Insalata di riso: semplici tocchi da chef per non detestarla
Insalata di riso: è capitato anche a voi? A noi un’infinità di volte.
Il “meraviglioso” pranzo estivo al quale vi hanno invitato si risolve in prosciutto e melone e, a seguire, una ”coloratissima” insalata di riso. Che si rivela l’ambiente ideale per i famigerati sott’aceti del condiriso. Sopportati in stoico silenzio o prontamente ricoperti con pluri strati di maionese.
Non vi piace l’insalata di riso. Sempre della consistenza sbagliata e sempre poco equilibrata: la equa proporzione tra riso e condimento resta un sogno. Tuttavia è innegabilmente uno dei piatti estivi più diffusi.
Una preparazione semplice e veloce che ha poco senso trasformare in un piatto gourmet, improvvisandosi chef provetti.
Ma almeno, ricorrendo ai trucchi da chef che vi elenchiamo di seguito, riuscirete a non detestare cordialmente l’insalata di riso.
1 – Fate cuocere il riso a freddo
Test, prove, tentativi. Alla fine gli chef hanno capito che partendo dall’acqua fredda il riso cuoce meglio. In pratica, dopo aver messo la pentola sul fuoco, basta conteggiare 30 minuti.
Se usate il riso integrale, e come spieghiamo al punto successivo, dovreste farlo, non avete neanche bisogno di aggiungere il sale. A parte che il riso integrale ha naturalmente il suo sapore ma, essendo il sale un disgregante, il rischio è che renda fragili i chicchi di riso.
2 – Quale riso? Integrale, che domande
Non essendo un componente secondario nelle insalate di riso, il riso, appunto, va scelto con cura. Il mantra è: riso integrale. Perché imbattibile dal punto di vista nutrizionale (come tutti gli alimenti non raffinati mantiene vitamine e proteine) e croccante. Elemento non secondario visto il principale difetto di troppe insalate di riso, ovvero il riso slavato e appiccicaticcio.
La varietà Carnaroli è secondo i grandi fissati del riso, la più adatta al piatto simbolo dell’estate.
3 – Col riso sta bene tutto, tranne il condimento pronto
Come già scritto per l’insalata di pasta, girate al largo dai condi-qui e condi-lì. Il meglio per l’insalata di riso sono le verdure fresche di stagione, in grado di svoltare letteralmente il piatto. Cercate e trovate zucchine, sedano, peperoni gialli e rossi, pomodorini, fave e piselli nella stagione adatta.
E ancora: verdure grigliate sminuzzate, olive, capperi, broccoli o cimette di cavolfiore cotti al dente.
Ma il riso è neutro, e come il nero sta bene con tutto: salame, mortadella a tocchetti, prosciutto tagliato a piccole strisce. Mozzarella di bufala strizzata con cura, fiordilatte, scamorza affumicata, provola. Acciughe e tonno. Basilico, rucola, maggiorana.
4 – Come si ferma la cottura
Non ricorrete al passaggio sotto l’acqua fredda se volete evitare l’effetto riso insipido e slavato. La ragione è semplice: l’acqua corrente toglierebbe al riso una buona parte del suo amido.
Al contrario, fate così: scolate bene il riso e mettetelo a raffreddare su un vassoio con il contributo del cosiddetto “bagno maria” a freddo, cioè con dell’acqua fredda disposta su una teglia sottostante.
5 – Quanto dura l’insalata di riso?
Una volta che avete raffreddato il riso conditelo con cucchiaio d’olio e mettetelo nel frigorifero. Fate la stessa cosa con le verdure, da conservare separatamente. Riso e verdure si mantengono in frigorifero per due giorni. La maionese, se proprio non riuscite a resistere (come capita a me), mettetela dopo aver mangiato l’insalata di riso il giorno prima, se per caso avanza.
6 – Idee per un’insalata di riso diversa
Gli abbinamenti con il pesce crudo riescono a trasformare un piatto, cordialmente detestato da molti o, come abbiamo detto, in un’esperienza gourmet. Per esempio, in questa stagione una buona idea è usare il riso integrale condito con sale, pepe, olio extravergine di oliva, e qualche goccia di tabasco come base per una tartare di branzino, da arricchire con fettine di mandorle e aceto balsamico.
Divertente l’idea di un’insalata di riso multicolor con il riso di tre colori diversi. Riso Venere nei colori rosso e nero, oltre a una buona varietà integrale. Ricordandosi però di farli cuocere separatamente per rispettare i tempi di cottura e non confondere i colori.
Vi basterà quindi raffreddarli e insaporirli con olio, sale e pepe.