Niko Romito riapre il Reale con il menu speciale a 150 €
Il ristorante Reale di Niko Romito, tre stelle Michelin in Abruzzo, riapre il 2 luglio.
La riapertura coincide con l’anniversario dei 20 anni di attività e che Cristiana e Niko Romito festeggeranno per l’intero mese di luglio, proponendo ai loro ospiti un menu irripetibile ed esclusivo.
Un viaggio gastronomico, profondamente italiano, che racconta l’evoluzione della filosofia di cucina dello Chef, un unico percorso del gusto composto da 15 portate iconiche della storia del Reale al prezzo di 150 €.
I piatti del menu dei 20 anni del Reale
Dal 2 luglio al 2 agosto, il Reale presenta un unico menu degustazione di 15 portate che rappresentano i pilastri più significativi della ricerca e dell’evoluzione del linguaggio gastronomico dello chef Romito, dal 2000 ad oggi.
Dai Ravioli con ricotta di pecora (2000), un grande classico della tradizione dell’Abruzzo di montagna, al pancotto (2004), che è il piatto che ha segnato il passo della prima grande evoluzione della cucina di Niko, al Brodo di capra, dragoncello e lamponi (2006-2019) che firma gli inizi del lavoro sull’alleggerimento dei grassi e della pulizia del gusto e che 13 anni dopo il suo debutto in carta, rimane un piatto contemporaneo e moderno.
Così come Melanzana arrosto e caramello di pesca (2010-2019), prima espressione del profondo ragionamento sui vegetali, in continua evoluzione di pari passo alla ricerca gastronomica che si riscontra anche nell’approccio alla trasformazione della carne di cui Piccione fondente e pistacchio (2016) è ambasciatore autorevole.
Protagonisti sempre anche i grandi classici come l’Assoluto di cipolla, parmigiano e zafferano (2009) e il PANE (2011).
Le iniziative per il compleanno del Reale
In questa parentesi di tempo unica, il menu dei 20 anni, premia la filiera corta dei prodotti del territorio, protagonisti indiscussi della cucina del Reale e che hanno contribuito a scrivere la pagina più bella della storia di Niko e Cristiana. Dal 3 agosto sarà protagonista il futuro raccontato con il linguaggio gastronomico dello Chef attraverso dei piatti inediti che firmeranno la storia del Reale che verrà.
Il menu dei 20 anni sottolinea l’unicità di una ricorrenza da festeggiare dando l’opportunità anche ad un pubblico più giovane di scoprire e vivere il mondo dell’alta cucina, grazie all’eccezionale accessibilità economica dell’esperienza. Il territorio partecipa alla festa e diverse realtà ricettive offriranno agli ospiti di Niko e Cristiana condizioni speciali per il soggiorno e la permanenza a Castel di Sangro.
“Il 2020 è un anno fuori dall’ordinario a causa della pandemia e insieme speciale perché segna i primi 20 anni di attività del Reale, che abbiamo aperto nel 2000 io e Cristiana. Questi mesi ci hanno consentito di riflettere sul nostro percorso gastronomico e imprenditoriale. Ci hanno dato il tempo tornare con la memoria alle motivazioni che hanno accesso la passione per questo lavoro. Un viaggio nel tempo pieno di idee, scelte, sperimentazioni, studio, ricerca e segnato dai volti di collaboratori, amici, fornitori e clienti. Partendo da queste riflessioni abbiamo deciso di ripartire dedicando una parentesi di tempo a chi ha amato e ama la mia cucina e a chi, penso ai tanti giovani appassionati di cibo ma non sempre nelle disponibilità economiche di avvicinarsi all’alta ristorazione, non l’ha mai provata. Desideriamo dare a tanti l’opportunità di ripercorrere insieme l’evoluzione di un pensiero creativo e gastronomico con un menu irripetibile, pronti poi per dare vita ad un nuovo inizio che guarderà al futuro.”
La Sala
In sala ci sarà una scrupolosa adozione delle procedure necessarie per rendere la permanenza degli ospiti a Casadonna un momento sereno di ritrovata normalità.
“Un viaggio oggi più che mai è un tempo che ci si concede, il lusso diventa avere fiducia nel luogo in cui ci si trova e nelle persone che lo animano, perché significa vivere un’esperienza autentica che riporta a quella normalità che, in questo particolare momento storico, ha acquisito un significato molto più profondo, diventando un bisogno primario. Vogliamo che l’ospite si senta accolto in un luogo in cui il clima è sempre elegante ma al tempo stesso rassicurante, caldo e accogliente”, spiega Cristina Romito.
[Immagini: Brambilla Serrani, Alberto Zanetti]