la consegna a domicilio significa evitare che tanta gente esca per fare la spesa”, il suo ragionamento.
Pastiera vietata a Napoli?
Cui, al momento, De Luca ha (già) risposto di farsela a casa. Anche se sarà una sozzeria, almeno è più sicuro.
Dopo il servizio di Report sull’emergenza Coronavirus che, ahimè, ha dimenticato di sottolineare l’eccellenza del Cotugno ma ha sottolineato l’inutilizzo delle tende triage per il Coronavirus, mezzo mondo penserà – anche in ragione dell’ordinanza iper restrittiva di De Luca – che Napoli e la Campania sono un possibile mega focolaio di contagio.
Sia come sia, niente consegne a domicilio di cibi già pronti e tra queste anche le pizzerie che si sono risvegliate per cercare la via della consegna a domicilio per dare ossigeno all’umore, alla panza e anche alle casse.
Lancia in resta si prova a convincere De Luca della fattibilità della consegna a domicilio, ma sarebbe opportuno, oltre a postare foto e appelli e a comporre elzeviri e peana, allegare anche un piano di fattibilità della logistica con rider disciplinati e rispettosi delle misure di limitazione del contagio pari a quelle che dovrebbero osservare i pizzaioli. Fermi all’ante Coronavirus e dunque a digiuno di materia di prevenzione.
Ma a togliere di mezzo bufale, bufalette e ansia da riapertura, c’è anche la notizia che è possibile ordinare i dolci pasquali e farseli consegnare a domicilio a Napoli come in tutta la Campania.
Chi può consegnare dolci di Pasqua a domicilio in Campania
La possibilità è stata resa “legale” dal chiarimento n. 16 del 5 aprile 2020 che recita
Con riferimento all’Ordinanza n. 25 del 28 marzo 2020 (Ulteriori misure per la prevenzione e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-2019. Ordinanza ai sensi dell’art. 32, comma 3, della legge 23 dicembre 1978, n. 833 in materia di igiene e sanità pubblica), confermata dall’Ordinanza n. 27 del 3 aprile 2020, e relativo chiarimento n.15 del 4 aprile 2020, si fornisce il seguente, ulteriore chiarimento:
-la citata ordinanza non si riferisce all’attività industriale di produzione di prodotti dolciari al fine della distribuzione di prodotti confezionati ed etichettati, con codice ATECO10 (Industria alimentare).
La richiesta di chiarimento è stata inoltrata da 5 pasticcieri campani: Bellavia, De Vivo, Sal De Riso, Marco Infante, Mennella.
La risposta è: si può fare (se hai il codice Ateco giusto).
Pastiere, colombe e uova di Pasqua: dove ordinare online
Per cui prendete nota che l’unica cosa che può accadere è che non ne troviate più.
Qui sotto avete gli indirizzi.
Non è vero che tutto in amore è (im)possibile.