Zaia: pronta l’ordinanza riaperture. Multe da 500 a 3000 €
Nella diretta Facebook, il Governatore della Regione Veneto Luca Zaia dà i numeri della riapertura e riassume quanto accaduto tra Stato e Regioni nella lunga notte per trovare un accordo tra chi voleva misure stringenti (Comitato Tecnico Scientifico e Inali) e chi le voleva praticabili (i Presidenti delle Regioni guidati da Stefano Bonaccini).
L’incontro di venerdì con Giuseppe Conte per Zaia è stato positivo con l’accettazione delle linee guida del modello Emilia Romagna, “omogenizzate” da nord a sud e divise per categorie, sic et simpliciter nel nuovo Dcpm “Riaperture”.
Ma la situazione è diventata tesa ed è stato necessario un nuovo incontro: “Il Presidente del Consiglio si è presentato verso l’una di notte assieme al ministro Boccia”.
Non è che il sistema del Dcpm o delle ordinanze funziona con il principio vai avanti tu che mi viene da ridere. Stiamo parlando della vita dei cittadini”, spiega Zaia che sintetizza “alle 3 si è chiuso con un lodo”
“Il lodo è che le linee guida verranno recepite nel Dpcm in maniera molto evidente e verranno allegate al Dpcm, cosa che non c’era prima. Quindi chi aprirà il Dpcm vedrà cosa si può fare e cosa non si può fare secondo il Governo”.
E Zaia anticipa una delle date nazionali: l’apertura dopo il 15 giugno di teatri, cinema e discoteche, cioè i grandi assembramenti
Con le linee guida adottate c’è una grande assunzione di responsabilità delle Regioni. “Io ci metto la firma”.
Ora inizia il percorso più complicato: “Non siamo nella fase di discesa ma siamo nella fase di salita”.
Si passa dalla cura centralizzata alla cura dei singoli individui che non devono fallire.
Cosa vi dico con onestà. L’ordinanza l’ho scritta. Aspetto in via prudenziale di vedere il testo del Dpcm, continua Zaia.
Dietro l’ordinanza ci sono i controlli. E le sanzioni.
La Regione Veneto mette al primo punto i Dispositivi Individuali di Protezione.
Obbligo di Dispositivi Individuali di Protezione
I Dispositivi Individuali di Protezione sono obbligatori e la multa va da 500 € a 3.000 €. “Senza mascherina ti prendi il lusso di beccarti un verbale minimo di 500 €”.
Non sono per lo stato di polizia e la persecuzione dei cittadini, ma qui c’è una partita che va oltre l’individuo e una partita della comunità. In queste ultime 24 ore sono arrivate una miriade di foto su Instagram e sui social con persone che non hanno la mascherina o la hanno al collo. Patti chiari amicizia lunga: se non si usa mascherine, si andrà alla ricaduta. Vi voglio ricordare che firmo un’ordinanza che se avesse qualche guaio anche di natura sanitaria, vengono da me. C’è una responsabilità mia, ma la chiedo a tutti”.
Quindi, mascherine obbligatorie fuori casa. Tranne attività sportiva intensa “solo se corri e non se cammini”, non la portano i bambini con meno di 6 anni, e chi è esentato per motivi di disabilità disabilità o di situazioni di salute.
“La mascherina salva vita”.
Spostamenti in Regione fino al 2 giugno
Spostamenti solo all’interno della Regione. Decadrà il 3 di giugno. fino al 2 di giugno mezzanotte non ci si può spostare, ma solo province o tra quelle confinanti di diverse province ma se sottoscrivono accordo che va comunicato ai prefetti.
Cosa si apre lunedì 18 maggio e con che misure
Cosa si apre da lunedì è scritto in 2 allegati.
- ristorazione, bar compresi pub pasticcerie gelaterie rosticcerie somministra e vendita cibo
- stabilimenti balneari: 10 metri quadri ombrellone, 1,5 m lettini
- strutture ricettive alberghiere e extra alberghiere (In Veneto ci sono 480 mila posti letto)
- rifugi alpini
- campeggi (c’è un campeggio che ogni giorno totalizza 11 mila presenze)
- servizi alla persona parrucchieri barbieri estetisti con esclusione tatuatori – forse dalla settimana successiva – bagni turchi, saune e trattamenti termali
- commercio al dettaglio tutto senza alcuna esclusione di categoria merceologica (e obbligo di mascherina, disinfezione, guanti)
- commercio dettaglio aree pubbliche, tutti i mercati
- mercatini hobbisty ambulanti paninari gelaterie
- uffici: tutti, anche professionali compresi immobiliare, istruzione non scolastica (con distanza di 2 metri)
- autoscuole tutte
- teatri senza pubblico (15 giugno apertura)
- piscine pubbliche e private comprese alberghi campeggi agriturismi
- palestre tutte private pubbliche anche a corsi pilates aerobica senza contatto fisico
- tutti gli impianti sportivi
- manutenzione verde pubblico e privato
- musei pubblici e privati
- parchi zoologici e giardini botanici
- trasporto pubblico locale
- impianti a fune
Attività ancora chiuse lunedì 18 maggio
- termali tranne cure
- centri sociali
- sale scommesse
- discoteche
- parchi divertimento
Orari e giornate
Bisogna evitare assembramenti spiega Zaia ma “£abbiamo chiesto ai comuni di ampliare l’orario di lavoro. Per esempio il lunedì potranno essere aperti i parrucchieri”.