Il ministro Patuanelli a Naccari: blocco utenze e soldi a fondo perduto
Due ore e passa di colloquio e il Ministro dello Sviluppo Economico, Stefano Patuanelli, dopo l’improvvido chiarimento interpretativo sull’asporto, pubblica un post che riassume l’incontro con Pasquale Naccari.
Il titolare del ristorante pizzeria Il Vecchio e il Mare di Firenze, assurto agli onori della cronaca nel mezzo dell’emergenza Coronavirus con un video in cui paragonava i ristoratori ad arance da spremere e invitava a pensare agli affitti, è stato ricevuto a Roma per passare dalla protesta (Naccari con i Ristoratori della Toscana e il M.I.O hanno acceso le luci dei locali e hanno consegnato simbolicamente le chiavi ai sindaci) alla proposta.
Allora Pasquale, innanzitutto come è andata la questione dell’asporto?
“Patuanelli è vittima del superlavoro ed è il padre di tre bambini che non vede da due mesi: è umano”.
Cosa accade ora?
“C’è il Consiglio dei Ministri e la misura più urgente riguarda il blocco delle utenze. Ha garantito un provvedimento celere”.
La cassa integrazione?
“I ritardi sono dovuti alla mole di domande. Un numero che normalmente arriverebbe in 5 anni e che sono arrivate in un mese. Dal prossimo mese dovrebbe andare tutto a posto”.
E gli affitti da cui tutto è partito?
“Per la rinegoziazione degli affitti dovrà trovare un equilibrio, ma il punto è sul tavolo”.
Soddisfazione per questo incontro che fa ben sperare insomma e Naccari non l’ha nascosta in un video estemporaneo girato nel parcheggio di una stazione di servizio dell’autostrada di ritorno da Roma citando anche il post di Patuanelli.
Ecco cosa ha detto il ministro che pronuncia le parole fondo perduto.
Il post di Stefano Patuanelli
Oggi ho incontrato l’imprenditore Pasquale Naccari, abbiamo parlato della Fase 2 e di quello che ora deve fare il Governo per aiutare i cittadini. Ci eravamo già sentiti prima del flashmob nazionale, preludio della consegna delle chiavi questa mattina ai sindaci delle città: un gesto simbolico che esprime un grido d’allarme e di dolore. Lo stesso che qualche giorno fa ha lanciato Renzo Rosso in modo plateale. Gli imprenditori, dal più grande al più piccolo, devono essere ascoltati anche e soprattutto quando ti attaccano duramente.
Per questo, oltre alla progressiva ripresa della produzione dal 4 maggio, che mobiliterà circa 4 milioni di lavoratori, servono misure che vadano a ristorare chi è stato maggiormente colpito da questo maledetto virus. Indennizzi a fondo perduto, utenze senza oneri fissi, un piano di ricapitalizzazione delle aziende e un paracadute pubblico per salvare le nostre eccellenze.
Sappiamo tutti che il sistema Paese non potrà permettersi un secondo lockdown e, al tempo stesso, non può permettersi di perdere il suo tessuto produttivo di piccole e medie imprese.